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Voto: 7/10 Titolo originale: Violation , uscita: 14-09-2020. Regista: Dusty Mancinelli.

Violation | La recensione del film rape & revenge di M. Sims-Fewer e D. Mancinelli (BIFFF 2021)

10/04/2021 recensione film di Gioia Majuna

I due autori esordiscono al lungometraggio con un'opera che sovverte i canoni del genere, scioccante e implacabile

violation film 2020 madeleine

Avete notato che c’è sempre uno strano tipo di processo mentale che si infila nella fase di scrittura di un classico rape & revenge? Una ragazza (e sempre solo una ragazza , perché non è assolutamente qualcosa che potrebbe capitare a un uomo, giusto?) viene aggredita, perde i sensi, si arrabbia, esige vendetta e , infine, si ritiene appagata per la dose ‘giustizia’ ottenuta. Film come Non violentate Jennifer seguono perfettamente questa formula collaudata, e fanno passare l’idea che l’elemento che renderà più sopportabile il trauma di sopravvivere a un’aggressione sessuale sarà il “vendicarsi” altrettanto brutalmente del suo autore / autori.

Va da sé che quasi tutti i titoli del filone sono stati scritti da uomini che si sono inventati di sana pianta la complessità dell’esperienza di sopravvivere a uno stupro. Negli ultimi anni, però, anche le donne hanno finalmente avuto la possibilità di raccontare tali esperienze attraverso il proprio sguardo, sostituendo gli aspetti più squisitamente exploitation con qualcosa di maggiormente personale ed emotivo.

violation film poster 2021Opere come Revenge di Coralie Fargeat (la recensione), che si immergono a fondo negli aspetti più action-thriller ultraviolenti di queste situazioni, non cercano di fornire alcun tipo di risoluzione per la vendetta espressa fin dal titolo, ma piuttosto alla semplice sopravvivenza fino alla sospirata mattina successiva. Più di recente, Una donna promettente di Emerald Fennell (la recensione) ha fatto scalpore per il suo modo intelligente e non convenzionale di garantire un senso di liberazione e di potere alle vittime di abusi, cercando di interrompere il ciclo di sistematico abuso di potere che consente il verificarsi di crimini del genere.

È per questo che il tipico rape & revenge possiede ancora oggi quest’aura arcaica che lo circonda, ma c’è anche un’opportunità d’oro per cambiare la tipica narrazione di questo sottogenere in qualcosa di più consapevole, pur mantenendo le sue radici decisamente ‘di genere’.

Qui entra in gioco Isolation, presentato al TIFF nel 2020 e ora approdato in anteprima europea al BIFFF.

Violation è un film che, proprio come Revenge, a uno sguardo superficiale sembra un normale rape & revenge, e non di quelli particolarmente piacevoli (almeno comparativamente). Miriam (Madeleine Sims-Fewer) ha viaggiato da Londra con suo marito, Caleb (Obi Abili), fino al Canada per far visita alla sorella con cui ha pochissimi rapporti, Greta (Anna Maguire), e il cognato, Dylan (Jesse LaVercombe), nella loro baita sul lago. Anche se all’inizio la vacanza sembra procedere senza intoppi, Miriam è vittima di un attacco da parte di qualcuno molto vicino a lei e fatica a trovare sostegno in chiunque la circondi. Sentendosi abbattuta, arrabbiata e tradita, trova conforto nell’elaborazione di un piano per la vendetta; un piano che decide di mettere in moto man mano che diventa sempre più isolata dagli altri.

La novità in Violation risiede in alcuni elementi chiave, ma nessuna è più importante della rappresentazione dello stupro che – nel mondo reale – è tipicamente operato da qualcuno che non solo la vittima conosce, ma a cui è addirittura vicina. Gli atti casuali di violenza sessuale non sono particolarmente rari, ma molti degli archetipi dei film che parlano di questi atti criminosi vedono le protagoniste in balìa di perfetti sconosciuti, un aspetto che dà la precedenza all’elemento “cerca e distruggi” alla loro seguente vendetta.

Violation prende invece l’approccio alla “il pericolo è dentro casa” e stabilisce un dilemma morale agli occhi di Miriam, creando al contempo anche un livello di trauma che non appare come mera exploitation, ma orrore psicologico genuino e senza cliché.

violation film 2020 horrorScritto e diretto da Madeleine Sims-Fewer e dal suo partner cinematografico Dusty Mancinelli, Violation beneficia enormemente del fatto che la regista è anche la protagonista del film. È abbastanza palese che la donna comprenda completamente lo shock e il dolore che derivano dalle esperienze di Miriam e li canalizzi in una prova attoriale straziante che, intenzionalmente, è piuttosto difficile da guardare. C’è anche un’atmosfera di meravigliosa improvvisazone, indipendentemente dal fatto che sia davvero stato improvvisato o meno, Madeleine Sims-Fewer trova un’energia volatile e irregolare che deriva dall’affrontare tutte le emozioni contrastanti di un attacco del genere. È spaventoso in tutti i modi più sbagliati, ma cerca ugualmente di inserire il messaggio previsto nel prodotto finale.

Come detto, Violation non è un film di exploitation, ma questo non vuol dire che sia per i deboli di cuore. Madeleine Sims-Fewer e Dusty Mancinelli guadano le sensibili acque dell’aggressione sessuale in modo preoccupato, ma contenuto, sia nella scena clou che nella ricerca di vendetta di Miriam mentre la narrazione si dipana in modo molto più angosciante.

Violation non prevede una furiosa ed esagerata vendetta, magari ai limiti del cartoonesco, ma piuttosto un atto di violenza ponderato e costruito in modo silenzioso che fa tremare l’anima (e le ossa …) del pubblico. Fidatevi del fatto che, sebbene questo non sia un film alla Saw, è presente una tale quantità di brutalità concentrata nell’intera aria che si respira che quando la situazione infine precipita, è sufficiente per sentirsi storditi.

Va anche aggiunto che Violation non si svolge in modo lineare, ma lungo due linee temporali separate che si scambiano di frequente, rivelando i dettagli della brutta storia mentre procede. Avendo luogo in un lasso di tempo piuttosto breve, a volte è difficile individuare il preciso momento in cui ci troviamo in un dato momento, ma resta un espediente efficace per tenere sotto controllo la sua volatilità emotiva e gli impedisce di seguire la tipica consecutio dei film di vendetta, accrescendo la natura devastante dell’intero calvario, ma c’è sicuramente spazio per alcune importanti rielaborazioni per ‘risolverlo’ almeno un po’.

violation film 2020Evidentemente, Violation non è un film divertente, ma i suoi sforzi per respingere le modalità con cui l’aggressione sessuale è stata utilizzata come dispositivo di innesco per la trama nel corso della storia del sottogenere hanno pieno successo. Fortunatamente, non è un’opera che cerca di indurci a pensare che quello che vediamo non sarà così straziante come sembra, come dimostrato dalla pubblicità con cui è stato pompato nei mesi scorsi.

Per chiunque sia ‘affascinato’ da quei titoli che trattano della rappresentazione grafica di stupri (specie per quelli che avvengono un po’ dal nulla …), va detto che Madeleine Sims-Fewer e Dusty Mancinelli hanno qualcosa in più da dire qui, ed è qualcosa che vale la pena ascoltare se ne avete il coraggio.

Se la struttura di Violation da un lato stimola il suo impatto emotivo, dall’altro – a volte – ostacola la sua coesione narrativa, ma non c’è dubbio che il risultato sia elegante (in un modo appropriato e incredibilmente oscuro), e che Madeleine Sims-Fewer completi il suo lavoro dietro alla mdp con una sconvolgente performance davanti ad essa.

Di seguito trovate il trailer internazionale di Violation: