Titolo originale: Underworld: Blood Wars , uscita: 24-11-2016. Budget: $35,000,000. Regista: Anna Foerster.
26 cose da sapere su Underworld: Blood Wars di Anna Foerster
10/04/2017 news di Sabrina Crivelli
Scoprite tutte le curiosità sul film che vede Kate Beckinsale tornare a vestire gli attillati panni della vampira Selene per la quinta volta
Underworld: Blood Wars (la nostra recensione), saga dalla lunga quanto alterna qualità è giunta al quinto capitolo, in cui troviamo ancora una volta l’action girl Kate Beckinsale intenta a districarsi tra i brutali attacchi del clan dei Lycan e della fazione vampiresca che l’ha tradita, affiancata da due soli alleati, David (Theo James) e suo padre Thomas (Charles Dance).
In concomitanza, dell’approdo nei cinema, la regista Anna Foerster, il produttore David Kern, gli esperti degli effetti speciali Anna O’Kane e Jack Firman, lo scenografo Ondrej Nekvasil e gli attori Lara Pulver, che ha incarnato Semira, Bradley James, ossia Varga, Tobias Menzies, ovvero Marius, hanno rivelato una serie di indiscrezioni sul film. Scoprite allora di seguito le 30 cose da sapere su Underworld: Blood Wars:
1) Non ritroviamo Scott Speedman né l’attrice che interpreta Eve, la figlia di Selene, ossia India Eisley.
2) Alcuni dei membri della Congrega del Nord, in cui si recano Selene e David, potrebbero ottenere un loro spin-off, almeno stando a quanto vagheggiato da Kern.
3) Praga è stata scelta come set perché aveva una perfetta atmosfera da Europa dell’est perché ha edifici gotici, così da essere in linea con il primo film, di cui sembrerebbe essere stato ripreso il mood.
4) La Foerster ha deciso di ritornare agli effetti pratici per i costumi dei Lycans.
5) A questo proposito, O’Kane e Firman hanno sottolineato che per realizzarli sono stati impiegati tra i 9 e gli 11 chili di gommapiuma. Si tratta del quadruplo dello spessore di una muta da sub normale.
6) Ci vogliono su per giù 20 minuti per mettere qualcuno all’interno di una tuta.
7) Si tratta delle stesse usate per il primo film del 2003, ma hanno dovuto riplasmarne le mani, perché dovevano essere indossate da diversi interpreti.
8) Le teste animatroniche sono abbastanza limitate nella gamma di espressioni facciali riproducibili.
9) Oltre ai quattro costumi, avevano solo quattro teste, che comprendevano quelle animatroniche e la “hero stunt”, ovvero la maschera in gomma per l’attore.
10) Ci sono voluti tra i due mesi e i due mesi e mezzo per costruire ognuno dei suddetti costumi.
11) Le gambe e il movimento degli occhi sono invece stati realizzati in CGI.
12) C’è una scena in cui uno dei Lycans cade nell’acqua: non è stata tagliata alla fine perché è stata necessaria addirittura una settimana intera prima che il costume si asciugasse.
13) Secondo lo scenografo Nekvasil (Snowpiercer), l’idea generale era di partire da uno stile gotico per poi virare leggermente in chiave moderna; lo si può desumere da alcuni tocchi di stile nelle lampade e nei tavoli ad esempio.
14) In una sequenza è presente una gabbia gigante nel centro di una sala. Sembra fatta di acciaio, ma non è così: è stata progettata d’accordo con la squadra addetta agli stunt ed in realtà è un oggetto di scena. C’è infatti uno strato incredibilmente sottile in gomma imbottita che si combina con il metallo di cui è costituita la struttura.
15) Secondo Nekvasil, la diversità negli armamenti riflette le diverse tipologie di vampiri che le impugnano.
16) Ci sono volute dieci settimane per costruire il dojo.
17) Il castello della Congrega del Nord (che non si vede) ha un aspetto più monastico. Vediamo però la sua “Ice Pool”, creata per assomigliare a una caverna di ghiaccio e completata con colonne del medesimo materiale, che dal pavimento si estendono al soffitto. E’ presente anche una cascata che scorre sulla sfondo. Ci sono volute 40 persone e tra le 7 e le 8 settimane per costruire tale set, che è presente solo in pochi scorci del film.
18) Gli schieramenti sono ben definiti anche a livello cromatico: mentre la Congrega Orientale rimane legata al nero, la Congrega del Nord è contraddistinta dal bianco e ha anche delle armature, indossate per le visite ufficiali. Non manca tuttavia la pelle, poiché i vampiri non possono sentire freddo.
19) I costumi dei Lycan invece sono all’insegna dei toni della terra, del verde e del marrone. Le giacche che indossano nel loro viaggio al Nord sono munite di pelliccia.
20) E’ stato parzialmente ridisegnato il costume originale di Selene visto nell’Underworld del 2003 semplificandolo in parte, ma mantenendone la forma e la silhouette.
21) A James è stata lasciata dalla regista una notevole libertà nell’interpretare Varga e così l’attore l’ha reso “più strano di ciò a cui siete abituati”.
22) Menzies si è preparato per il suo ruolo (Marius) osservando allo zoo di Londra i licaoni.
23) Per assumere la sua forma di lupo mannaro è stata necessaria ogni volta una seduta di un’ora al trucco, la sua forma ibrida è tuttavia anche il risultato di una buona dose di CGI.
24) La Foerster ha preso le distanze da quanto fatto in Underworld – Il risveglio (Underworld: Awakening) da Måns Mårlind e Björn Stein, perché secondo lei l’elemento sci-fi era lì troppo marcato; inoltre il rapporto madre/figlia non è stato approfondito come avrebbe potuto/dovuto essere.
25) Ha voluto che stavolta i Lycans diventassero una minaccia organizzata, al contrario dei film precedenti.
26) I vampiri nordici rappresentano una parziale inversione di rotta, dal momento che hanno dei loro superpoteri, ma tendono anche a utilizzare un più antico tipo di armi e non le consuete pistole.
Di seguito trovate il trailer ufficiale italiano di Underworld – Blood Wars, nei cinema dal 6 aprile:
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