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Voto: 6/10 Titolo originale: Nisser , uscita: 28-11-2021. Regista: Roni Ezra. Stagioni: 1.

Elves (ep. 1-6): la recensione della serie fanta-horror natalizia danese (su Netflix)

01/12/2021 recensione serie tv di William Maga

Sonja Steen e Peder Thomas Pedersen sono i protagonisti di un'opera intrigante ma affrettata, utile più che altro per chi cerca un prodotto meno smielato e zuccheroso della media del periodo

elves serie netflix 2021 danimarca

Non giunge certo come una sorpresa inaspettata che Elves ricorra fin dai primi minuti a una tipica canzone natalizia. Però, in questo caso, si tratta di un’inquietante versione di “Carol of the Bells”, un indizio carico di sensazioni nefaste del mood che la serie fanta-horror danese proposta in esclusiva da Netflix vuole agevolare.

Incorporato nell’idea apparentemente innocua di intitolare uno show ‘Elfi’ (o, Nisser in originale) c’è infatti il risolino beffardo dei suoi creatori. “Pensavate di schiacciare PLAY e guastare una tenera rom-com pucciosa in pieno stile Disney Channel cari abbonati?“. E invece no. E se i titoli di testa non avessero messo sufficientemente in allerta gli sprovveduti, il sacrificio rituale di una mucca che arriva subito prima è un ulteriore grande indizio.

elves poster serie netflix 2021Piuttosto, Elves segue le vicende non così confortevoli di una famiglia in cerca delle perfetta vacanza di Natale sull’isola immaginaria di Aarmandsø, al largo delle coste della Danimarca. Per inciso, commettono il ‘peccato capitale’ di ogni storia horror che si rispetti di optare per trascorrere un lungo periodo di tempo in un luogo di cui – per loro stessa ammissione – non hanno sentito molto parlare.

Durante il viaggio verso la loro baita non esattamente pubblicizzata (che, sempre incidentalmente, non sembra molto diversa dal luogo in cui sono avvenute alcune morti brutali in un’altra recente serie Netflix danese …), l’auto di famiglia finisce su quella che papà Mads (Peder Thomas Pedersen) presume sia una buca. Solo la figlia Josefine (Sonja Steen) sospetta che la melma scura rimasta sul paraurti anteriore possa essere il segno che potrebbero aver ferito ‘qualcosa’.

Una volta giunti a destinazione, nel fienile adiacente il loro rifugio temporaneo sull’isola, la giovane Jose si imbatte in qualcosa che rantola. Prendendosi cura di quell’esseretto con fette di bacon piuttosto che con alcune caramelle colorate, non passerà molto tempo prima che il suo segreto conduca dritto ad alcuni grossi problemi per tutti quanti nei paraggi.

Va detto che Elves – inevitabilmente – non è privo di vibrazioni alla Gremlins, solo che, in questo caso, qualcuno sta spruzzando con veemenza e da tempo acqua sulle testoline della fauna selvatica locale. Dato che il titolo parla di ‘Elfi’ al plurale, e che ciò che Josefine trova nel fienile non è esattamente un gatto randagio, non è uno spoiler affermare che la piccola disavventura della famigliola di città non sia vista di buon occhio dagli abitanti di quei boschi.

Una delle intuizioni più interessanti di Elves – che pur non si sforza di tratteggiare personaggi particolarmente interessanti o approfonditi e si appoggia su cliché consolidati – è che non mette sul piatto le solite semplici e stanche dinamiche delle faida tra ‘gente del posto’ e ‘stranieri’ (che, naturalmente, per amor di tradizione, non sono comunque del tutto assenti …). La matriarca locale Karen (Ann Eleonora Jørgensen) diventa una presenza densa di presagi, ma i suoi istinti non sono completamente spenti. E questa non è quel tipo di storia in cui le buone intenzioni sono sufficienti ad evitare alcune gravi conseguenze per lo schieramento umano di questo ennesimo capitolo del millenario scontro tra Uomo e Natura.

Ci sono certamente dei momenti in cui Elves lascia intendere di essere un tipo di serie che alla fine non è. Come detto, gli abitanti dell’isola non vedono di buon occhio i turisti: un particolare incontro tra i membri della comunità ha, ad esempio, le sfumature di un’altra storia piantata nel folk horror su dei visitatori esterni che ottengono molto di più di quello che erano venuti a cercare dal loro lungo soggiorno scandinavo.

elves serie netflix 2021Uno dei 6 episodi complessivi Elves dà abbastanza nettamente l’impressione di essere destinato ad una eruzione in stile Jurassic Park e ci vengono offerte dosi di slasher, di zombie e di brandelli di film di serie B senza soluzione di continuità (si è beccata il VM 14), ma la serie creata e sceneggiata (con un po’ di approssimazione) da Stefan Jaworski (The devil below) riesce – nel bene o nel male – a rimanere sui binari che passano esattamente attraverso l’occhio del ciclone di tutti questi ingredienti senza farsi sballonzolare dall’uno o dall’altro.

Questo aspetto, unito al minutaggio complessivo vicino a quello di un normale lungometraggio (circa 150 minuti globali), fa sì che sia difficile non incasellare Elves come un tipico esempio di prodotto realizzato meramente per essere gustato senza troppe pretese durante una delle molte serate gelide che ci accompagneranno da qui alla fine dell’anno.

Non risponde a molte delle domande che solleva (qualcuno ha detto season 2?), è assai affrettata, e butta via senza crederci molto l’interessante idea che “nessuna buona azione rimane impunita”, è vero, ma se in vista del Natale state cercando intrattenimento netflixiano che non sia troppo allegro e spensierato, Elves può essere un buon punto di partenza.

Di seguito trovate il full trailer internazionale (con sottotitoli) di Elves, nel catalogo di Netflix dall’1 dicembre: