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Voto: 6/10 Titolo originale: Brian and Charles , uscita: 17-06-2022. Budget: $1,200,000. Regista: Jim Archer.

Brian e Charles: la recensione del film di Jim Archer che espande il corto del 2017

31/08/2022 recensione film di Gioia Majuna

Il regista riprende un suo vecchio lavoro stiracchiandolo eccessivamente, riuscendo comunque a veicolarne bene gli importanti messaggi di fondo

brian e charles film 2022

Guardando Brian e Charles (Briand and Charles) si potrebbe accusare un senso di déjà vu. Le conversazioni tra Brian (David Earl) e Charles (Chris Hayward) assomigliano infatti in modo impressionante a quelle che un qualsiasi genitore ha normalmente con un figlioletto di un paio d’anni: dosi di esasperazione e di ostinazione.

Quindi, anche se Brian e Charles vuole essere una sorta di distorta favola moderna, non è sbagliato vedere qualcosa appena sotto la superficie del film. La sensazione è che chiunque abbia trascorso del tempo con un bambino piccolo scoprirà un secondo strato di apprezzamento.

brian e charles film 2022 posterIl film inizia con un’atmosfera da ‘finto documentario’, che ricorda This Is Spinal Tap, con il protagonista Brian che parla a un cameraman non visibile e fuori campo (non viene mai spiegato perché qualcuno dovrebbe mai cimentarsi in uno studio dettagliato della vita di Brian …).

Sebbene questa tecnica sia evidente all’inizio, passa in secondo piano con l’avanzare del film, permettendo a un approccio più convenzionale di prendere il sopravvento. È anche degno di nota il fatto che nessuno, a parte Brian, sembri notare la troupe.

Brian è un inventore che vive in una zona rurale del Galles. È come il padre di Belle nel film animato La Bella e la Bestia: la maggior parte delle sue invenzioni non funziona o, quando funziona, non ha alcuno scopo pratico. Un giorno, decide di costruire un robot utilizzando oggetti facilmente reperibili, come una lavatrice, la testa di un manichino e altre cianfrusaglie. All’inizio, sembra che l’aggeggio dall’aspetto bizzarro sia l’ennesimo fallimento … finché Brian non trova la neonata creazione che si aggira furtivamente per la sua proprietà.

Battezzato Charles Petrescu, il robot – novello Pinocchio – acquisisce gradualmente familiarità con l’ambiente circostante, compreso il fatto che Brian è il suo amico/curatore. Charles impara rapidamente, sviluppa un amore malsano per i cavoli e mostra presto una personalità testarda. Mostra tutte le caratteristiche tipicamente associate ai “terribili due anni” (anche se la sua età effettiva si misura in giorni e non in anni).

Il rapporto tra Brian e Charles avrebbe potuto sconfinare nella valle dei buoni sentimenti se il regista Jim Archer non avesse evitato di diventare troppo smielato. Si tratta però di un’arma a doppio taglio, perché se da un lato questo approccio ‘a distanza’ (reso possibile in gran parte dal formato del mockumentary) evita agli spettatori uno ‘shock ipoglicemico’, dall’altro limita il nostro coinvolgimento emotivo nei confronti dei personaggi.

Le sottotrame includono alcune macchinose macchinazioni del bullo locale, Eddie (Jamie Michie), e delle sue due figlie arpie, e un interesse amoroso per il timido Brian nell’altrettanto timida Hazel (Louise Brealey). Questi aspetti appesantiscono però la durata del film senza migliorare sensibilmente il prodotto nel suo complesso.

Brian e Charles non è un film lungo (tocca i 90 minuti), ma in alcuni momenti il numero di ticchettii delle lencette sembra essere fin eccessivo per l’esile materiale a disposizione. Brian e Charles era infatti nato come cortometraggio realizzato nel 2017 dallo stesso Jim Archer coi medesimi attori/sceneggiatori coinvolti. Quella versione di appena 12 minuti della storia meritava di essere espansa, ma forse non così tanto. La lunghezza ottimale sarebbe stata probabilmente una via di mezzo.

brian e charles film 2022 earlTuttavia, è difficile non apprezzare qualcosa come Brian e Charles, in cui i temi centrali sono quelli dell’amicizia e dell’imparare a convivere con le manie reciproche. Il film è un po’ approssimativo (il budget era evidentemente basso), ma Charles è sorprendentemente convincente per quello che è.

Le qualità fiabesche sviano alcune delle critiche più ovvie, basate sulla tecnologia, sul “tocco magico” di Brian (si deve semplicemente credere alla premessa che questo inventore sfigato possa in qualche modo riuscire a creare qualcosa con un’intelligenza artificiale di alto livello), anche se forse non tutte.

Brian e Charles è, insomma, un piacevole diversivo, che offre qualche risata a cuore lungo la strada diretta verso un finale edificante.

Di seguito trovate il trailer doppiato in italiano di Brian and Charles, nei nostri cinema dal 31 agosto: