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Voto: 4/10 Titolo originale: Great White , uscita: 13-05-2021. Regista: Martin Wilson.

47 Metri: Great White, la recensione del film di squali di Martin Wilson

29/09/2021 recensione film di Marco Tedesco

Katrina Bowden è al centro di uno shark movie poverissimo e stantio, mal spalleggiato da una sceneggiatura spesso risibile

47 metri great white film 2021

Dagli stessi produttori esecutivi di 47 Metri (la recensione) arriva ora nei nostri cinema 47 Metri: Great White, che – un po’ prevedibilmente – non riesce a replicare i brividi acquatici del film del 2017. Prudentemente, la riuscita di uno shark movie si potrebbe giudicare già dall’impressione che suscita nello spettatore la prima apparizione della ‘minaccia pinnata’ del titolo, e la bestia dagli abissi al centro del lungometraggio d’esordio di Martin Wilson (alle spalle solo Roll, per la TV) non suscita alcun fremito di entusiasmo in tal senso.

Forse ingiustamente, perché esempi sbalorditivi come quelli dei recenti 47 Metri o Paradise Beach – Dentro L’incubo (la recensione) vantavano budget in effetti adeguati a simulare in modo convincente i predatori subacquei computerizzati. Se è quindi apprezzabile quel tipo di abnegazione che spinge un regista a portare a termine il proprio progetto così come originariamente pensato, questa ‘regola’ vale un po’ meno quando si tratta di cinema con gli squali: se il tuo squalo non è un Alfa, parti già con una zavorra sbalorditiva.

Tutto inizia coi cofondatori della Pearl Air, Kaz (Katrina Bowden) e Charlie (Aaron Jakubenko), una coppia che gestisce un’attività poco redditizia che noleggia pacchetti di viaggio esotici. Una rara opportunità si presenta loro quando Michelle (Kimie Tsukakoshi) e Joji (Tim Kano) prenotano i servizi della Pearl Air per una fuga sentimentale verso un’isoletta. Sfortunatamente, la loro destinazione non è idilliaca: lo chef Benny (Te Kohe Tuhaka), infatti, si imbatte nella vittima di un letale attacco di squalo.

47 Metri Great White film poster 2021Peggio ancora, potrebbe esserci la sua compagna ancora viva. Charlie propone quindi di cercare la possibile sopravvissuta, ma ciò mette in ulteriore pericolo il suo equipaggio, perché un grande squalo bianco affonda il loro aereo, lasciandoli fluttuanti, soli e in disperato bisogno di soccorso.

Non c’è niente che distingua particolarmente 47 Metri: Great White da titoli affini come The Reef  o Open Water – anzi, l’elenco è profondo ventimila leghe. La sceneggiatura di Michael Boughen tenta di agitare l’impasto con un po’ di corrente emotiva quando Michelle svela le ceneri cremate di un suo parente – per onorare la richiesta di sparpagliare tali resti – ma è un’intuizione che resta superficiale. Quando la narrazione inizia a concentrarsi sul modo di scappare, i personaggi scelgono di fare affidamento sulle loro qualità più spietate – e per lo più insensate. Joji è ‘motivato’ dagli sguardi della sua partner a Benny, con la situazione che sfocia in un risultato completamente stupido.

Ci troviamo così prima di tutto davanti a un thriller drammatico, e poi a un horror acquatico, senza molta competenza in entrambi i generi. Katrina Bowden e Kimie Tsukakoshi fanno del loro meglio per rendere memorabile la piattezza ai confini del ridicolo dei rispettivi ruoli anche quando viaggiano ai ritmi più melodrammatici e, francamente, manipolatori dello script di 47 Metri: Great White. Una delle prime dimostrazioni del rapporto amoroso tra Kaz e Charlie mette in luce la natura stucchevolmente softcore della loro relazione da romanzetto Harmony, e il film non cambia mai marcia nemmeno quando i ‘grandi bianchi’ del titolo emergono in tutta la loro possanza dalle acque per spruzzare il caos.

Gli immancabili cliché sono tanto forzatamente frustranti quanto evitabili, dai canoisti stanchi che lasciano cadere attrezzi nell’oceano agli attacchi di egoismo del solito Joji che arriva a urtare i canali uditivi di chi guarda. Katrina Bowden e Kimie Tsukakoshi lottano per sopravvivere e nel farlo trascinano lo spettatore nelle situazioni più minacciose, quelle di stallo – e poi la sceneggiatura cala il carico pesante con trovate puramente idiote come il fingere che il baciarsi sott’acqua sia un atto di rianimazione cardiopolmonare sommersa (già …).

47 Metri Great White film 2021Non bastasse, tutto diventa deludentemente ripetitivo. La fotografia di Tony O’Loughlan allarga un paesaggio di increspature ondulate che riecheggiano in un infinito purgatorio oceanico. Lo squalo pietosamente pixelato “sorprende” tutti facendoli cadere da un canotto, dai detriti incrostati di cirripedi o da qualsiasi altra cosa a cui i protagonisti si trovino aggrappati volta per volta.

Si fa balenare l’idea di sicurezza, salvo poi assistere alla mdp che sale ancora una volta per mostrare una macchia scura, l’ombra dello squalo, più in là. Più e più volte il ciclo si ripete fino a quando le ‘opzioni del buffet’ diminuiscono, nuotando lontano da pericolosi killer pinnati, che peraltro avevano un aspetto migliore nei videogiochi di Tomb Raider della Playstation Uno di 20 anni fa, fatta eccezione per quei momenti in cui invece troviamo insertati i filmati scartati di un qualche documentario del National Geographic.

47 Metri: Great White esplicita benissimo molte delle carenze del cinema horror acquatico indipendente. Probabilmente Martin Wilson ha fatto il suo meglio con quello che aveva. Tuttavia, non si può fare a mano di pensare a opere come Beneath di Larry Fessenden, bell’esempio di come realizzare il film che desideri rispettando i limiti della produzione. Questo ennesimo shark movie è dal canto suo così poco interessante nel suo romanticismo ‘guidato dalla morte’, così sciatto nella sua esecuzione delle scene d’azione e così incatenato alle sciocche regole del sottogenere che lo rendono ineluttabilmente dimenticabile già mentre lo si sta vedendo sullo schermo.

Anche il terzo atto, pieno di pugnalate, pistole lanciarazzi e una trappola mortale affondata si rivela una mera raffica di effetti digitali così poco attraente e così ovviamente girata nelle sicure vasche giganti di uno studio. Insomma, 47 Metri: Great White è un film che annega malamente ancora prima di aver avuto la possibilità di imparare a nuotare.

Di seguito trovate il full trailer italiano, di 47 Metri: Great White, nei nostri cinema dal 30 settembre: