Home » TV » Azione & Avventura » Gli Irregolari di Baker Street (stagione 1) | La recensione degli 8 episodi della serie Netflix

Voto: 6/10 Titolo originale: The Irregulars , uscita: 26-03-2021. Stagioni: 1.

Gli Irregolari di Baker Street (stagione 1) | La recensione degli 8 episodi della serie Netflix

26/03/2021 recensione serie tv di Gioia Majuna

Sherlock Holmes e John Watson vengono riletti e gettati in un contesto soprannaturale nello show originale di Tom Bidwell, che pesca i suoi giovani protagonisti dalle pagine 'dimenticate' dei romanzi di Arthur Conan Doyle

Gli Irregolari di Baker Street serie netflix

Alzi la mano chi non ne ha ancora avuto abbastanza degli adattamenti delle storie di Sherlock Holmes. Onestamente, vista la situazione degli ultimi anni, sembra una domanda abbastanza sensata da porre alle masse. Eppure, nella nuova serie a tinte horror e young adult di Netflix, la ‘novità’ proviene direttamente dalle pagine del materiale originario di Sir Arthur Conan Doyle. Nei romanzi gialli dell’autore inglese erano infatti presenti una serie di storie su giovani ragazzi che l’investigatore avrebbe un giorno arruolato per aiutarlo a risolvere casi particolarmente difficili. Gli Irregolari di Baker Street (The Irregulars) prende ora quel brandello spesso dimenticato di tradizione holmesiana e lo espande in uno show divertente e fresco su un gruppetto di disadattati di strada super intelligenti che rimangono invischiati in una sequele di misteri soprannaturali che potrebbero addirittura essere collegati nientemeno che al famoso detective stesso.

gli irregolari di baker street serie poster 2021 netflixCome detto, nel complesso la prima stagione della serie funziona, azzeccando un cast di nuovi volti e concentrandosi su intrighi ingegnosi e una quantità impressionante di momenti spaventosi invece che arrovellarsi intorno all’ardimentosa risoluzione di rompicapo di cui TV e cinema sono da tempo saturi. E, al suo apice, si interroga anche sui pericoli del creare leggende dalle vite di uomini assolutamente imperfetti quando non pericolosi.

Gli 8 episodi di Gli Irregolari di Baker Street sono guidati dalla meravigliosa Thaddea Graham nei panni di Bea, che offre quel tipo di performance grintosa, convinta ed empatica che dovrebbe renderla una futura star del settore. A lei si affiancano la sorella Jessie (Darci Shaw), Billy (Jojo Macari), Spike (McKell David) e il giovane principe Leopold (Harrison Osterfield), anche se nessuno di loro – naturalmente – conosce il suo vero status sociale.

Una delle migliori scelte della serie è aver reso Bea la protagonista assoluta. All’inizio abbiamo un momento che sembrerebbe indicare Jessie come potenziale personaggio principale, e se è vero che interpreta un ruolo molto ampio – anche se meno interessante – è Bea la nostra eroina.

La giovane dai piedi per terra, intelligente e arrabbiata col mondo è la ‘matriarca’ e il cuore della sua famiglia non di sangue, che vive rintanata in un delizioso pertugio in un muro della Londra vittoriana. Si sbatte e lotta per loro, e sono proprio quella combattività e determinazione che la mettono sotto la lente del depresso e lunatico Dott. John Watson (Royce Pierreson).

Nel corso degli episodi ci uniamo così alla banda mentre indaga su una serie di eventi soprannaturali che – di solito – includono alcuni raccapriccianti omicidi. È un uso semplice ma efficace del classico formato procedurale, ma è piacevolmente privo di poliziotti. Ognuno degli altri ragazzini ha un talento diverso da mettere in mostra, che si tratti della sagacia di Spike, dell’allegria di Billy, delle buone maniere di Leo o dei crescenti poteri telepatici di Jessie. Come nella maggior parte delle serie con un ‘crimine della settimana’, la qualità dei casi è variabile, ma un aspetto in cui Gli Irregolari di Baker Street brilla è il tentativo di costruire narrazioni interessanti attorno alle spinose questioni della lotta di classe, della parità di genere e dell’abuso. Viene inoltre rivolta una sorprendente dose di compassione per i ‘peccatori’, piuttosto inaspettata.

Ciascuna delle avventure viene poi ulteriormente immersa nel soprannaturale quando un misterioso “squarcio” nella realtà conferisce ai cittadini londinesi strani poteri. Il tutto è intrecciato con un mistero che circonda Watson e lo scomparso Sherlock Holmes (Henry Lloyd-Hughes), il quale potrebbe o meno avere una connessione inaspettata con la madre morta di Bea e Jessie.

gli irregolari di baker stree serie netflixMolti sono i dettagli di Gli Irregolari di Baker Street che lo fanno sembrare più adatto a una cadenza episodica settimanale piuttosto che ad un’unica grande abbuffata in binge watching. Ma mentre la serie si concentra su scene di rivisitazioni cruente di Frankenstein, su tremende fatine dei denti, su numerosi altri mostri e su drammi familiari, la sua vera forza deriva dal sezionare e smascherare il marciume dietro ai racconti mitici di un singolare genio.

Il ruolo di Sherlock Holmes in Gli Irregolari di Baker Street potrebbe non piacere a quei fan che sperano di rivedere il personaggio portato sul piccolo schermo da Benedict Cumberbatch. Qui lo si vede a malapena, e quando lo incontriamo è molto lontano dalla leggenda di cui abbiamo tutti sentito parlare. Ed è proprio questo il punto. Il messaggio di fondo della storia creata da Tom Bidwell è che nessuno lavora da solo.

Dietro a ogni grande invenzione o a un enigma risolto ci sono molte, molte persone emarginate che hanno contribuito coi loro sforzi a rendere possibile quei risultati. È una grande verità e viene ora trasmessa con forza. Sherlock Holmes e John Watson vedono gli altri individui intorno a loro come oggetti ‘usa e getta’, il che si traduce nelle modalità in cui si trattano l’un l’altro. Proprio come ogni altro aspetto di Gli Irregolari di Baker Street, questa relazione ottiene un capovolgimento rispetto alla tradizione onestamente abbastanza credibile, che renderà molti fan della coppia molto felici, mentre altri – più bigotti – ne saranno infastiditi.

Gli Irregolari di Baker Street serie 2021 netflixIl più grande difetto di Gli Irregolari di Baker Street deriva così dal suo villain, che viene rivelato alla fine. È assai prevedibile nella migliore delle ipotesi e problematico nel peggiore dei casi. E questo prima ancora di entrare nella discutibile ottica di Jessie contro ‘la grande e cattiva’ debacle. È un peccato, perché una gran fetta dello storytelling capovolge alcune delle idee più obsolete e imprecise riguardanti gli show in costume medi, ma quando si arriva al nocciolo della malvagità la serie scivola bruscamente negli archetipi privi di fantasia del passato.

E se è vero che la sceneggiatura prova di nuovo a capovolgere la situazione e a  gestirla in qualche modo durante l’ultimo atto, sarebbe probabilmente stato meglio se i cliché fossero del tutto lasciati fuori dall’equazione.

Onestamente, però, Gli Irregolari di Baker Street non è per niente uno show in cui un cattivo o una catastrofe hanno particolare peso specifico. In realtà ruota tutto attorno al concetto di famiglia ritrovata. Parla di traumi, lotta sociale, violenza e sforzi per essere gentili di fronte agli orrori di tutto ciò che la società ci lancia addosso ogni giorno. E anche se verso la fine ricorre a un villain meno che eccezionale, non va dimenticato che nel profondo tratta di ragazzini. E sono loro il suo punto di forza. Soprattutto Bea e Jessie e il loro affetto reciproco. Se il vostro cuore si scioglie dinnanzi alle storie famigliari strappalacrime di orfanelli sventurati che ritrovano una casa l’uno nell’altro, non potrete che adorare questa masnada di giovani esseri umani caparbi e dotati.

Di seguito il full trailer doppiato in italiano di Gli Irregolari di Baker Street, la cui prima stagione è su Netflix dal 26 marzo: