Home » Cinema » Azione & Avventura » BuyBust | La recensione del film di Erik Matti

Voto: 6.5/10 Titolo originale: BuyBust , uscita: 01-08-2018. Regista: Erik Matti.

BuyBust | La recensione del film di Erik Matti

18/12/2018 recensione film di Sabrina Crivelli

Il regista Erik Matti torna sulle scene con un action adrenalinico e senza esclusione di colpi, che sopperisce al budget misero con trovate inventive e combattimenti sorprendenti

Tra i maggiori pregi di Netflix primeggia il fatto che il suo catalogo contenga titoli e produzioni originali dai paesi più disparati, alcuni dei quali molto validi. In particolare, negli ultimi tempi sono approdate sulla piattaforma streaming diversi action movies decisamente accattivanti dal Sud-est asiatico, a deliziare gli appassionati del genere. Dopo il violentissimo ed esaltante La notte su di noi (The Night Comes For Us) dell’indonesiano Timo Tjahjanto (la nostra recensione), possiamo goderci ora un’altra perla, questa volta dalle Filippine: BuyBust, diretto da Erik Matti e da lui co-sceneggiato insieme ad Anton Santamaria. Il budget di soli 1.6 milioni di dollari prova a farsi sentire, ma le incredibili coreografie a suon di calci e coltelli e la scabra ambientazione nei bassifondi della capitale Manila fanno dimenticare presto tale aspetto. Poi a sopperire alla scarsezza di fondi c’è infatti tutta l’esperienza di Erik Matti, che tra i precedenti lavori può vantare nell’antologia horror ABCs of Death 2 il segmento ‘I is for Invincible’, nonché On the Job e Honor Thy Father, grazie a cui ha vinto il premio per la Miglior regia per ben due anni di seguito (2014 e 2015) rispettivamente nella 30° edizione del PMPC Star Awards for Movies e nella 41° edizione del Metro Manila Film Festival.

BuyBust (2018) film posterTornando invece a BuyBust, il film è basato su un impianto narrativo piuttosto semplice e convenzionale, invero solo uno spunto per sbizzarrirsi poi in ogni sorta di acrobazia che buoni e cattivi compiono in pirotecnici scontri a mani nude, o con ogni sorta di arma. La storia si apre con una retata della polizia: una forza speciale della PDEA (la DEA delle Filippine) è inviata a Barangay Gracia ni Maria nel distretto di Tondo, a Manila, per stanare un potente signore della droga, Biggie Chen (Arjo Atayde). A dirigere la pericolosa operazione sono il Detective Dela Cruz (Lao Rodriguez) e il Detective Alvarez (Nonie Buencamino), mentre a indicare dove il temibile criminale si nasconda e attirarlo in trappola è uno spacciatore da poco catturato di nome Teban (Alex Calleja).

Tra i selezionatissimi agenti c’è anche la sospettosa Nina Manigan (Anne Curtis), unica sopravvissuta a una precedente imboscata dovuta a un traditore e traumatizzata dall’esperienza. Come prevedibile, anche in questo caso appena addentratisi nel dedalo di vicoli e slum vicino a Plaza Rajah Sulayman, i poliziotti sono attirati in una trappola e attaccati a sorpresa da ogni angolo dai violenti nemici, nonché da buona parte della popolazione, contrariata dai devastanti raid delle forze dell’ordine nella loro zona. Il risultato? Ovviamente una carneficina da cui molti non usciranno vivi.

Diversi sono gli aspetti esaltanti di BuyBust, che con mezzi molto limitati riesce a ottenere un risultato strabiliante. Il maggior merito di Erik Matti è sicuramente l’inventiva delle riprese e la direzione degli attori in scena durante gli scontri, che si susseguono pressoché senza soluzione di continuità non appena la situazione inizia a degenerare. Le trovate sono infatti le più varie: innanzitutto c’è un uso smodato e veementissimo di lame, pugnali e coltelli, ma anche accette e macheti, per assaltare nel modo più sanguinario possibile il nemico, oppure sgozzarlo a tradimento. Numerosi sono gli sventurati che soccombono a una serie celerissima di letali stilettate inferte con lame d’ogni risma; non solo, si arriva a sequenze addirittura assurde e insieme geniali, come una testa tagliata da una netta sforbiciata! Poi ci sono le sparatorie, con proiettili che piombano addosso da ogni parte – tetti compresi – e sangue che schizza ovunque. Non mancano nemmeno veri e propri linciaggi; perfino i bambini assaltano gli agenti e si aggrappano alle gambe mentre questi tentano di fuggire, e i loro intenti sono naturalmente tutt’altro che pacifici.

Anne Curtis e Brandon Vera in BuyBust (2018)A ciò si sommano gli scontri corpo a corpo, con calci, pugni e ossa spezzate, oppure bombe molotov ed esplosioni, giusto per non farsi mancare proprio nulla al campionario. In tutto ciò, quando ormai la battaglia è divenuta una fuga all’impazzata nella sola speranza di sopravvivere alla notte, il regista inserisce un piano sequenza dal valore elevatissimo, in cui uno dei protagonisti è seguito mentre corre a perdifiato tra strade e tetti, esterni e interni, mentre salta, schiva, colpisce e viene colpito. Brilla, in tutta questa confusione di assalti, l’atletica e scattante Anne Curtis, affiancata da un cast alla sua altezza per doti fisiche (primo tra tutti il nerboruto Brandon Vera); perfino lo stuolo di comparse sorprende – fino a un certo punto – da questo punto di vista. Da segnalare in ultimo anche l’epilogo dalla morale imbevuta di un cinismo decisamente fuori dal comune, sebbene si cerchi poi di chiudere con un mezzo lieto fine.

Di seguito trovate il trailer ufficiale di BuyBust, certamente visione gradita di tutti gli appassionati dell’action frenetico sullo stile di The Raid – Redenzione (Serbuan Maut) di Gareth Evans: