Titolo originale: Outcast , uscita: 03-06-2016. Stagioni: 2.
26 cose da sapere sulla serie Outcast di Robert Kirkman
06/06/2016 news di Alessandro Gamma
Cinemax porta in TV un'altra opera di Robert Kirkman, ma questa volta al centro della vicenda ci sono esorcismi e possessioni demoniache. Siete pronti?
Basata sul fumetto della Skybound/Image creato da Robert Kirkman (The Walking Dead) e dall’artista Paul Azaceta, la serie di Cinemax in 10 episodi Outcast segue Kyle Barnes (Patrick Fugit), un ragazzo che ha dovuto lottare con le possessioni demoniache per tutta la vita e che è alla ricerca di risposte e di riscatto. Ora, con l’aiuto del Reverendo Anderson (Philip Glenister), un predicatore che lotta contro i propri demoni personali, Kyle decide di imbarcarsi in un viaggio per riprendersi la sua vita, ma ben presto si rende conto che intorno a lui ci sono forze molto più sinistre di quanto abbia mai potuto immaginare.
Abbiamo compilato una lista con le 26 cose che si dovrebbero conoscere del fumetto che ha ispirato lo show, i personaggi e la produzione.
1) Il successo di The Walking Dead ha permesso a Kirkman di avere un certo controllo sullo show. E’ molto coinvolto negli adattamenti dei suoi lavori. Per lui non si tratta soltanto di passare il suo lavoro a persone differenti che non sanno chi è o lo apprezzano già, lasciando che facciano quello che vogliono con le opere. Lavora a strettissimo contatto con ogni produzione.
2) Se è sempre possibile che uno dei suoi fumetti possa venire adattato in un altro medium, Kirkman non scrive pensando a che tipo di adattamento potrebbero trarne. Poichè scrivere fumetti è una sfida, deve solamente rimanere concentrato su quello che sta facendo, invece di chiedersi come potrebbe funzionare un’eventuale versione live-action. Si avvicina a ogni progetto singolarmente e si concentra esclusivamente su qualsiasi sia il medium per cui sta scrivendo in quel momento.
3) Kirkman aveva già creato lo show e scritto il pilot prima che lo showrunner Chris Black firmasse il suo contratto. Ha dichiarato Black: “Era molto coinvolto e molto impegnato in questo progetto, su come voleva che venisse realizzato, dal casting alle location fino all’aspetto della serie. Non è solo un altro pezzo dell’impero di Robert Kirkman. Doveva essere fatto bene, o non avrebbe nemmeno cominciato a farlo”.
4) L’ispirazione per questa storia viene dall’educazione religiosa di Kirkman e dal suo oscuro passato religioso. Ci sono aspetti religiosi nello show, ma non è una serie religiosa. Sono rispettosi della regione e vengono presentate persone che hanno credi molto forti, e hanno lavorato per ritrarre questi personaggi in modo rispettoso, onorando le loro tradizioni e gli stili di vita di ognuno.
5) Anche se non ci sono zombie in Outcast, Kirkman crede che lo show potrebbe piacere ai fan di The Walking Dead. Ha detto: “Credo che una delle cose che rendono TWD così popolare è che è così diverso da qualsiasi altra cosa in televisione e che offre questa atmosfera in cui tutto può accadere, in qualsiasi momento. Non c’è davvero alcun modo di anticipare cosa sta per accadere. Non c’è davvero un modo per indovinare dove sta andando la storia. E penso che Outcast proponga esattamente la stessa cosa, ma garantendo un’esperienza in molti modi diversi. Non c’è questa minaccia sempre presente degli zombie. C’è una sensazione molto più inquietante, un forte presentimento di terrore che aleggia su questa città e che si concentra attorno a questo fenomeno che sta accadendo intorno agli abitanti. Si tratta di una serie molto inaspettata, che si avventura in luoghi che non sarete in grado di anticipare. ”
6) Proprio come The Walking Dead ha fatto con gli zombie, Outcast esplorerà gli esorcismi in modi nuovi e diversi. Ha detto Kirkman: “Stiamo esplorando un genere specifico in modo nuovo, allo stesso modo in cui TWD ha esplorato il genere zombie, ha fatto diverse esperimenti con esso e alla fine è diventata un film di zombie che non finisce mai. Questa sarà una storia di esorcismo in cui in realtà la possessione demoniaca viene trattata come un problema risolvibile. Non si affronterà un solo caso e poi si dirà qualcosa tipo ‘Beh, adesso torniamo a casa. Speriamo che questo non accada di nuovo, ma non faremo nulla che possa prevenirlo.’ Parlerà molto del cammino per scoprire cosa sta succedendo e come prevenirlo, e perché Kyle è al centro di tutto.”
7) C’è una mitologia molto precisa in questo mondo. Quelli che si vedono nel pilot sono comportamenti molto tradizionali per i casi di possessione, che si sono visti altre volte in passato. Nel corso della serie, spiegheremo cosa sta succedendo e perché questi fatti si verificano. Mentre si giocherà con i topoi del genere, questi verranno affrontati in modo diverso. Verranno esplorati elementi come il fenomeno che provoca la levitazione, perché ai posseduti non piace la luce o perché si fanno del male da soli apparentemente senza motivo, e verranno date risposte nel corso degli episodi.
8) La possessione è così spaventosa perché in sostanza rappresenta la perdita di sé stessi, e non c’è niente di più spaventoso che non essere più in grado di controllarsi. Si possono ferire le persone che si amano, perché qualcos’altro ha preso il vostro controllo. Ma sebbene i demoni della storia possono sembrare spaventosi, per Black, quando si tratta di dire cosa sia veramente terrificante e spaventoso, la perdita della famiglia vince su tutto.
9) Anche se la serie presenta due protagonisti maschili, vi è una forte presenza femminile sia dietro le quinte che davanti alla macchina da presa, e si sono sforzati di trovare un equilibrio anche nella narrazione. In realtà ci sono più uomini che donne tra gli sceneggiatori, mentre il rapporto tra produttori maschi a femmine è 50/50.
10) La serie è principalmente stata girata in South Carolina, che ha aggiunto un tocco distintivo al mood e alle atmosfere del tutto. Le location hanno contribuito perfettamente al tono della storia raccontata.
11) Per il personaggio di Kyle Barnes, Fugit ha detto che era richiesto per il provino un accento non specifico di una zona del sud degli Stati Uniti. Hanno lavorato sui capelli di Kyle, sul guardaroba, sulla barba e sull’accento fino a quando hanno trovato quelli giusti, e nel pilot si possono vedere le leggere differenze mentre stavano cercando di trovare i look definitivo. Alla fine l’attore ha deciso di farlo parlare come un minatore della West Virginia.
12) La versione televisiva di Kyle è abbastanza vicina a quella del fumetto, poichè Kirkman è coinvolto in entrambi i progetti. Ma lo show dà molte più opportunità di esplorare Kyle perché ci sono maggiori strumenti e più tempo per raccontare le storie qui. Il primo numero del fumetto e il primo episodio dello show sono molto simili, poi le strade si distanzieranno.
13) Fugit si identifica personalmente con la sensazione di essere un reietto, essendo cresciuto in un quartiere prevalentemente abitato da Mormoni nello Utah. Ha trovato un piccolo gruppo di amici con interessi simili ai suoi, coi quali si è divertito a dare fuoco ai G.I. Joe, guardare i Monty Python e prendere lezioni di combattimento scenico. Con una madre insegnante di danza classica, ha anche preso lezioni di danza classica insieme ai suoi fratelli e cugini.
14) Megan, interpretata da Wrenn Schmidt, è una donna che ne ha passate tante e che si è costruita molte corazze per sopravvivere. E’ anche quella più scettica nella serie, e gran parte del male che la tocca è molto umano.
15) Kyle e Megan hanno un legame fraterno molto stretto, anche se non sono legati dal sangue. Fugit e la Schmidt si conoscevano già bene però, perché sette o otto mesi prima di iniziare Outcast avevano affrontato numerosi test di compatibilità per un altro show. Alla fine non hanno ottenuto i ruoli, ma quel legame è servito per i nuovi personaggi.
16) Oltre a Megan, Allison, interpretata da Kate Lyn Sheil, è l’unica persona che realmente conosce Kyle e vede la bontà in lui, insieme a ciò che può offrire come partner e all’essere padre.
17) Interpretare il Reverendo Anderson è un po’ una performance dentro a una performance per Philip Glenister, quando recita i sermoni da predicatore. Ha infatti guardato i pastori evangelisti televisivi nella sua ricerca per il personaggio, per vedere come si comportavano. Quello che lo ha attirato maggiormente era il fatto che Anderson iniziasse a mettere in discussione il suo credo e quello che sta succedendo. E’ un uomo solo e sconfitto in uno stato di completa negazione, fino a quando non si presenta Kyle con il suo dono.
18) L’obiettivo principale del Chief Giles, interpretato da Reg E. Cathey, è che la città resti unita, perché lui ama la sua città. Se essere credente aiuterà la città, è disposto ad andare in chiesa perchè ciò si realizzi.
19) Nella serie vengono usati un buon numero di effetti pratici, ma come in qualsiasi storia soprannaturale, gli attori devono spesso anche interagire con cose non presenti. Sono serviti due giorni per girare l’esorcismo di Joshua (nel pilot), ma è stato ampiamente descritto da uno storyboard dall’inizio alla fine.
20) Poichè Kyle sta cercando di capire come funziona un esorcismo, Fugit ha potuto capire cosa fare di pari passo con il personaggio. La sua preparazione per il ruolo è stato invece focalizzata sull’educazione di Kyle e su dove provengono le sue influenze.
21) La principale forza motrice di Kyle è tornare dalla sua famiglia, dato che quella è la vita che ha sempre voluto. Vuole essere presente per sua figlia per darle l’infanzia che non ha mai avuto, ma c’è stato un incidente di percorso in questo processo. Così, mentre comincia a rendersi conto che stare lontano dalla sua famiglia potrebbe non bastare a proteggerla e tenerla al sicuro, intende avere più voce in capitolo riguardo al suo destino.
22) Kyle non ha mai imparato a combattere e non è davvero in gran forma, quindi prende un sacco di botte per tutta la prima stagione. Fugit ha finito per fare da solo molti degli stunt, pur avendo una controfigura molto preparata, perché i registi volevano inserire delle riprese che includevano il suo volto. Come conseguenza, Fugit ci ha messo un po’ a recuperare da un colpo di frusta provocato dalla sequenza di combattimento per strada.
23) Gli attori hanno avuto una certa libertà e non è stato necessario che pronunciassero ogni singola parola del copione. Hanno ad esempio potuto utilizzare uno sguardo per raccontare un battuta, se questo era per loro il modo migliore per trasmettere un’emozione. Si è trattato di un processo molto collaborativo tra sceneggiatori e attori.
24) Quando si è dovuto scegliere i registi, si voleva che lo show sembrasse qualcosa per il cinema, con un aspetto e un’atmosfera cinematografici. La priorità era trovare la persona migliore e con le capacità necessarie, quindi per la prima stagione è stato selezionato un mix di registi di film e registi veterani della TV.
25) Essendo la serie trasmessa da Cinemax, è stata possibile una certa libertà nei contenuti e nella struttura della narrazione. Ha dichiarato Kirkman: “Lavorare sapendo che non ci sono confini è liberatorio. Abbiamo meno rigidità per quanto riguarda la lunghezza degli episodi, ed è molto bello. Consente a noi di rilassarci e concentrarci su altri dettagli della storia. Ciò non significa che una cosa sia meglio dell’altra. Significa solo che diversi progetti si comportano in modi differenti. E’ qualcosa a cui potrei abituarmi. E’ molto divertente.” Ha aggiunto Black: “Ci è permesso di essere molto più espliciti nel linguaggio, nella violenza e col sesso, ma la cosa più liberatoria ed emozionante è la narrazione. Sento che siamo autorizzati a dire cose più provocatorie, storie audaci che non si potrebbe normalmente vedere su una rete pubblica.”
26) La serie è già stata rinnovata per una seconda stagione, prima ancora che un singolo episodio fosse mandato in onda, in gran parte grazie a Kirkman, che sa esattamente dove andrà la storia. L’autore ha infatti dichiarato: “So, grossomodo, dove sta andando la storia, tutta la strada fino alla fine. Conosco in quali questioni , grossomodo, incapperà la serie a fumetti. Ho parametri di riferimento già stabiliti piuttosto grandi e seri, e so come finirà la storia. Questo fatto è stato parte integrante del progetto. La rete è stata sempre consapevole del fatto che sappiamo dove stiamo andando a parare. Questa è una storia in cui sono molto coinvolto. Sono molto fiduciosi del fatto che noi stiamo facendo qualcosa di molto buono e che abbiamo una tabella di marcia buona, e gli piace la direzione intrapresa.” Black ha infine aggiunto: “Hanno avuto un’enorme fede in noi, nel lavoro fatto e nelle persone coinvolte. Sono rimasti molto soddisfatti della prima stagione dello show. Non avrebbero preso questa decisione se avessero pensato che gli avevamo consegnato della spazzatura. Però, bisogna far loro sapere che hai un piano. Non acquistano un episodio pilota, acquistano una serie intera.”
Di seguito il trailer di Outcast, in onda in Italia dal 6 giugno:
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