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Voto: 6/10 Titolo originale: A Quiet Place Part II , uscita: 21-05-2021. Budget: $61,000,000. Regista: John Krasinski.

A Quiet Place II: la recensione del sequel diretto da John Krasinski

23/06/2021 recensione film di William Maga

Il regista dirige un difficile secondo capitolo inizialmente non 'pianificato', tirando fuori il meglio da uno script che rischiava di rivelarsi troppo stiracchiato e ripetitivo

a quiet place II emily blunt

Al di là di qualche problema, tra le sue più grandi qualità A Quiet Place (la recensione) poteva annoverare la capacità di saper creare scene di terrore senza ricorrere agli abusati jumpscare, sempre più cari ai titoli commerciali dell’ultima decade. Titolo tra i meno attesi e – forse per questo – tra i più sorprendenti del 2018, era perfettamente fatto e finito così, senza necessità (o volontà) alcuna di un secondo capitolo. Tuttavia, man mano che i soldi hanno cominciato a scorrere nelle casse dei cinema (188 milioni di dollari nei soli Stati Uniti e oltre 340 milioni nel mondo), è diventato facilmente evidente che Hollywood sarebbe andata ‘all in’ su un sequel affatto necessario.

Il film risultante, A Quiet Place II (A Quiet Place Part II), sarebbe stata distribuito già nel marzo del 2020 se non fosse stato per il COVID-19. Con oltre quindici mesi di ritardo, ora vede la luce del giorno anche da noi.

Quando il regista (qui confermato) John Krasinski ha riscritto la sceneggiatura accreditata a Bryan Woods e Scott Beck, non aveva minimamente in testa che A Quiet Place sarebbe stato il capitolo di apertura di una saga. Di conseguenza, questo seguito ha poco da fare se non dissodare il terreno già smosso nel precedente. Narrativamente, A Quiet Place II potrebbe essere definito – caritatevolmente – “magrolino”. Non succede chissà che. La storia dei personaggi principale avanza, ma non di molto (né in termini di tempo, né di eventi). Come molti racconti post-apocalittici, si parla fondamentalmente della ricerca di una ‘terra promessa’ mentre si è inseguiti dal pericolo, sotto forma di creature aliene che cacciano sfruttando i rumori e di esseri umani i cui istinti primordiali sono ritornati ferocemente alla ribalta.

AQuietPlaceII.jpgTuttavia, mentre il John Krasinski sceneggiatore potrebbe essersi trovato in difficoltà a determinare come procedere, il John Krasinski regista riesce a trarre il massimo dallo scarso materiale a disposizione. Separando i protagonisti in tre gruppi e poi utilizzando un montaggio trasversale durante due segmenti chiave, il filmmaker aumenta la suspense e strappa via così tanta tensione da quelle situazioni che sembra gocciolare dallo schermo.

A Quiet Place II è tutto incentrato sul nascondersi, il cercare, il cacciare, l’uccidere e il fuggire. È la più valida delle estensioni del primo film che si sarebbero potute desiderare e la sua esistenza non fa nulla per sminuire Un posto tranquillo. E considerando quello che è successo a fin troppi film dotati di seguiti non necessari, questo è già di per sé un risultato importante.

A Quiet Place II si apre riportando indietro l’orologio al ‘Day 1‘. Nel predecessore, avevamo appreso da alcuni ritagli di giornale com’era iniziata l’invasione aliena. Durante i primi 15 minuti di questa seconda parte, la vediamo però svolgersi davvero. Ciò consente anche a John Krasinski di tornare a vestire i panni di Lee Abbott. Emily Blunt, Millicent Simmonds e Noah Jupe rivestono ancora una volta i ruoli di Evelyn, Regan e Marcus Abbott. Dean Woodward sostituisce suo fratello maggiore Cade come Beau Abbott.

E Cillian Murphy si unisce al cast nei panni di Emmett, un amico di famiglia. Quello che inizia come un normale sabato con i cittadini che si godono una partita di baseball si trasforma presto in uno spettacolo dell’orrore quando palle di fuoco sfrecciano verso terra dal cielo. Presto, creature extraterrestri (gigantesche mostruosità simili a ragni del tipo che solo H.R. Giger avrebbe potuto immaginare) sono a caccia. La corsa verso la salvezza diventa così una faccenda da brividi, mentre la calma ordinata di una pigra mattinata si trasforma in caos.

Poi, con poco clamore, si torna nel ‘presente’ (cioè poco dopo la conclusione del primo film). Il piede di Evelyn è ancora fasciato (dal suo sfortunato incontro con un chiodo sulle scale del seminterrato), quindi sappiamo che non è trascorso molto tempo. Beau e Lee se sono andati, essendo morti in A Quiet Place, ma gli altri suoi figli (incluso il neonato) sono intatti, anche se Marcus subisce una ferita debilitante non molto tempo dopo l’inizio dell’azione.

Un incendio costringe gli Abbott ad abbandonare la loro casa fortificata e a cercare rifugio presso un riluttante Emmett, che si è intanto rintanato in un magazzino/fabbrica in disuso. Come detto, le circostanze costringono però i cinque sopravvissuti a dividersi in tre gruppi. Regan ed Emmett vanno alla ricerca della persona (o delle persone) responsabili della ripetuta riproduzione di Beyond the Sea alla radio. Evelyn torna in città per cercare medicine e altre bombole di ossigeno. Marcus (che non può camminare) e il bebè rimangono nascosti, con il primo che si prende cura del secondo e cerca di stare calmo e silente.

L’estetica di John Krasinski per questo sequel è simile a quella che aveva già impiegato per l’originale. Di tanto in tanto si collega alla prospettiva di Regan ‘rimuovendo’ la traccia sonora e consentendo a determinate scene di svilupparsi nel silenzio totale. Sebbene ci siano alcuni altri ‘primi piani’ dei mostri, il regista sceglie saggiamente di non sovraesporli. Si ricorre a qualche jumpscare in più questa volta, ma A Quiet Place II non fa completo affidamento su tale mezzuccio per consegnare i suoi elementi horror al pubblico. E la storia, per quanto limitata, si muove come un colosso, guadagnando slancio mentre rotola in discesa.

a quiet place II cillianSi segnalano, però, anche alcuni passi falsi. Il personaggio di Emmett, che ha il compito non semplice di riempiere il vuoto lasciato dalla morte di Lee, non è né ben sviluppato né concretizzato in modo efficace. Sembra troppo un personaggio ‘di comodo’ e il pubblico difficilmente svilupperà con lui quel tipo di legame che invece esiste con gli Abbott di ritorno.

Djimon Hounsou è invece criminalmente sottoutilizzato: il suo ruolo è poco più di un lungo cameo. La gradita espansione della parte di Millicent Simmonds arriva poi a scapito del minutaggio di Emily Blunt. E il povero Noah Jupe trascorre la maggior parte del film intrappolato in un bunker ermetico con un pargoletto.

John Krasinski era inizialmente tiepido all’idea di girare un seguito di Un Posto Tranquillo, che aveva – giustamente – creduto funzionasse benissimo come ‘stand alone’. Se ci fosse mai stato un sequel, tuttavia, avrebbe dovuto essere necessariamente lui a guidarlo. Chi meglio del filmmaker 41enne conosce infatti l’ambientazione, i personaggi e – cosa più importante – capisce come utilizzare le creature aliene al meglio?

A conti fatti, A Quiet Place II è un solido secondo capitolo, ma è ora assai più difficile di prima immaginare di stirare il concept in un terzo film (già confermato, visto anche il cliffhanger finale) senza cadere davvero nel cliché e nella ripetizione. Ma in fondo un po’ siamo già stati smentiti, quindi perché non provare crederci.

Di seguito trovate il final trailer italiano di A Quiet Place II, nei nostri cinema dal 24 giugno: