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Voto: 6.5/10 Titolo originale: Katla , uscita: 17-06-2021. Stagioni: 1.

Katla: la recensione degli 8 episodi della serie mistery islandese di Netflix

22/06/2021 recensione serie tv di Marco Tedesco

Baltasar Kormákur e Sigurjón Kjartansson orchestrano un'opera visivamente appagante e insolita, che richiede molta pazienza allo spettatore

katla serie netflix 2021

Vik è un piccolo villaggio sulla costa meridionale dell’Islanda, che ospita un paio di centinaia di abitanti. Stretto tra l’oceano e un enorme vulcano, il Katla, è un luogo pittoresco ma molto pericoloso in cui vivere. Nella nuova miniserie originale di Netflix in 8 episodi, intitolata – non a caso – Katla, quella montagna sputa lava ha eruttato costantemente per un anno intero, riempiendo l’aria di cenere e costringendo la maggior parte della gente del posto a evacuare. In zona è così rimasto solo un manipolo di coraggiosi, che presidia i servizi di emergenza e un paio di imprese locali.

Questa atmosfera minacciosa è esacerbata però ulteriormente da due eventi preoccupanti: la scomparsa di una giovane donna l’anno precedente (Ása, interpretata da Íris Tanja Flygenring) e l’apparizione al suo posto di un’altra: Gunhild (Aliette Opheim), che emerge nuda da un ghiacciaio nell’episodio 1. Incrostata di depositi cinerei e confusa su come sia arrivata lì, Gunhild è soltanto l’ultimo segno che qualcosa di molto, molto sbagliato sta accadendo a Vik.

katla serie netflix 2021 posterCreata da Sigurjón Kjartansson e Baltasar Kormákur (già regista di Contraband, Trapped ed Everest), Katla è il primo show islandese voluto dal colosso dello streaming. Crogiolandosi nella desolante bellezza del drammatico paesaggio di Vik, offre agli abbonati un infausto mistero dai contorni soprannaturali.

La semi esordiente Guðrún Ýr Eyfjörð guida un cast piuttosto impressionante (diciamo pure fondamentale nel tenere in piedi la baracca …) nel ruolo di Grima, la sorella della donna scomparsa, Ása. Grima avrebbe dovuto lasciare la città mesi prima, ma pare che non riesca a lasciarsi il passato alle spalle. Un sentimento comune tra gli abitanti di Vik, perché solo quelli veramente disperati e dediti al dovere avrebbero potuto scegliere di rimanere, considerate queste circostanze cupe.

Mescolando il folklore islandese con la tensione tipica del noir scandinavo, Katla evita per lo più una narrazione prevedibile. Questa scelta incoraggia allora un’atmosfera più realistica da ‘dramma di provincia’ per quella che, altrimenti, sarebbe una premessa decisamente incredibile: Gunhild, la donna misteriosa che appare nel primo episodio, è il perfetto doppelgänger di una donna svedese che ha vissuto a Katla 20 anni prima. Non è invecchiata di un solo giorno. Lo spettatore esperto di prodotti di genere capisce rapidamente che qualcosa di magico è in corso, portando alla mente leggende come quella del changeling o dei gemelli malvagi. Ma gli occupanti di Vik, sorpresa, sono piuttosto lenti di comprendonio.

Ora, facendo questo lavoro, si finisce presto per trascorrere troppo tempo a lamentarsi degli spiegoni goffi e non necessari. Katla, però, è esente da questo problema, ma potrebbe effettivamente spingersi fin troppo lontano nella direzione opposta. È difficile comprendere come mai i protagonisti non si pongano più domande su tutte queste loro bizzarre esperienze (su tutte: perché ci vuole così tanto tempo prima che qualcuno riconosca che Gunhild è un inquietante ‘doppio’?).

In loro difesa, nessuno vuole essere il tizio che crede che la magia sia qualcosa di reale. La gente non vuole capovolgere la propria visione di ciò che è e non è possibile. Ma per un pubblico abituato a vedere i personaggi di fantascienza / horror accettare l’impossibile per quello che è, questa combustione lenta potrebbe finire per essere un po’ frustrante. Si tratta, tuttavia, di un cavillo minore in una serie altrimenti ben concepita.

katla serie netflix 2021Grazie agli splendidi paesaggi e a un intrigante ensemble di attori, Katla dovrebbe riuscire ad attirare un pubblico variegato. Sottotraccia si avverte una palese ansia di fondo circa il cambiamento climatico, che fa eco alla minaccia glaciale vista in Fortitude del 2015, un altro dramma scandinavo su qualcosa di molto pericoloso che emergeva dai ghiacci millenari. Allo stesso modo, il concept principale è in qualche modo simile a quello di La Cosa, mentre le vibrazioni che restituisce sono vicine a quelle del VG Death Stranding.

Nel complesso, Katla si muove nel solco del mistery thriller con omicidio nel tipico paesino della provincia, se non che manca del tutto l’omicidio vero e proprio, mettendo così l’unico ufficiale di polizia del villaggio (un vecchio incompetente) in un ruolo di supporto inefficace. Insomma, una scelta interessante per lo spettatore che ama una narrazione oscura ed enigmatica ma è meno interessato alla violenza grafica e al lavoro di indagine dei poliziotti.

Di seguito il full trailer internazionale (con sottotitoli) di Katla, nel catalogo di Netflix dal 17 giugno:

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