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Voto: 6.5/10 Titolo originale: Doctor Strange in the Multiverse of Madness , uscita: 04-05-2022. Budget: $200,000,000. Regista: Sam Raimi.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: recensione del film di Sam Raimi (MCU, capitolo 28)

03/05/2022 recensione film di Marco Tedesco

Benedict Cumberbatch ed Elizabeth Olsen sono i protagonisti di un cinecomic molto 'raimiano', che mette da parte l'umorismo e si lancia in una corsa sfrenata e bizzarra

Doctor Strange nel Multiverso della Follia film 2022 benedict

Negli ultimi tempi, dopo la venuta dell’epocale Avengers: Endgame (la recensione), in molti hanno avvertito un’increspatura nella ‘Forza’ dei Marvel Studios e del Marvel Cinematic Universe. La maggior parte dei malumori sommessi degli appassionati sono stati principalmente scatenati dalle prestazioni non proprio stellari, sia dal punto di vista della critica specializzata che finanziario, di film come Black Widow, Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli ed Eternals, così come pure dalla qualità incoerente delle offerte ‘televisive’ disponibili in streaming su Disney+. Possibile che il potente MCU avesse perso la sua bussola – e il suo slancio – una volta finita la Saga del Guanto dell’Infinito?

L’acclamato Spider-Man: No Way Home dello scorso dicembre ha messo a tacere molte di quelle speculazioni, e ora siamo qui per dirvi che Doctor Strange nel Multiverso della Follia (Doctor Strange in the Multiverse of Madness) le infila in un sacco e le seppellisce in giardino. Beh, più o meno.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia film 2022 posterDiretto da Sam Raimi, che a 62 anni gira il suo primo film Marvel e il primo cinecomic da quando ha completato la sua trilogia sull’arrampicamuri pre-MCU nel 2007 con Spider-Man 3, nel Multiverso della Follia è all’altezza del suo titolo in molti modi.

Superati i primi 45 minuti, infatti, ci trascina (fortunatamente) in una corsa sfrenata e pazzerella attraverso una casa degli specchi deliziosamente bizzarra e spesso inaspettata (almeno per gli standard a cui siamo abituati), conosciuta come il multiverso appunto, ricca di momenti che fanno girare la testa, colpi di scena più o meno previsti e una manciata di sorprese così genuine che persino la maestosa colonna sonora composta dall’esperto Danny Elfman potrebbe non riuscire a coprire il rumore delle mascelle di milioni di irriducibili fan della Marvel che si rompono sul pavimento dei cinema.

È anche, e meno male, un film raimiano, e forse la visione più singolarmente identificabile di un regista coinvolto nel MCU da quando James Gunn ha lanciato Guardiani della Galassia quasi un decennio fa. Più precisamente, pesca a piene mani dal lato più horror di Sam Raimi, pur rimanendo nei confini piuttosto stringenti imposti da mamma Marvel. Nella seconda metà di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, demoni, mostri, cadaveri rianimati, jump scare, doppelganger e manifestazioni soprannaturali riempiono ogni parte dello schermo (spesso filmato ad angolo olandese), mentre il regista saltapicchia da una scena all’altra (e da un set all’altro) ricordandosi appena di respirare nel mezzo.

Eppure è anche molto in linea con l’abilità di Sam Raimi di entrare in empatia con le anime perse tipica di tutti i suoi film, un aspetto del suo bagaglio autoriale che è supportato dalla sceneggiatura zigzagante ma abbastanza appassionata firmata da Michael Waldron.

Due storyline si alternano nel mezzo di questa pazzia: la storia d’amore irrealizzabile e fuori portata tra Stephen Strange (Benedict Cumberbatch) e Christine Palmer (Rachel McAdams) e, più importante, la ricerca ossessiva da parte di Wanda Maximoff (Elizabeth Olsen) di ritrovare i suoi ‘figli’ da qualche parte là fuori nel multiverso … pargoli che la sua mente logora si rifiuta di credere che non esistano davvero.

È la ricerca di Wanda dei suoi due figli, che segue direttamente gli eventi della serie TV WandaVision del 2021, che rende fortuito il suo incontro con America Chavez (Xochitl Gomez), una ragazzina che sembra essere l’unica con la capacità di viaggiare tra gli universi. Ma il potere di America è anche estremamente pericoloso per la stessa esistenza di qualsiasi universo attraverso il quale passa, costringendo Strange, lo Stregone Supremo Wong (Benedict Wong) e Wanda ad affrontare alcune scelte difficili e insolite quando si rendono conto che è in gioco il destino di tutte le realtà.

Meglio non svelare molto di più, ma nel Multiverso della Follia srotola la sua narrazione a singhiozzo, e l’approccio ‘a capofitto’ di Sam Raimi alla storia porta occasionalmente il regista a mettersi i bastoni tra le ruote. Riflettendo il suo stesso titolo, nel Multiverso della Follia appare allora frenetico, spesso sull’orlo della perdita totale di controllo, sensazioni che lo mandano a sbattere all’ambientazione successiva (non particolarmente immaginifiche visto il potenziale, va detto) mentre il resto di noi prova a tenere il passo. A volte il film si ferma brutalmente per uno spiegone stridente, ma la cinepresa del filmmaker, inclinata e vorticosa, riparte rapidamente verso il prossimo tableau.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia film 2022È uno di quei tableau, in cui il Doctor Strange viene portato al cospetto del famoso tribunale della Marvel Comics conosciuto come gli Illuminati, che farà esplodere un certo numero di teste tra il pubblico. C’è fan service in abbondanza qui, alcune apparizioni già accennate nei trailer, alcune auspicate, altre molto inaspettate.

È anche un momento che sembra uscito direttamente dalle pagine fumetti, e se non altro, Sam Raimi si appoggia molto all’immaginario dei comics, anche più che nei suoi tre precedenti film sull’Uomo Ragno. In effetti, nel Multiverso della Follia potrebbe essere il titolo più apertamente fumettistico dell’intero MCU fino ad oggi, un compito non facile in una serie basata su più di sei decadi di storie disegnate …

Ma se le precedenti puntate del MCU potrebbero essersi trattenute o centellinato i loro elementi più assurdi, Doctor Strange nel Multiverso della Follia pigia il pedale fino in fondo, in modo spesso disordinato ma gloriosamente estroso.

Al quinto titolo, Benedict Cumberbatch è ormai sempre più a suo agio dentro la cappa di Strange, ed è abilmente assistito da Wong, che – pur restando abbastanza ‘inutile’ – si scrolla di dosso quell’aria di spalla comica in favore di una presenza più drammatica. Rachel McAdams, ridotta a poco più di una comparsa nella storia delle origini del Doctor Strange del 2016, ottiene ora un multi-ruolo più consono alle sue capacità. La 16enne Xochitl Gomez, che ha una presenza sullo schermo accattivante e si adatta dignitosamente alla parte, è invece troppo spesso ridotta al ruolo di ‘macchina espositiva’ nel corso degli eventi del film, e la sua performance conseguentemente ne risente.

I massimi onori sul lato della recitazione, tuttavia, vanno alla Elizabeth Olsen nei panni di Wanda / Scarlet Witch, che garantisce un dolore reale, palpabile e straziante alla parte insieme ad una elettrizzante determinazione che ribadisce – se ce ne fosse il bisogno – che lei è uno dei personaggi più potenti e temibili del MCU. L’arco iniziato per lei molto tempo fa in Avengers: Age of Ultron raggiunge qui il suo apice, e l’attrice dà il meglio di sé, con una forza bruta degna della Carrie di kinghiana memoria.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia film 2022 wandaCome anticipato, Doctor Strange nel Multiverso della Follia visivamente non è sempre sorprendente, ma ci sono molti marchi di fabbrica di Sam Raimi, tra cui le panoramiche a frusta, le inclinazioni improvvise, gli zoom e i punti di vista dall’interno verso l’esterno. Si scatena soprattutto durante le sue sequenze più ‘pazzerelle’, compreso un tuffo mozzafiato attraverso una serie ‘a cascata’ di universi alternativi che è sia psichedelica che stranamente snervante.

Anche la citata colonna sonora di Danny Elfman aggiunge molto al senso generale di disorientamento, mescolando archi grandiosi con singole note discordanti al pianoforte, e persino di una chitarra stridente di tanto in tanto.

Insomma, Doctor Strange nel Multiverso della Follia probabilmente non farà guadagnare nuovi fan al MCU, e potrebbe anche allontanare alcuni spettatori, perché è un capitolo più serio, violento e macabro rispetto a quelli proposti fino ad oggi.

Inoltre, non sempre colpisce nel modo giusto; è arruffato e occasionalmente isterico. Ma farà piacere alle legioni di fan oltranzisti, abbracciando le stranezze dei fumetti con vigore e trasporto, con Sam Raimi al timone del film più fuori dagli schemi del MCU. Ironico che ci voglia un’opera così instabile ma ricca per aiutare a stabilizzare il transatlantico Marvel.

Ah, si. Ci sono le consuete due scene mid e post credits, che anticipano qualcosina di quello che verrà.

Di seguito trovate il full trailer italiano di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, nei nostri cinema dal 4 maggio: