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Voto: 6.5/10 Titolo originale: Disenchantment , uscita: 17-08-2018. Stagioni: 3.

Disincanto Parte 4: la recensione dei 10 episodi della serie animata (su Netflix)

12/02/2022 recensione serie tv di Gioia Majuna

Bean, Elfo e Luci proseguono nel loro percorso di formazione in una stagione che raddrizza il tiro imparando dagli errori passati

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La quarta stagione – o Parte 4 – di Disincanto è una delle tante proposte riguardanti delle principesse arrivate su Netflix nel corso degli ultimi due mesi, coi nuovi 10 episodi ideati da Matt Groening che omaggiano più o meno volutamente (il popolare servizio di streaming è dietro a entrambe …) un’altra recente serie – ma questa volta dal vivo – con una giovane erede al trono, Il trattamento reale.

Dopo un terza stagione piuttosto deludente, in molti avevano giustamente delle aspettative al ribasso per Disincanto, ma fortunatamente la situazione è piacevolmente migliorata. Sembra infatti che gli sceneggiatori abbiano imparato dagli errori passati o abbiano preso seriamente in considerazione le critiche piovute dagli spettatori l’anno scorso. Ad ogni modo, questa quarta parte presenta una continuità e uno sviluppo dei personaggi molto più forti, apparendo così meno sconnessa e risultando, a conti fatti, la migliore fin qui.

disincanto stagione 4 poster 2022Disincanto – Parte 4 inizia con Bean, ora Regina di Dreamland, costretta dalla madre malvagia a sposare Satana in persona. La travagliata adolescente riporta però lo show alle sue radici, scappando ancora una volta a gambe levate dal suo sposalizio a un passo dall’altare, imparando dagli sbagli precedenti e attuando uno stratagemma last second, superando in astuzia sia il Demonio che la genitrice.

Nel corso della narrazione vengono anche affrontati i sentimenti repressi di Bean per la sirena Mora, che fa alcune sporadiche apparizioni, durante le quali si accenna sottilmente al classico La Sirenetta. Il resto della stagione di Disincanto garantisce più che altro una sana spinta alla crescita personale anche per il resto dei comprimari, ossia Elfo, Luci e Re Zog. Secondo lo ‘schema’ prestabilito per lei dagli autori, invece, la ex Regina Dagmar rimane solo apparentemente marginale, continuando nel suo ciclo di comparsate, limitate solamente al primo e all’ultimo episodio.

A differenza di altre stagioni che si ‘impantanavano’ a metà strada, la Parte 4 di Disincanto fa un bel lavoro nel prendere tutti i principali eventi accaduti nella vita dei protagonisti fino ad ora e nel ritrarre come essi siano cambiati negli ultimi quattro anni.

Elfo scopre di più sulla vera identità di sua madre dopo la rivelazione che non era una elfo femmina, mentre Luci deve fare i conti con come la sua amicizia con la bionda Bean lo abbia reso così buono che ora è un demone che non ‘adatto’ né al Paradiso né all’Inferno.  Anche Re Zog è vittima di un ‘risveglio spirituale’ dopo la visita a un monastero e si rende conto che la cosa più importante nella sua vita sono le persone a cui tiene davvero, che lo porta a un incontro inaspettato con una ‘donna selkie’ con cui aveva avuto un’avventura in passato. Tutto quello che è successo a questi personaggi definisce chi sono oggi, non importa quanto ‘casuali’ possano essere sembrati in quel momento.

Non solo Disincanto – Parte 4 rivela alcuni segreti sui personaggi, ma amplia anche la mitologia del regno di Dreamland. L’aspetto da “sogno” del reame è qui preso abbastanza alla lettera, poiché il climax della stagione richiede a Bean di venire a patti con un sogno ricorrente che la costringe ad affrontare il suo ‘demone interiore’ (che non è Luci). E suo padre insinua di conoscere anche i sogni magici creati dal regno che probabilmente hanno portato alla definizione suo stesso nome.

disincanto serie 3 netflixVengono fatte anche rivelazioni più profonde che sembrano prendere spunto dalla trama di Frozen 2 su come gli umani hanno conquistato Dreamland dagli elfi in un lontano passato e viene anche approfondito il discorso relativo alla magia segreta sepolta all’interno del regno che ha fatto sì che le polene della rivale Steamland volessero rubarla a ogni costo, sebbene questa particolare rivelazione lasci con più domande che risposte.

Detto questo, la Parte 4 di Disincanto si conclude – inevitabilmente forse – con l’ennesimo cliffhanger, ma non così frustrante quanto quelli visti prima.

Come detto, gli autori sembrano aver accolto di buon grado gli attacchi – anche feroci – alla serie. Il formato ‘sconnesso’ delle prime stagioni aveva funzionato benissimo per le altre creazioni di Matt Groening come I Simpson o Futurama, ma i moderni show in streaming che sono fatti per essere trangugiati in binge watching hanno evidentemente bisogno di un arco più ‘omogeneo’, e Disincanto – Parte 4 coglie nel segno.

Al di sotto di tutte le battute assurde e gli shock visivi gratuiti, questa stagione è riuscita a trovare il suo cuore, dando ad ogni personaggio qualcuno per cui combattere. E come avviene in ogni buona storia di principesse, tutto l’umorismo del mondo è vuoto senza il vero Amore a dargli un significato.

Di seguito trovate il full internazionale di Disincanto – Parte 4, nel catalogo di Netflix dal 9 febbraio: