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Voto: 6/10 Titolo originale: Ambulance , uscita: 16-03-2022. Budget: $40,000,000. Regista: Michael Bay.

Ambulance: la recensione del film di Michael Bay con Gyllenhaal e Abdul-Mateen II

23/03/2022 recensione film di William Maga

Il regista mette mano a modo suo all'omonimo lungometraggio danese del 2005, costruendo un action thriller urbano a doppia faccia

ambulance film 2022 Gyllenhaal

I lavori di Michael Bay sono un sottogenere del genere action a sé stante. Movimenti di camera ampiamente coreografati, inseguimenti in auto ad altissima velocità, pistole che sparano di tanto tanto … Conosciamo bene questo modus operandi. Nel suo nuovo heist-thriller, Ambulance, rifacimento dell’omonimo film danese del 2005, lo stile autoindulgente del filmmaker 57enne diventa sia croce che delizia per la visione.

Michael Bay Usa ricorre infatti a tutto il suo arsenale, dalla mdp a mano, ai carrelli ‘creativi’, alle sorprendenti riprese con i droni, ai primi piani estremi per avvicinare lo spettatore il più possibile all’azione. È abbastanza impressionante vedere come queste decisioni di regia aggiungano strati alla narrazione. Per esempio, in una scena iniziale di Ambulance ci viene presentata la soccorritrice Cam Thompson (Eiza Gonzalez) intenta a salvare una bambina, Lindsey, dopo un incidente stradale. Le inquadrature sono ‘traballanti’ per suggerire l’urgenza, ma anche angolate dal basso così da ‘elevare’ e onorare il lavoro dei paramedici.

ambulance film bay poster ITANaturalmente, Ambulance è un’ode a questi lavoratori spesso senza volto, e la storia è proprio di quelle adatte a Michael Bay. William Sharp (Yahya Abdul-Mateen II) è un veterano di guerra che, per salvare la moglie malata Amy (Moses Ingram) dal cancro, si rivolge a suo fratello Danny Sharp (Jake Gyllenhaal).

Tuttavia, ben presto si rende conto che Danny non ha affatto abbandonato la sua vita di rapinatore di banche e che anzi sta per compiere un’importante rapina da 32 milioni di dollari. Nel frattempo, l’agente di polizia Zach (Jackson White) sceglie la data e l’ora peggiori possibili per chiedere alla cassiere di banca per la quale ha una cotta di uscire. La rapina in banca – prevedibilmente – va a rotoli, e Ambulance da qui in poi si svolge dal punto di vista dei personaggi all’interno dell’ambulanza e da quello degli agenti di polizia che cercano di catturare i criminali.

Il problema principale del film, però, inizia esattamente qui, perché Michael Bay sceglie ostinatamente di continuare a ricorrere al suo marchio di fabbrica, sequenze di inseguimenti esplosivi per mantenere alta la tensione. Ogni volta che cominciamo a chiederci se un inseguimento sta per finire, un colpo di scena scioccante salva i fratelli, la cui unica carta vincente da giocare è avere in ostaggio un soldato ferito. Il modo in cui questi grandi twist si rivelano, letteralmente, sembra stranamente dilettantesco da parte di qualcuno che dovrebbe saper ampiamente padroneggiare tale cliché.

I poliziotti, per qualche ragione, sono molto poco abili nel loro lavoro. Tutto quello che Will, l’autista dell’ambulanza, deve fare, è solamente imboccare bruscamente una curva o effettuare una frenata improvvisa per far volare via, cadere e schiantare le auto degli inseguitori. Non importa quanto grandiosa sia l’azione, quando una scena sia prolungata un minuto più del necessario, anche i tentativi di Michael Bay di catturare abilmente il pathos di una situazione del genere diventano alla lunga solo un’altra distrazione lungo la strada che porta ai titoli di coda di Ambulance.

Inoltre, anche la moralità di questo universo è piuttosto discutibile. Durante l’espansivo inseguimento di cui sopra, molti poliziotti fanno una fine tutt’altro che gloriosa e tuttavia, siamo ripetutamente costretti a credere che tutto ciò che Will, Danny e le forze dell’ordine stanno compiendo è principalmente per salvare Zach. L’ironia ostacola persino gli archi emotivi che Michael Bay si sforza faticosamente di tessere e di costruire nel breve arco di tempo in cui si svolge la sua storia (un paio d’ore).

Si nota poi una certa ‘convenienza’ nel modo in cui lo sceneggiatore Chris Fedak sceglie di proporre al pubblico la sua posizione morale attraverso il personaggio di Will nel film. Sì, è un grande trucco per tenerci divisi tra il bravo ragazzo bloccato in una brutta situazione, e gli innocenti Cam e Zach; sì, Will salva Cam e Zach in più occasioni; e sì, empatizziamo per Will, ma agli occhi della legge, un criminale resta un criminale. C’è un’ambiguità etica che non passa inosservata nel modo in cui Ambulance giustifica le azioni di Will.

ambulance film 2022 michael bayDanny e Cam sono personaggi di spicco che lasciano che le loro emozioni estreme si facciano sentire. Nel mezzo di una sequenza adrenalinica, Danny e Will duettano su una canzone rock degli anni ’80. Ed è il cupo umorismo di Danny a garantire la tanto necessaria leggerezza di Ambulance. Cam, d’altra parte, ottiene l’arco narrativo più importante.

All’inizio, dopo aver salvato la piccola Lindsey, il suo partner le chiede se vuole essere aggiornata sulla salute di Lindsey, e lei declina l’offerta, dicendo: “Il giorno peggiore della loro vita è solamente il nostro martedì pomeriggio“. Questa frase la ritroviamo anche nel finale, dopo che la donna ha attraversato una giornata infernale e ne è uscita, e il suo arco acquista una circolarità che ha ‘senso’. Personaggi come il capitano Monroe (Garret Dillahunt), e l’agente dell’FBI Anson Clark (Keir O’Donnell) sono invece piuttosto miseri e deludenti.

È stimolante invece vedere come Jake Gyllenhaal non eviti di interpretare anche ruoli negativi. La performance dell’attore, insieme a quella dei colleghi Yahya Abdul-Mateen II ed Eiza Golzalez, è ciò che mantiene lo spettatore davvero coinvolto. Anche la colonna sonora di Lorne Balfe aiuta l’efficace narrazione imbastita da Michael Bay. Speranza, angoscia e urgenza filtrano attraverso la musica, e come in molti film del regista, la durata complessiva appare più breve di quanto sia.

In un momento storico in cui Netflix ci regala un film come Army of the Dead (la recensione), in cui una ‘classica’ rapina ha luogo nel bel mezzo di una ‘ben poco classica’ apocalisse zombie, la trama striminzita e stereotipata di Ambulance forse avrebbe necessitato di una marcia in più. Eppure, è evidente come il mondo reale ci sembri un po’ lento dopo essere uscita dal cinema alla fine di Ambulance, lasciandoci a desiderare un’esperienza più lunga nel mondo di Michael Bay.

Di seguito trovate il trailer doppiato in italiano di Ambulance, nei nostri cinema dal 23 marzo: