Titolo originale: Alice Through the Looking Glass , uscita: 25-05-2016. Budget: $170,000,000. Regista: James Bobin.
15 cose da sapere su Alice Attraverso lo Specchio
27/05/2016 news di Alessandro Gamma
Siete pronti a tornare nel magico Sottomondo per una nuova avventura in compagnia di Mia Wasikowska, Johnny Depp, Anne Hathaway e degli altri pittoreschi e folli abitanti del Paese delle Meraviglie?
In Alice attraverso lo specchio del regista James Bobin, da ieri nelle nostre sale, gli indimenticabili personaggi creati da Lewis Carroll sono protagonisti di una nuova avventura che vede Alice (Mia Wasikowska) ritornare nel mondo incantato di Sottomondo per salvare il suo amico, il Cappellaio Matto (Johnny Depp). Per aiutarla, la Regina Bianca Mirana (Anne Hathaway) manda Alice in missione per trovare il Tempo stesso (Sacha Baron Cohen), dando il via ad avvenimenti molto pericolosi che la ragazza dovrà riuscire ad affrontare prima che sia troppo tardi.
Di seguito abbiamo raccolto le 15 curiosità più importanti legate allo sviluppo e alla realizzazione della pellicola:
Secondo la produttrice Suzanne Todd, che ha partecipato anche al primo film (2010), c’è voluto così tanto tempo perchè il sequel vedesse la luce perché prima hanno voluto assicurarsi di avere un’idea forte su cui lavorare. Sono ritornati al popolarissimo libro originale, cercando lì dentro le possibili tematiche da affrontare. Come risultato, hanno deciso di concentrarsi sul tempo, sul suo valore e sull’importanza di passare il tempo con i propri cari.
Un altro elemento importante della storia era mostrare ciò che è in grado di fare una ragazza tosta, quando lei lo vuole davvero. A Mia Wasikowska è piaciuto molto arrivare a scoprire la vera forza di Alice, tanto che ha dichiarato: “All’inizio del film, vediamo che ha girato per il mondo negli ultimi due anni. E’ il capitano della sua stessa nave, quindi viene da un luogo con molto potere. Ho davvero amato il fatto che lei avesse un senso davvero forte di chi fosse. Nonostante le aspettative su di lei siano davvero basse quando ritorna in Inghilterra, fa vedere di valere molto più di quello che gli altri pretendono. Penso che sia fantastico.”
Il regista James Bobin ha preso il posto di Tim Burton, che ha diretto il primo film ed è rimasto qui come produttore. Il progetto ha avuto un grande appeal su di lui, perché la storia di Alice è stata una parte fondamentale della sua vita durante la crescita. Ha detto: “E’ nella casa dei nonni e nella casa dei tuoi genitori, e si legge la storia ai propri figli. Ho capito veramente chi Alice fosse per me. L’Alice di questo film corrisponde veramente alla mia idea di ciò che l’Alice del libro dovrebbe essere se fosse cresciuta.”
Tutte le persone coinvolte con il film sono state introdotte ad Alice in modi molto diversi. Bobin ad esempio ha scoperto una copia dei due libri in possesso di sua nonna, che glieli aveva letti quando era un bambino. Era rimasto molto colpito dalle immagini e dal lavoro dell’illustratore, che ha ispirato le idee per il design di questo film. La Todd è andata a Disneyland, fin da quando era un bambina, salendo sulle giostre di Alice – The Mad Tea Party e Alice in Wonderland – che l’hanno ispirata a leggere i libri. La Wasikowska ha visto per la prima volta una versione animata del film quando era piccola, per poi dedicarsi ai libri, rileggendoli prima di girare il primo film. Anne Hathaway ha letto una versione annotata di Lolita al college in cui Nabokov dichiarava di esser stato molto influenzato da Lewis Carroll, e in particolare da Alice nel Paese delle Meraviglie, e così ha deciso di leggerlo per capire il perché. Ha capito bene quanto bene Lewis Carroll abbia descritto la follia.
Alice è una ragazza realmente esistita, figlia di Charles Dodgson, il capo di Lewis Carroll. Sua figlia, Alice Liddell, nacque nel 1850, e ha scritto Alice per e su di lei. Alice Liddell, la ragazza dal libro, nacque nel 1852, ed Emmeline Pankurst, che ha fondato la Società delle Suffragette in Inghilterra, vide la luce nel 1858. Si tratta della stessa generazione che ottenne il voto per le donne. La vera generazione di Alice era composta da donne che non erano disposte ancora a fare i conti con lo status quo. Sapevano che era necessario che le cose cambiassero, e stavano per fare la loro parte.
Bobin ha detto che anche l’umorismo presente nel lavoro di Lewis Carroll gli ha parlato. “Ricordo di aver letto Lewis Carroll da bambino, e mi aveva fatto ridere. Ovviamente, molte cose che ho fatto in passato hanno avuto a che fare con la commedia, così ho voluto provare a portare alcuni di quegli elementi in questa storia. Ho sempre pensato che lui sia un autore dall’umorismo assurdo e surreale, che è possibile ritrovare nelle cose fatte dai Monty Python ad esempio, e anche loro hanno rappresentato una parte della mia crescita“.
Pur con un nuovo regista e alcuni nuovi membri del cast, gran parte della squadra dietro le quinte è rimasta invariata. Danny Elfman è tornato per la colonna sonora. Colleen Atwood, che ha vinto un Oscar per il primo Alice, è tornata a creare i costumi, così come pure Ken Ralston, candidato all’Oscar per gli effetti speciali visivi nel 2010. C’è un nuovo scenografo, Dan Hennah – un altro premio Oscar – che ha aiutato Bobin ad onorare quello che Burton ha realizzato nella pellicola precedente, realizzando comunque qualcosa di fresco e nuovo.
Secondo Bobin, rendere omaggio a quello che è venuto prima e aggiungendo qualcosa di personale è servito ad ottenere il tono giusto per la storia. Ha dichiarato a riguardo: “Il tono è il risultato di un milione di decisioni che prendete durante il periodo della produzione del film. E’ qualcosa di cui era incredibilmente conscio. Ovviamente, primo film di Tim appare così bello. Mi sembrava un buon parametro col quale dover lavorare. Ma questo film è ambientato in un diverso periodo di tempo e in un’altra posizione geografica, così mi è stato consentito, come regista, di dare il mio personale contributo. Naturalmente, stiamo davvero in piedi sulle spalle di Lewis Carroll, che è suscettibile di interpretazione, ma ho abbastanza familiarità con il suo lavoro. Ho voluto rendere omaggio a lui, nel senso che sarebbe una storia che lui avrebbe apprezzato. Anche se il viaggio nel tempo è, come presunzione letteraria, posteriore a lui, in quanto matematico penso che avrebbe apprezzato l’idea del viaggio nel tempo, perché è fondamentalmente equazioni e fisica. Così, si è fondamentalmente cercato di incorporare elementi di Lewis Carroll, pur mantenendo il mondo di [Burton], ma poi aggiungendo qualcosa di ciò che si pensa siano queste“.
Rendere il Tempo un personaggio è stata un’idea che è venuta direttamente a Lewis Carroll. Ha detto Bobin: “Lewis Carroll ha scritto nel libro, quando il Cappellaio incontra Alice per la prima volta, ‘Sono stato bloccato qui dallo scorso marzo, quando il Tempo e io abbiamo litigato.’ ” Nel film è Sacha Baron Cohen a interpretare il Tempo.
Raccontare un’altra storia ambientata nel capriccioso Sottomondo ha consentito di elaborare storie di contorno che non avevano avuto grande spazio nel primo film. Saperne di più sulla Regina Bianca è stato parte del divertimento nel tornare in questo ruolo per la Hathaway, che ha detto: “E’ stato divertente scoprire che non è perfetta. Penso che sia adorabile nel primo, ma un po’ troppo ossessivamente buona. E’ stato bello sapere che, come tutti, lei ha un passato, ha rimpianti, prova vergogna, e sente il senso di colpa, e che si può essere perdonati per queste cose. Io in realtà ero davvero entusiasta del fatto che stavamo cercando di vedere quali fossero le emozioni provate da questi personaggi che sembrano così fantastici, ma che poi sentiamo così facilmente riconoscibili.”
