Voto: 6/10 Titolo originale: Locke & Key , uscita: 07-02-2020. Stagioni: 3.
Locke & Key, stagione 2 (serie Netflix): la recensione dei 10 episodi
23/10/2021 recensione serie tv Locke & Key di Gioia Majuna
L'adattamento del fumetto di Joe Hill procede spedito (forse troppo), tra momenti molto cupi e altri più leggeri, in un'alternanza che non scorda di seguire la crescita dei protagonisti
I Locke – Tyler (Connor Jessup), Kinsey (Emilia Jones) e Bode (Jackson Robert Scott) – stanno vivendo la loro vita al massimo, divertendosi con le chiavi magiche e, più in generale, liberi di essere degli adolescenti per la prima volta dalla morte di loro padre. A loro insaputa, però, alla fine della prima stagione di Locke & Key (la recensione) hanno lanciato la loro insegnante di ginnastica Ellie (Sherri Saum) attraverso la Porta Nera, sotto forma di Dodge (Laysla De Oliveira) la quale, nel frattempo, è tornato in libertà sotto forma di Gabe (Griffin Gluck), che si è alleato con un altro demone che ha infettato Eden (Hallea Jones), il nemico giurato dei Locke.
Gabe è un po’ il piatto forte della nuova stagione dello show fanta-horror di Netflix. Nonostante i suoi intenti malevoli, riesce a mostrarsi affabile senza che nessuno intorno a lui batta ciglio. Kinsey e gli altri personaggi che conoscono Dodge e tutte le chiavi magiche di Keyhouse rimangono infatti completamente all’oscuro della sua vera identità. Il ragazzo non è tratteggiato come cattivo tout court, il tipo che uccide tutti quanti e mostra zero emozioni oltre al mero rancore, anche se in una certa misura suona così. Il malvagio Gabe uccide senza motivo o pretesto, ma ha un punto debole: Kinsey. L’amore che prova per lei lo acceca, permettendo allo spettatore di scoprire un nuovo lato – più vulnerabile – di Dodge che non aveva mai visto prima.
Per chiarire meglio, nella stagione 2 di Locke & Key Gabe / Dodge (è indicato con entrambi i nomi) è ancora onnipotente. Ha più forza di un demone medio, poiché un demone dell’eco non può morire a causa della forza bruta. Se non che, come detto, i suoi sentimenti verso Kinsey compromettono le sue decisioni, arrivando al punto di ferire le persone più vicine alla ragazza in modo da poter evitare di danneggiare lei direttamente e comunque poter continuare a manipolare e persuadere attraverso la violenza.
Griffin Gluck (Tall Girl) interpreta diligentemente il ruolo di Gabe. Quando esce con Kinsey, indossa quel paio di occhioni convincenti, stile ‘fidati di me’ e un aspetto innocente da bravo ragazzo che spinge persino a dubitare della lealtà di Gabe: è lì per un piano ben preciso, o è veramente innamorato? Proprio questo aspetto rende le sue successive mosse imprevedibili: potrà mai essere redento, oppure è lo stesso vecchio terribile Dodge?
La seconda stagione di Locke & Key è più intensa di quella d’esordio, e non solo a causa – o per merito – di Gabe o per il non doversi preoccupare di dover gettare le basi per questo universo oramai noto. Così, mentre i primi 10 episodi ci introducevano nel 2019 alla Chiave di Ognidove, alla Chiave Cambia Faccia e alla Chiave del Carillon (tra le altre), tutte capaci di scatenare un potere unico, qui le nuove chiavi sono ben sei, tutte parimenti intriganti e affascinanti.
Non ci addentreremo in profondità, poiché scoprire l’intento di ognuna, insieme al comportamento dei protagonisti, è ciò che rende la visione di Locke & Key piacevole, ma ci si limiterà a dire questo: le nuove chiavi magiche non sono minimamente come quelle viste in precedenza.
Mentre i personaggi scoprono questi oggetti e ‘prendono le misure’ ai demoni che vivono nei paraggi, devono anche affrontare lo stress di cercare di capire un annoso problema che già era sul tavolo: gli adulti che non ricordano la magia. E la questione si intensifica quando un personaggio vicino ai fratelli Locke, che sta per compiere diciotto anni, inizia a perdere conoscenza e a dimenticare la magia di cui sono stati testimoni appena un minuto prima.
Se avere degli adulti che non ricordano la magia nella prima stagione era stato stimolante, avere ora qualcuno a un passo dalla maggiore età che inizia a perdere i propri ricordi garantisce una prospettiva più inquietante al concetto di perdita della memoria. Ed esplorare ulteriormente questa condizione – e a che età l’amnesia inizia a manifestarsi – porta profondità alla stagione 2 di Locke & Key, mostrando i personaggi che crescono e si lasciano alle spalle la loro infanzia.
Non soltanto infatti gli adulti perdono i ricordi strettamente relativi a un evento magico, ma qualsiasi rimembranza circostante del giorno in cui è stata usata la magia diventa parimenti vaga. Così, tutte le avventure di un protagonista e le fondamenta di come si sono evoluti i legami con gli altri inizieranno lentamente a sgretolarsi.
Una volta raggiunta l’età adulta, non si tornerà più indietro; l’infanzia resterà sullo sfondo, nel lontano passato. L’idea di obliare sortilegi e malefici e quanto accaduto da piccoli è esplorata in modo misterioso e cupo nella seconda stagione di Locke & Key.
I nuovi 10 episodi possono allora caricarsi di momenti teen-orrorifici (più vicini a quelli presenti nella graphic novel originaria di Joe Hill e Gabriel Rodriguez), ma le scene più leggere e spensierate interrompono tutta questa seriosità con regolarità, e il ‘sollievo comico’ fa bene alla visione. Che si tratti di semplici battute, della sfortunata perdita di memoria di un tale personaggio che porta ad alcune situazioni ‘non convenzionali’, o di un gigantesco orsetto gommoso alto quasi fino al soffitto, l’umorismo è lì in bella mostra. I protagonisti potranno pur affrontare terribili demoni e indagare sulle chiavi con la magia nera, ma la serie – almeno qualche volta – potrebbe riuscire ad allentare la tensione e farvi sorridere.
La seconda stagione di Locke & Key ci offre inoltre una panoramica della storia della Keyhouse nella città immaginaria di Matheson, nel Massachusetts, e su come vengono create le chiavi magiche. La seconda stagione inizia con un ammaliante flashback ambientato nel 1700, con gli antenati dei Locke che combattono nella Guerra d’indipendenza americana. Questo salto indietro nel tempo suona un po’ stridente all’inizio, principalmente a causa della diversa epoca e della mancanza dei personaggi principali, ma è necessario a fornire un background alla storia delle chiavi senza per forza bombardare lo spettatore di spiegoni.
La struttura generale della stagione è stata accuratamente progettata per agevolare il binge watching. Ogni episodio termina infatti con un cliffhanger, che vuole indurre al proseguimento immediato della visione (e la stagione 3, già confermata, è in fase di riprese). Locke & Key possiede tutti gli elementi che una serie dovrebbe offrire a un abbonato regolare di Netflix in età adolescenziale: suspense, comicità e personaggi ben interpretati e con archi decentemente portati avanti.
Si può forse recriminare su una certa ‘fretta’ di risolvere taluni misteri e nell’accantonare certe sottotrame e personaggi che si poteva pensare sarebbero stati maggiormente coinvolti, ma per qualche ragione il risultato è convincente, facendo pendere l’ago della bilancia verso la sufficienza piena.
Di seguito trovate il full trailer italiano della stagione 2 di Locke & Key, nel catalogo di Netflix dal 22 ottobre:
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