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Voto: 6/10 Titolo originale: 65 , uscita: 02-03-2023. Budget: $45,000,000. Regista: Bryan Woods.

65: Fuga dalla Terra, la recensione del film fanta-preistorico di Beck & Woodsale

27/04/2023 recensione film di William Maga

Adam Driver è il protagonista di un B-movie fatto e finito, che non ambisce ad essere nient'altro

65 film driver

Se tutto ciò che cercate in un film è Adam Driver che percorre una fitta e inesplorata giungla sparando ai dinosauri e proteggendo una ragazzina, non si può dire che 65: Fuga dalla Terra manchi l’obiettivo. Se sperate invece in qualcosa di più complesso, in termini di sviluppo dei personaggi, di narrazione di fondo o anche di worldbuilding, il film non ha né il tempo né la pazienza per soddisfarvi.

Gli effetti speciali che riportano in vita di dinosauri sono adeguati (il budget complessivo è di 45 milioni di dollari, il che li rende superiori a quelli di Dragonheart ma inferiori a quelli del terzo capitolo della saga di Jurassic World) e Adam Driver sembra crederci davvero. La durata è di circa 93 minuti, il che significa che 65: Fuga dalla Terra non è abbastanza lungo da offrire qualcosa di più ‘profondo’.

Mantenendo i suoi obiettivi limitati, questa avventura fanta-preistorica che ricorda After Earth di Shyamalan (tra i produttori c’è anche Sam Raimi) è comunque in grado di mantenere ciò che promette, e questo è già qualcosa.

65 Fuga Dalla Terra film posterAl loro debutto alla regia, Scott Beck e Bryan Woods (già sceneggiatori di A Quiet Place) cercano – sapientemente – di non strafare. La trama potrebbe essere il modello per un qualsiasi videogioco: portare l’eroe dal punto A al punto B senza morire. Lungo il percorso, ci sono vari ostacoli da superare: frane, geyser di vapore, sabbie mobili e (ovviamente) feroci dinosauri.

In 65: Fuga dalla Terra si interseca poi una sottotrama ispirata ad Aliens – Scontro finale, con un adulto solitario e addolorato che ‘adotta’ una ragazzina orfana. In nessun momento, tuttavia, Adam Driver intima a uno qualsiasi dei dinosauri che gli si parano davanti un “Sta lontano da lei, maledetto!”.

SPOILER La prospettiva di 65: Fuga dalla Terra è interessante, in quanto porta sullo schermo la visita di ‘alieni umani’ durante le ultime ore del periodo Cretaceo.Uno dei piccoli grandi piaceri del film è infatti il modo in cui apre un oblò sul mondo dei dinosauri nell’ultimo giorno della loro esistenza.

Il film si conclude con la collisione del ‘Big One’ con il nostro pianeta, ma l’evento ci viene anticipato. Sono i frammenti di quell’asteroide anomalo a mettere fuori uso l’astronave pilotata da Mills (Driver), facendola precipitare sulla Terra preistorica. FINE SPOILER

Ci sono solo due sopravvissuti: Mills e Koa (Ariana Greenblatt), un’adolescente i cui genitori non ce l’hanno fatta. L’astronave si rompe in due pezzi al momento dell’impatto, con la capsula di salvataggio che si trova a circa 20 kilometri di distanza dal resto del velivolo. Per riuscire a fuggire prima di essere bruciati dall’imminente impatto con l’asteroide o inghiottiti da un T-Rex, Mills e Koa devono così affrontare a piedi un terreno inospitale, tenendo d’occhio quel pericolo sempre più luminoso nel cielo. In più, la comunicazione tra loro è difficile, perché non parlano la stessa lingua (lui le insegna parole chiave come “famiglia” e “cazzo”).

Ad essere onesti, 65: Fuga dalla Terra cerca di iniettare una componente emotiva nel rapporto tra Mills e Koa, distribuendo (tramite alcuni flashback) spezzoni della figlia di lui (Chloe Coleman), morta per una malattia non specificata mentre Mills stava compiendo questa missione durata anni.

Il legame che si sviluppa è organico, ma non c’è abbastanza tempo per farlo fiorire. E come molti altri aspetti di 65: Fuga dalla Terra, sembra affrettato. È qui che il parallelo con un videogioco si fa più forte. Tutto ciò che potrebbe ‘intralciare’ le scene d’azione e lo sfoggio di CGI viene relegato in secondo piano.

adam driver film 65Si potrebbe affermare che 65: Fuga dalla Terra sia un vero e proprio ritorno al passato, agli anni ’20 e ’30, quando i film di mostri riuscivano ad appassionare e stupire. I primi due terzi di King Kong, dopo tutto, erano incentrati su esploratori che vagavano in una giungla preistorica e incontravano dei dinosauri.

65: Fuga dalla Terra possiede tutti i vantaggi delle moderne tecnologie, ma non è significativamente più sofisticato del classico di Willis O’Brien.

È solamente quel tipo di produzione che offre un paio di momenti memorabili (la ‘rivelazione’ del T-Rex, rovinata dai trailer, è il più notevole di questi) ma che in qualche modo sembra più ‘piccola’ di quanto dovrebbe / vorrebbe.

Forse è perché siamo stati ‘addestrati’ da Hollywood ad aspettarci che una simile premessa sia ‘appropriata’ solamente a grandiose epopee, ma l’obiettivo più alto che 65: Fuga dalla Terra può vantarsi di aver raggiunto è quello di essere un buon B-Movie.

Di seguito trovate i primi 10 minuti di 65: Fuga dalla Terra, nelle nostre sale dal 27 aprile: