Home » Cinema » Azione & Avventura » Wesley Snipes su Blade (1998): “Mi dissero di non accettare; lo studio era convinto di un flop”

Titolo originale: Blade , uscita: 21-08-1998. Budget: $45,000,000. Regista: Stephen Norrington.

Wesley Snipes su Blade (1998): “Mi dissero di non accettare; lo studio era convinto di un flop”

14/02/2018 news di Redazione Il Cineocchio

A 20 anni di distanza, il protagonista ha ricordato lo scetticismo dell'epoca nei confronti dei fumetti al cinema e il sottile razzismo dell'industria

Assieme a Black Panther, in uscita nei cinema in questi giorni, Blade è recentemente ritornato prepotentemente tornato a far parlare di sé a 20 dal primo adattamento per il grande schermo. E’ stato proprio Wesley Snipes, storico interprete del vampiro ‘diurno’, a rivelare il suo progetto precedente di realizzare la prima versione cinematografica dell’ero nero della Marvel nei primi anni ’90, il cui fallimento lo portò appunto a Blade, film di riferimento non solo per gli eroi afroamericani, ma anche per gli adattamenti dei fumetti in generale. Non va dimenticato infatti che Blade – che fu diretto da Stephen Norrington – fu un grande successo al botteghino molto prima dell’esplosione del MCU e affini.

In ogni caso, in una recente intervista, l’attore ha ricordato che non solo fu inizialmente incoraggiato a non accettare il ruolo in un cinecomic in un’epoca in cui tale trasposizioni non erano ancora rispettati, ma anche che i dirigenti dello studio avevano ben poca fiducia sulla riuscita di Blade:

Ho pensato che sarebbe stata una bella cosa andare avanti e interpretare il vampiro nero. Non sapevo che fosse considerato l’adattamento di un fumetto … Mi sono avvicinato a questo personaggio molto fico per il quale non avevo alcun punto di riferimento, e avrei avuto modo di recitare, utilizzare le arti marziali e indossare un cappotto in pelle cool come Shaft. Quindi, per me non c’era alcun problema, capite? 

Ha proseguito:

La maggior parte delle persone intorno a me in quel momento, non erano d’accordo. Pensavano che fosse un po’ al di sotto delle mie abilità interpretare questo personaggio dei fumetti. Usavano frasi del tipo ‘Non c’è mai stato un successo’ o ‘Nessuno ne ha mai sentito parlare, perché vorresti fare Blade quando hai questi altri ruoli a disposizione? Roba che potrebbe ricevere dei premi e tutto quel genere di cose, e tu sei un attore.’ Ma io rispondevo ‘si, ok, ma per me e per i miei partner, sarebbe fantastico vederlo nei film, perché non abbiamo mai visto un vampiro nero che possa combattere usando le arti marziali’.

Snipes ha infine sottolineato che quando Blade arrivò nelle sale, * tutti * rimasero sorpresi dal successo:

Ricordo uno dei dirigenti dello studio a quel tempo, alla proiezione, che commentò dopo il focus group e dopo che avevano recuperato i numeri e visto come questi fossero tanto alti e che c’era così tanto appeal da parte di Blade e il suo mondo, disse: ‘Non capisco perché piaccia al pubblico‘. C’erano altri che pensavano che i neri o il talento nero al cinema non fosse in grado di vendere a livello internazionale, non vendesse nei paesi stranieri, non vendesse in Giappone … Ma Blade esce ed esplode in Giappone, nonostante il protagonista nero …. Questi sono testamenti della mancanza di consapevolezza culturale, di intelligenza sul mondo stesso, del panorama globale e dell’attrattiva che la cultura afroamericana ha in tutto il mondo.

Blade alla fine incassò globalmente oltre 130 milioni di dollari, che convinsero la New Line a mettere in cantiere ben due sequel.

Il trailer originale:

Fonte: Slate

Canary Black film beckinsale 2024
Azione & Avventura

Canary Black: la recensione del film action di Pierre Morel (su Prime Video)

di Gioia Majuna

Kate Beckinsale e Ray Stevenson sono al centro dell'ennesimo thriller di spionaggio standard e senza inventiva del regista

Azione & Avventura

Venom: The Last Dance, la recensione del terzo film, dirige Kelly Marcel

di Raffaele Picchio

Un terzo capitolo che non solo ribadisce toni e setting del precedente, ma ne aumenta al cubo il delirio e le situazioni in barba ad ogni critica ricevuta prima. Ne esce fuori un guilty pleasure tanto scemo quanto a suo modo efficace che con più coerenza ed onestà di tanti suoi colleghi - e con la giusta predisposizione mentale - è capace di divertire e intrattenere

Aurora Ribero in The Shadow Strays (2024) film
Azione & Avventura

The Shadow Strays: la recensione del film action di Timo Tjahjanto (su Netflix)

di Marco Tedesco

La sorprendente Aurora Ribero è al centro del nuovo creativo lavoro del regista indonesiano, una girandola di combattimenti violentissimi e senza esclusione di colpi

cristophe gans sitges 2024
Azione & Avventura

Intervista a Christophe Gans sul film cancellato di Corto Maltese: “Ispirato a Giù la testa di Leone; un’avventura metafisica”

di Alessandro Gamma

Al Festival di Sitges il regista francese ci ha parlato del suo adattamento per il cinema del fumetto di Hugo Pratt, quasi pronto e poi cancellato