Anche se i loro personaggi hanno un rapporto fraterno molto tumultuoso e contraddittorio, la Hathaway ha detto che lo stesso non vale per la sua relazione con la co-star Helena Bonham Carter. “Helena è una delle mie persone preferite in assoluto. Il mondo è un posto migliore perché c’è lei. E’ così piena di idee e fresca. E’ fresca, in ogni sfumatura. Ha una bocca meravigliosamente fresca, è senza paura, è vulnerabile ed è amichevole. La ammiro moltissimo. E’ stato davvero emozionante per me ottenere svariate scene con lei questa volta, perché ho potuto lavorare con un’attrice incredibile, ma anche perché ho avuto modo di parlare con lei tra una ripresa e l’altra, e ho amato questi momenti. Abbiamo trascorso momenti veramente felici, lavorando insieme sul rapporto tra le sorelle e cercando di fare qualcosa che sentivamo fedele a noi e che la gente avrebbe colto“.
In un mondo che è un caleidoscopio di colori, i costumi riescono ad emergere, grazie alla costumista Colleen Atwood. La Wasikowska ha apprezzato la funzionalità dei suoi costumi, questa volta. Ha detto: “In questo, ho avuto modo di indossare molti pantaloni e cose che erano molto più comdoe. Alice, in questo film, è davvero attiva. Ho vestito un completo all’inizio e alla fine, e anche quella gonna orientale sono inrealtà pantaloni, quindi è stato il massimo.” La Hathaway ha aggiunto che il suo costume l’ha aiutata a creare il suo personaggio. “Ho avuto alcune idee su chi dovesse essere, e poi, non appena ho indossato l’abito, ho esclamato ‘Oh, è aria!’ E poi, ho cominciato a lavorare sul rapporto tra lei e [Iracebeth] e ho pensato, ‘se si ha un membro della famiglia che ha una personalità molto, molto forte e tantissime emozioni, tu compensi occupando meno spazio’. Ecco qualcuno che sta letteralmente trasformandosi in qualcosa che quasi non ha gravità, e tuttavia, è ancora così adornato“.
Poichè Alice è fisicamente molto attiva in questo film, il lavoro di stunt è stato più importante e audace. Mentre la Wasikowska ha rivelato che la sua controfigura ha fatto gran parte del lavoro, Bobin ha invece dichiarato che è lei ad essersi messa in gioco spesso. Era importante per Bobin che il lavoro fisico rimanesse nelle mani del personaggio e, visto che questo personaggio non è un supereroe, ma è una ragazza coraggiosa e intelligente, ha voluto assicurarsi che Alice si sforzasse. Ed essendo lei è una persona reale, non doveva essere una cosa facile.
Con l’avventura di Alice che comporta anche il passare attraverso un orologio, Bobin, che colleziona orologi mantelpiece nel suo ufficio, ne ha tolto uno dal muro e lo ha aperto sul retro per vedere l’aspetto che avrebbe potuto avere il castello del Tempo basandosi su quello che si trova all’interno. Ha così notato che ci sono degli spazi vuoti tra gli ingranaggi e le lancette, quindi ha capito che Alice avrebbe dovuto passare in mezzo a loro. Questo è diventata la vera sfida della sua avventura.
La Hathaway ha ammesso che c’è una scena nel film che l’ha fatta piangere, ma anche la rende molto orgoglioso di aver fatto parte del film e di lavorare con una società come la Disney. “E’ stata la scena in cui Alice si sveglia e si ritrova nel manicomio, e le ragioni per cui è stata internata sono la sua eccessiva eccitabilità e la fantasia. Dicono che si tratti della tipica isteria femminile, e cercano di iniettarle un farmaco per blandirla, per renderla meno se stessa e più controllabile. Lei reagisce e si ribella, finendo fare lei l’iniezione all’infermiere. Mi ha riempito d’orgoglio essere in un film in cui la narrazione torna in primo piano. E sono davvero orgogliosa di lavorare con una società come la Disney, che sta realmente guardando a cosa è stata e se vuole continuare o meno ad essere così. Sta riguardano alla storie che ha creato e diffuso e ora ha il coraggio di rivisitarle, in base a ciò che sappiamo e a come ci siamo evoluti. Quindi, quella parte mi ha veramente commosso.”
Di seguito il trailer ufficiale italiano di Alice attraverso lo specchio:
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