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Voto: 6/10 Titolo originale: Stranger Things , uscita: 15-07-2016. Stagioni: 4.

Stranger Things, stagione 4: la recensione dei 7 episodi del Volume 1

26/05/2022 recensione serie tv di Gioia Majuna

La lotta contro i mostri del Sottosopra da parte di Millie Bobby Brown e compagni prosegue, replicando una formula vincente e collaudatissima che questa volta decide però di dilatare inutilmente i tempi

stranger things stagione 4 vol 1 millie

Probabilmente ne avete sentito parlare in giro per i social nelle scorse settimane, ma l’ultimo bollettino finanziario del principale servizio di streaming al mondo non è stato dei più rosei. Un trimestre meno fruttuoso del previsto ha infatti fatto crollare il prezzo delle azioni di Netflix, ha portato a una serie di sfortunati licenziamenti interni e ha mandato le compagnie rivali in sadico brodo di giuggiole.

Dopo oltre un decennio al vertice, è sembrato che le opulente abitudini di spesa dell’azienda ‘killer di Blockbuster’ avessero infine presentato il salato conto (in tutti i sensi), dopo averla condotta alla creazione di un catalogo gonfio ma zeppo di prodotti mediocri che, già nel medio termine (per non parlare del lungo), si starebbe rivelando incapace di competere con quello della Disney o anche degli Amazon Studios.

stranger things 4 posterEbbene, in un tale momento di crisi (almeno apparente), quello che serviva a Netflix per spegnere le polemiche era allora la nuova stagione di uno dei suoi più grandi successi. Ed è proprio questo che rende l’arrivo della quarta stagione di Stranger Things così importante.

Questo viaggio nostalgico nel fanta-horror anni ’80 è una delle serie più importanti e popolari di Netflix da quando ha debuttato nell’ormai lontana estate del 2016. Non solo, ma questa stagione in due parti (il ‘Volume 1’ contiene i primi 7 episodi, mentre gli ultimi due saranno presentati nel ‘Volume 2’ dall’1 luglio) è stata a lungo preannunciata come la più audace dal punto di vista creativo e, stando a quanto riferito, è costata ben 30 milioni di dollari a episodio.

Basterà questo enorme dispendio di soldi ed energie a cambiare le sorti di Netflix? Questo è ancora da vedere.

Ciò che è interessante della quarta stagione di Stranger Things, tuttavia, è quanto sia fedele ai punti di forza e di debolezza del studio che l’ha prodotta. Esattamente come la stessa Netflix, è occasionalmente capace di slanci di creatività mozzafiato e di sincera gioia narrativa. Ma, al contempo, è anche una ‘creatura’ ingombrante e stracolma, che rischia di finire troppo compiaciuta da se stessa.

Questa stagione di Stranger Things inizia nel marzo del 1986, poco prima dello ‘spring break’. Sono passati solo pochi mesi da quando il Mind Flayer ha ucciso Billy Hargrove (Dacre Montgomery) e ha distrutto il centro commerciale Starcourt, un evento che la gente del posto è stata portata a credere sia stato dovuto a un devastante incendio. Come promesso alla fine della terza stagione (la recensione), i nostri giovani eroi sono stati divisi e sballottati in giro per il mondo.

Mike Wheeler (Finn Wolfhard), Dustin Henderson (Gaten Matarazzo), Lucas Sinclair (Caleb McLaughlin), Max Mayfield (Sadie Sink), Nancy Wheeler (Natalia Dyer), Steve Harrington (Joe Keery) e Robin Buckley (Maya Hawke) rimangono tutti nella consueta ambientazione della serie, ovvero Hawkins, Indiana. Mike e Dustin fanno parte del gruppo del doposcuola di D&D chiamato ‘The Hellfire Club’, organizzato dalla new entry Eddie Munson (Joseph Quinn), mentre Lucas cerca di entrare nella casta degli atleti come membro della squadra di basket della scuola.

stranger things stagione 4 2022Dall’altra parte del Paese, Undici, alias Jane Hopper (Millie Bobby Brown), vive con la famiglia Byers, Joyce (Winona Ryder), Will (Noah Schnapp) e Jonathan (Charlie Heaton), cercando di sfuggire al trauma subito nel Midwest e di ricominciare da capo. Undici e Will lottano per inserirsi al liceo, mentre Jonathan, improvvisamente esaurito, passa la maggior parte dei giorni a sballarsi con il suo amico Argyle (un altro nuovo arrivato, interpretato da Eduardo Franco).

E poi c’è Hopper. La campagna di marketing di Netflix ha saggiamente deciso di rinunciare a qualsiasi mistero sul destino di Jim Hopper e la quarta stagione di Stranger Things segue questa stessa linea. Il modo preciso in cui Hopper (David Harbour) è sopravvissuto all’esplosione nel seminterrato di Starcourt ed è finito in Unione Sovietica viene rivelato nel secondo episodio della stagione. Preparatevi, però, a vedere ancora molta neve dopo.

La separazione dei cresciuti protagonisti dà ai primi episodi del Volume 1 una certa energia narrativa con cui lavorare. Una cosa che questo show ha sempre capito meglio di molti altri contemporanei e degli imitatori è quanto i suoi personaggi possano – e debbano – guidare l’azione.

Il vasto e talentuoso cast di Stranger Things rimane più che mai interessante e le configurazioni con cui la serie li fa incontrare e separare sono un grande punto di forza. È già stato detto che gran parte del fascino della creazione dei fratelli Duffer è dovuto al fatto che funziona come un’enorme campagna di Dungeons & Dragons emotivamente soddisfacente, e tale considerazione vale anche questa volta.

Ognuno dei personaggi della serie ha un ruolo da svolgere nell’inevitabile avventura in cui si ritrovano imbarcati e ‘risuonano’ sempre bene l’uno con l’altro. Stranger Things ha anche sviluppato un’invidiabile strategia per introdurre il giusto numero di nuovi personaggi in ogni stagione. Il dungeon master in salsa hair metal Eddie Munson è una boccata d’aria fresca quanto lo era stata Robin nella terza stagione e Max nella seconda.

stranger things stagione 4 david harbourLa trama centrale del Vol. 1 è ancora una volta familiare, ma per lo più efficace. Come rivelato dai titoli degli episodi e già nel primo trailer, il cattivo principale del Sottosopra questa volta è Vecna (nome preso ancora una volta in prestito da D&D), un abominio umanoide e terribile che rivolge i pensieri più oscuri delle sue vittime contro loro stesse. E le vittime non mancano mai. Sebbene Vecna sembri più intelligente dei suoi predecessori, il Demogorgone e il Mind Flayer (o almeno sa parlare la nostra lingua meglio di loro …), i suoi metodi sono molto più brutali e bestiali (tra l’uscita della quarta stagione di Stranger Things e Doctor Strange nel Multiverso della Follia, maggio sembra un ottimo mese per le riflessioni del tipo “Aspetta un attimo, non è forse troppo spaventoso per i nostri figli?).

Tutti questi elementi messi sul piatto, che sembrano avvincenti sulla carta, spesso lo sono anche nella pratica. Il problema più grande della stagione, tuttavia, è che la sua storia serrata ed emozionante è incastonata in un sano strato di … beh, scelte assurde.

Mettiamola così. Quanto dovrebbe durare un episodio medio di una storia d’avventura degli anni ’80? Forse mezz’ora non è sufficiente, ma i 40-50 minuti standard di un prodotto per la TV dovrebbero essere sufficienti, no?

Così era stato almeno per le prime tre stagioni di Stranger Things, i cui episodi si aggiravano tutti intorno a questi parametri. Ora, invece, il più breve … beh … il più breve arriva a 62 minuti. Ogni altro supera i 70, col finale di metà stagione che tocca addirittura i 98.

È possibile che i fratelli Duffer abbiano degli argomenti convincenti per spiegare perché ogni singolo secondo sullo schermo sia stato ritenuto necessario, ma non significa che avrebbero ragione. L’esperienza di guardare il Volume 1 della quarta stagione di Stranger Things, in particolare qualora venisse goduta in binge watching, può trasformarsi rapidamente in una faticosa corsa intrisa di sintetizzatori e luci scintillanti.

stranger thing stagione 4 vol. 1Anche quando i contenuti si fanno interessanti, le scene possono protrarsi per diverse battute troppo a lungo o, in alcuni casi, rendere addirittura evidente che non avrebbero mai dovuto essere neppure incluse. Inoltre, molti movimenti della trama appaiono come ‘inutili missioni secondarie‘ e rendono persino due dei personaggi più interessanti della serie, Hopper e Undici, sostanzialmente inerti per alcuni episodi.

In definitiva, la prima parte della quarta stagione di Stranger Things è sostanzialmente quello che i fan potevano aspettarsi, con l’accento posto sul ‘more‘. È difficile biasimare la serie per aver voluto dare ai suoi fedelissimi abbonati ‘di più’, perché la formula ha dimostrato di funzionare. I personaggi sono solidi, e le loro disavventure nel Sottosopra sono così emozionanti e divertenti che gli autori hanno praticamente girato quattro versioni della stessa storia per ricavarne altrettante stagioni di successo di fila.

A un certo punto, però, sarebbe bene che Stranger Things imparasse la stessa lezione che ha appena imparato Netflix: meno è meglio.

Di seguito trovate il final trailer deella stagione 4 – Vol. 1, di Stranger Things, nel catalogo di Netflix dal 27 maggio: