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Voto: 4/10 Titolo originale: Black Adam , uscita: 19-10-2022. Budget: $200,000,000. Regista: Jaume Collet-Serra.

Black Adam: la recensione del film di Collet-Serra con l’antieroe Dwayne Johnson

19/10/2022 recensione film di William Maga

La rocciosa star è l'ambiguo protagonista di un cinecomic spudoratamente derivativo, vecchio nella forma e nel contenuto

black adam film 2022 johnson

Dwayne “The Rock” Johnson è una star carismatica e amatissima che – con le possibili eccezioni di titoli come Pain & Gain di Michael Bay, Il tesoro dell’Amazzonia di Peter Berg e Fast Five di Justin Lin – non ha però mai recitato in un film davvero ‘buono’, o tanto meno in uno memorabile (ma questo non gli ha impedito di essere da anni uno dei re indiscussi del botteghino).

Questo filotto continua ora con Black Adam, la prima incursione ufficiale della star nel mondo dei supereroi, in cui piazza una ‘heel turn’ in stile WWE incarnando il personaggio del titolo, un antichissimo meta-umano resuscitato nel presente che pensa che l’omicidio sia l’unico – il migliore – modo per eliminare i nemici.

È un cattivone molto arrabbiato, anche se probabilmente saranno soprattutto gli spettatori a rimanere irritati da questa ennesima storia delle origini, che imita Venom ruotando attorno a un presunto antieroe che è destinato inevitabilmente a fare del bene, senza però quel senso dell’umorismo che almeno aveva reso simpatico (a momenti alterni) il cinecomic Marvel / Sony con Tom Hardy.

black adam film 2022 posterUn breve prologo definisce il contesto: 5.000 anni fa, nell’inventata città mediorientale di Kahndaq, un ragazzo schiavo combatte contro un re tirannico che brama una corona demoniaca fatta di magico Eternium.

Alla parola “Shazam!”, il ragazzo viene trasformato dai maghi in Teth-Adam (Johnson), una variante oscura di Superman sostanzialmente invulnerabile, capace di volare, dotato di superforza e in grado di sparare fulmini dalla punta delle dita.

Nel presente, la pasionaria Adrianna (Sarah Shahi) va alla ricerca della mistica corona e, quando viene affrontata dai membri dell’Intergang – un gruppo di invasori stranieri “neo-imperialisti” che ora governano Kahndaq (la sceneggiatura accenna frecciatine alla politica militare degli USA) – decide di sfuggire ai guai riportando in vita Adam, pensando che egli sia il mitico liberatore di cui il suo popolo ha bisogno.

L’Adam incappucciato e di nero vestito che appare non si fa scrupoli a uccidere sul posto i nemici di Adrianna. Per il resto, è un tipo piuttosto cupo, le cui espressioni variano dallo sguardo furioso a uno sguardo ancora più furioso.

Adrianna gira con un furgone che ricorda la Mystery Machine di Scooby Doo insieme al fratello Karim (Mohammed Amer), appassionato di yacht rock, e il loro losco compagno Ishmael (Marwan Kenzari), e ha anche un figlio di nome Amon (Bodhi Sabongui) che odia gli oppressori di Kahndaq e gira per la città in skateboard in memoria di Marty McFly.

Il film finisce presto per trasformare Amon e Adam in John Connor e il Terminator, col primo che prova a insegnare all’altro frasi ad effetto e il significato del sarcasmo umano. Questo bizzarro rapporto non impedisce comunque al nerboruto protagonista di continuare a scagliare i mercenari verso un destino fatale, anche se, insieme alle suppliche di Adrianna affinché il ‘campione’ diventi effettivamente il salvatore di Kahndaq, lo rende qualcosa di meno vicino ad un aspirante distruttore di mondi e più un tipico personaggio dell’Universo DC che possiede solo un po’ meno compassione per i suoi avversari rispetto alle sue valorose controparti della Justice League.

Adam fa un’entrata in scena titanica demolendo elicotteri, jeep e i loro guidatori in una delle numerose scene al rallentatore orchestrate dal regista Jaume Collet-Serra (Orphan), che offrono altrettante opportunità di osservare la cura con cui ogni esplosione è stata realizzata da un artista della CGI senza nome.

Non c’è assolutamente nulla di eccitante in questa bolgia stravista, anche se Black Adam fornisce al semidio rinato un avversario leggermente interessante nella figura di Hawkman (Aldis Hodge), che viene assunto dal capo della Suicide Squad Amanda Waller (Viola Davis) per mettere insieme una formazione della Justice Society tesa a fermare Adam.

Di conseguenza, l’eroe recluta il suo vecchio amico Dottor Fate (Pierce Brosnan), che è in grado di creare illusioni e di vedere il futuro con l’aiuto del suo casco alieno dorato, oltre a Cyclone (Quintessa Swindell), un’eroina in grado di dominare il vento, e Atom Smasher (Noah Centineo), capace di crescere a dismisura. Un team di ‘sconosciuti’ cui è praticamente impossibile affezionarsi.

Non sono Batman, Wonder Woman e Aquaman (e nemmeno il Dottor Strange, Tempesta e Ant-Man …), ma almeno Hawkman, dotato di luccicanti ali dorate, elmo coordinato e una mazza chiodata formidabile, si dimostra un leader ragionevolmente decente.

black adam film 2022Black Adam si trasforma allora rapidamente in una serie di schermaglie tra la Justice Society e Adam, ognuna delle quali è più elaborata e frustrantemente priva di peso – e di senso – della precedente.

Scritto da ben tre sceneggiatori che non sono riusciti a proporre una sola idea originale (si pesca un po’ da tutto quello che si è visto nel genere negli ultimi 20 anni, canzoni rétro e battutine incluse …), questo cinecomic di Jaume Collet-Serra vecchio nella forma e nel contenuto finge di credere nella spietatezza di Adam e al tempo stesso mette in scena con metodo la sua intrinseca umanità, gettando alle ortiche gli intriganti presupposti e i discorsi sul concetto di violenza.

Così, ci viene rivelato il tragico passato personale e il motivo della sua rabbia repressa, rendendo anche chiaro il suo interessamento ad Adrianna e Amon, ed è finalmente messo contro un mostro la cui diabolicità lo farà sembrare un eroe tradizionale. Tutto questo viene inscenato nel modo più routinario e banale che ci si potrebbe aspettare in un prodotto del genere, se non che l’uso della canzone “Power” del controverso Kanye West (considerato il contesto) come colonna sonora per una delle sfuriate di Black Adam dà bene l’idea di come a monte nessuno si sia minimamente occupato dei dettagli.

Anche “Paint It, Black” dei Rolling Stones benedice la colonna sonora del film, fornendo uno spunto musicale tanto incredibile quanto quello di una gag che omaggia Il buono, il brutto e il cattivo è degna di un brivido fuori campo.

Con tutte le sue intenzioni epiche, Black Adam appare al contrario modesto, confinato in un generico luogo fittizio (e fintissimo come le macerie che riempiono le strade di Kahndaq …) che viene prontamente raso al suolo senza badare nemmeno vagamente alla coerenza (sembra poi dimenticata la riflessione sui ‘danni collaterali’ provocati nelle zone abitate dai combattimenti tra superumani).

La visione si rianima un po’ solo nei rari momenti in cui il wakandiano Aldis Hodge e l’aristocratico Pierce Brosnan hanno la possibilità di costruire un rapporto radicato sulla loro antica amicizia. Sfortunatamente, come gli scambi flirterecci tra Atom Smasher e Cyclone, questi attimi vengono schiacciati sotto il peso di combattimenti roboanti in cui nessuno si fa male (fino a che, casualmente, non succede) e nulla cambia davvero, in un circolo che si ripete.

Sebbene i fan più nerd possano gioire alla vista di Adam che distrugge la cameretta di un ragazzino decorata con poster e giocattoli dei membri più famosi della Justice League, l’impressione principale – sottolineata da una scena post-credits con un cameo di lusso – è di assistere alla prova generale per il personaggio del titolo in vista di future rese dei conti potenzialmente più grandi (ovviamente se gli incassi dovessero giustificare un sequel). Anche alla DC, come nell’Universo Marvel, i villain interessanti sono molto complessi da trovare …

black adam film 2022 hawkmanUn cattivo piano è meglio di nessun piano“, afferma a un certo punto Hawkman, che sembra esprimere il pensiero alla base della realizzazione di Black Adam e dell’Universo Esteso DC stesso nel suo complesso.

Non potendo contare solamente sul magnetismo del suo protagonista, il film di Jaume Collet-Serra mette insieme snodi di trama e archi di personaggi presi in prestito da innumerevoli altri blockbuster cinematografici venuti prima, tratteggiando Adam come un aspirante titano che in realtà è più un pretendente al trono qualunque.

Il fatto che diversi particolari non siano spiegati – perché i poteri di Shazam sono trasferibili dai mortali? Come ha fatto Adam a imparare improvvisamente l’inglese (l’anteprima stampa era in lingua originale; tra l’altro Sarah Shahi è l’unica a parlare con accento iraniano …)? Hawkman è un meta-umano o solo un possessore di fantastici gadget? – è emblematico di una produzione che non si preoccupa tanto di provare a costruire un dramma con superpoteri che possa risultare credibile e avvincente per un pubblico over 13 (hanno addirittura tagliato le scene più violente così da prendere un Rating ‘per tutti’ …) quanto di mero divertimento nonsense per 120 minuti.

Anche in questo caso, però, il tentativo di Dwayne Johnson di conquistare il primato tra la cerchia dei supereroi non è all’altezza dell’impresa, regalandoci un torrente di caos monotono che farà rimpiangere ai fanboy l’idiosincraticretismo cupo e tenebroso delle bistrattate opere di Zack Snyder.

Di seguito trovate il trailer di Black Adam, nei nostri cinema dal 20 ottobre: