Titolo originale: Hellboy , uscita: 10-04-2019. Budget: $50,000,000. Regista: Neil Marshall.
19 cose da sapere su Hellboy di Neil Marshall
10/04/2019 cose da sapere di Redazione Il Cineocchio
Curiosità e aneddoti sulla lavorazione del reboot R-Rated diretto dal regista inglese che vede protagonisti David Harbour, Milla Jovovich e Ian McShane
A 15 anni dal primo film diretto da Guillermo del Toro, l’inglese Neil Marshall (The Descent, Il Trono di Spade) e con David Harbour (Stranger Things) riportano al cinema il demone Red nel reboot di Hellboy (la nostra recensione), amatissimo protagonista di innumerevoli avventure disegnate da Mike Mignola a partire dal 1993.
Questa la trama ufficiale:
Il leggendario supereroe demoniaco, detective del BPRD (Bureau for Paranormal Research and Defense) che protegge la Terra dalle creature sovrannaturali che la minacciano, è chiamato in Inghilterra per combattere tre giganti infuriati. Qui scoprirà le sue origini e dovrà vedersela con Nimue, la Regina di Sangue, un’antica strega resuscitata dal passato e assetata di vendetta contro l’umanità. Hellboy dovrà cercare di fermare Nimue con ogni mezzo, in un epico scontro per scongiurare la fine del mondo.
Nel cast ci sono anche Milla Jovovich (Resident Evil), Ian McShane (American Gods) e Sasha Lane (American Honey).
Se volete scoprire curiosità e aneddoti sulla lavorazione del film, non vi resta che leggere le seguenti 19 cose da sapere su Hellboy:
1) Come filo conduttore per il film, i produttori hanno optato per Hellboy, Volume 9: La Caccia selvaggia, un’antologia del 2010 che include i numeri 37 e 44 della serie creata da Mike Mignola. Hanno utilizzato anche elementi di Hellboy – In Messico.
2) Mike Mignola è stato coinvolto in tutte le fasi del lavoro e ha letto tutte le bozze successive per verificare che lo sceneggiatore rimanesse fedele al personaggio.
3) L’autore del fumetto ha ricordato che un giorno, prima che fosse scelto il cast, stava guardando con sua moglie la serie Stranger Things su Netflix: “La prima volta che David Harbour è apparso sullo schermo, Christine ha detto: ‘Lui sarebbe perfetto per fare Hellboy’. Non l’avevo detto a nessuno, ma dopo due settimane il produttore Lloyd Levin mi ha chiamato e mi ha detto: ‘Cosa ne pensi di David Harbour per il ruolo di Hellboy?’. Insomma, David è letteralmente l’unico nome che sia uscito fuori per questo film.”
4) Ian McShane ha dato al personaggio del Professor Broom la sua impronta, ma ha anche voluto onorare il suo predecessore, il defunto amico e stimato collega John Hurt, interpretando il ruolo come un piccolo omaggio in sua memoria.
5) Lloy Levin ha ammesso: “Nella versione di Mike Mignola, Daimio e Hellboy non si trovano mai nella stessa pagina, ma ci sembrava naturale inserirlo nella storia perché è un personaggio fantastico ed è in qualche modo uno specchio per Hellboy”.
6) Il film è stato girato in Bulgaria e nel Regno Unito.
7) Sulla realizzazione del trucco del protagonista, Joel Harlow, makeup designer premiato con l’Oscar e l’Emmy ha detto: “La struttura del volto di Hellboy è stata ripresa dalle illustrazioni di Mike Mignola. Siamo partiti dalla mascella, la fronte e i lineamenti duri. Ma, dal progetto alla realizzazione, volevamo passare dal mondo del fumetto a quello della realtà. Il risultato è probabilmente più spaventoso, perché non c’è più il personaggio dei fumetti tutto rosso come un camion dei pompieri. Ha peli sul petto e sulle braccia, sulla schiena, sulla coda e sulle cicatrici, doveva avere un corpo da lottatore di arti marziali miste. Volevamo che la sua mano destra del destino fosse diversa da qualsiasi versione vista prima. E in questo film vediamo anche i suoi zoccoli. Per tutto il tempo Mike Mignola ci ha dato indicazioni su ogni dettaglio del design del personaggio”.
8) Per consentire la sostituzione del pelo e le piccole riparazioni sono state realizzate 6 tute per David Harbour da alternare, in modo che in ogni momento ce ne fosse una pronta per le riprese.
9) Ogni 20 minuti negli occhi del protagonista venivano spruzzate delle speciali gocce, per un massimo di quattro ore, per prevenire abrasioni della cornea e il contatto col colore.
10) La mano sinistra dell’attore è rimasta rossa per l’intera durata delle riprese, 60 giorni.
11) Per la produzione di Hellboy sono state impiegate circa 1.200 persone, fra membri del cast e della troupe.
12) La peculiare casa della strega Baba Yaga è stata progettato per avere “le stesse caratteristiche del TARDIS, la macchina del tempo di “Doctor Who”, che è più grande all’interno che all’esterno.”
13) Dirk Buchmann del reparto artistico ha supervisionato la realizzazione delle armi e di altri attrezzi da utilizzare sullo schermo. In totale, lui e il suo team di 20 artisti hanno creato circa 600 oggetti di scena.
14) Per la grande pistola di Hellboy sono stati sviluppati una serie di modelli 3D, e alla fine ne è stato scelto uno ispirato a un revolver austriaco di 140 anni fa, a partire dal quale l’armiere ha poi creato una versione in acciaio 13 completamente funzionante. L’arma finale pesava circa tre chili e sparava veri proiettili calibro 38. L’arma da fuoco di Daimio invece è una versione sovradimensionata di una Colt Derringer di 150 anni fa
15) La spada Excalibur è una replica quasi esatta di quella disegnata da Mike Mignola, come ha spiegato Dirk Buchmann: “Ci sono alcuni ritocchi, ma è praticamente uscita fuori dai fumetto”.
16) Red nel film dice di essere del segno del Capricorno. Nel fumetto è nato però il 5 Ottobre, quindi è Bilancia.
17) Il titolo di lavorazione era Hellboy: The Blood Queen.
18) A Doug Jones, interprete di Abe Sapien nei lungometraggi diretti da Guillermo del Toro, è stato offerto un cammeo, ma l’attore ha rifiutato a causa degli impegni sul set della serie Star Trek: Discovery.
19) Hellboy è stato classificato R-Rated dall’MPAA per ‘strong bloody violence and gore throughout, and language’.
Di seguito – sulle note di una versione rimaneggiata di Smoke on the water dei Deep Purple – trovate il super R-Rated internazionale (per meglio apprezzare le voci originali) di Hellboy, nei nostri cinema dall’11 aprile in anteprima mondiale:
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