Titolo originale: Freaks , uscita: 01-01-1932. Budget: $310,607. Regista: Tod Browning.
CineClassici: 33 cose da sapere sul film Freaks di Tod Browning
12/07/2021 cose da sapere di Redazione Il Cineocchio
Tutto quello che c'è da sapere sul cult maledetto girato dal regista nel 1932
Dopo un’incursione nel mondo vampiresco con il Nosferatu di F. W. Murnau, abbiamo scelto come secondo classico da trattare uno dei film più controversi della storia: Freaks di Tod Browning.
Freaks merita di essere esaminato per la declinazione crime, già più volte frequentata da Browning nelle sue opere precedenti, dacché al centro della trama vi è il piano della bella Cleopatra e del forzuto Ercole di derubare il povero Hans, di lei innamorato. In secondo luogo, fatto ancor più importante, nella pellicola vengono mostrati personaggi del tutto non convenzionali – i cosiddetti freaks appunto-, soggetti ‘diversi’ e reietti della società che sconvolsero il pubblico del tempo, e non solo.
Sebbene tali performer si esibissero quotidianamente nei sideshow di moda in quel periodo, non erano mai stati mostrati in maniera così priva di filtri e diffusa sul grande schermo, nemmeno dal regista stesso, che aveva comunque già in precedenza parlato nei suoi lavori del mondo degli spettacoli itineranti. Infine, fondamentale è la traccia che il film ha lasciato nella storia del cinema, essendo divenuto un’opera di culto, segnando indelebilmente l’immaginario collettivo e influenzando come poche altre una lunga sequela di lavori successivi, fino ai giorni nostri, basti pensare al recentissimo American Horror Story: Freak Show.
Di seguito trovate le 33 cose da sapere su questo classico che ha fatto scandalo:
1) Freaks è un film del 1932 di Tod Browning, ambientato in un circo itinerante, attrazione molto diffusa in quegli anni. La pellicola è ricorsa a veri artisti circensi, scelta controversa e in parte criticata poiché spettacolarizzava in qualche modo persone affette da deformità fisiche; tuttavia è anche vero che inserendole nel cast, intendeva dare una reale possibilità ad artisti – molti dotati di notevoli abilità – di raggiungere la fama data dal grande schermo.
2) La passione per gli spettacoli è presente in Tod Browning sin dalla più tenera età: a 10 anni ne allestisce uno con alcuni suoi compagni di giochi, ma tiene per sé i numeri più importanti. Inoltre è sin da ragazzino attratto dalle performance, in voga ad inizio del XX secolo, degli artisti itineranti, quali maghi, ballerine, mangiafuoco, contorsionisti e così via.
3) Tra le varie voci, più o meno ufficializzate, c’è anche quella che vuole che il regista abbia abbandonato la casa d’infanzia proprio a causa di una di queste artiste, una ballerina, di cui si innamorò e con cui fuggì. Iniziò dunque a unirsi a circhi itineranti, da cui prese spunto in seguito. Questa gioventù bohèmien fa anche parte però dell’aura di cui era ammantato il suo personaggio.
4) È vero altresì che prima di lavorare nel cinema, il cineasta del Kentucky si cimentò in numerosi lavori appartenenti al mondo dello spettacolo itinerante, tra cui l’imbonitore, il prestigiatore, l’equilibrista, l’attore di vaudeville, il clown, il domatore di cavalli, il comico di burlesque, il contorsionista e il mangiatore di serpenti.
5) Harry e Daisy Earles, nel film Hans e Frieda, nella vita reale non erano sposati, ma erano davvero fratelli. I due, insieme alle sorelle minori Grace e Tiny si esibivano in spettacoli in tour ed erano conosciuti come “The Doll Family”.
6) Sono apparsi in diversi altri film, il cui più celebre è stato Il mago di Oz (The Wizard of Oz). Si erano dati il soprannome di “The Motion Picture Midgets”.
7) È fu proprio Harry Earles ad aver proposto per primo a Tod Browning l’idea da cui poi sarebbe scaturito Freaks; il materiale originario poi è stato steso in un racconto da Tod Robbins, intitolato Spurs (1923).
8) Nel 1931, dopo il successo del Dracula della Universal, il giovane produttore Irving Thalberg della Metro-Goldwyn-Mayer desiderava realizzare qualcosa di ancor più scioccante che permettesse al suo studio di diventare leader nel cinema horror e di mostri. Chiese dunque uno script a Willis Goldbeck, che insieme a Leon Gordon lavorò a una storia incentrata su quegli individui, che al tempo terrorizzavano e insieme affascinavano le folle nei sideshows e tratta dal sopracitato scritto di Robbins; ricevuto dunque quello che era il primo embrione di Freaks, il produttore, sconvolto, affermò: “Beh, è terrificante!”.
9) Il regista, una volta coinvolto, richiese di dirigere un film che in parte mostrasse la vita quotidiana degli appartenenti agli spettacoli itineranti, vita che lui stesso aveva sperimentato lavorandovi in prima persona, riuscendo così a dare una diversa lettura – di chi cioè l’aveva sperimentata – di tale realtà.
10) Non è il primo film del cineasta in cui viene descritto il mondo degli artisti e delle attrazioni circensi: The Show e Lo sconosciuto (The Unkwnown), ambedue del 1927, trattavano la stessa tematica. Nel primo dei due, inoltre, durante il prologo veniva mostrato il Congress of Freaks and Marvels of the World, in cui erano inclusi la “donna – ragno”, “la sirena” e, ciliegina sulla torta, la “decapitazione di John the Baptist”, oltre a molti altri spettacolari numeri del medesimo genere. In Lo sconosciuto, Lon Chaney era comparso come il “Armless Wonder”, l’uomo senza braccia, di un circo spagnolo. Dunque Freaks non rappresenta assolutamente la prima volta che Tod Browning si cimentava con tale materia.
11) I diritti di Spurs, detenuti dalla Metro, costarono allo studio 8.000 dollari.
12) Una delle vicende più appassionanti legate al cast del film, è quella di Daisy e Violet Hilton, le prime gemelle siamesi che non morirono a pochi giorni dalla nascita. Le due piccole furono vendute dalla madre degenere poco dopo essere venute alla luce e furono sin dalla tenera età formate nella danza, nel canto e negli strumenti musicali, l’una il sassofono, l’altra il violino.
13) La carriera delle due ragazze fu decisamente florida, dopo aver iniziato con spettacoli itineranti, furono assoldate dal celebre Bob Hope come membri del suo corpo di ballo. Divennero così molto facoltose e vissero in una lussuosa villa hollywoodiana.
14) Il mitico Harry Houdini insegnò alle due gemelle l’auto-ipnosi, cosicché poterono finalmente sperimentare un po’ di privacy.
15) Per molto tempo il loro manager/ genitore affidatario ebbe a lungo grande potere sulle loro finanze, ma più avanti riuscirono a rescindere il contratto. Furono libere di esibirsi nei vaudeville, in cui erano divenute grandi star quando furono scritturate per Freaks, che sarebbe dovuto essere il loro trampolino di lancio per il cinema, ma presero parte solo a un altro film in seguito, Chained For Life.
16) La loro carriera terminò miseramente e forzosamente nel 1961 quando, dopo una proiezione di Freaks in un drive-in di Charlotte in North Carolina, il manager delle due attrici le abbandonò lì e furono costrette a lavorare in una salumeria fino alla loro morte, nel 1969.
17) La loro esistenza ispirò uno dei più celebri musical di Broadway, Sideshow.
18) Johnny Eck, ossia ‘The Half Boy’, performer con una grave malformazione fisica per cui era troncato a metà sotto la vita, era un grande mago e fotografo. La sua carriera iniziò all’età di 12 anni, quando durante uno spettacolo di magia si offrì come volontario e, dopo aver impressionato il prestigiatore camminando sulle mani, gli fu chiesto di unirsi allo show.
19) Il ragazzo era uno spirito libero e dopo un solo anno si separò dal suddetto mago e si esibì in numerosi circhi, tra cui quello dei Ringling Bros., prima di approdare nel cast della pellicola di Tod Browning.
20) Schlitzie, uno dei “pinheads”, era affetto da una grave forma di microcefalia e fu d’ispirazione per il fumetto di Bill Griffith Zippy the Pinhead. Alcuni sostenevano che fosse una lei, fatto in parte confermato dalla preferenza per gli abiti femminili, ma nessuno ha mai avuto certezze di questo a causa delle sue terribili deformazioni fisiche e del deficit psichico.
21) Koo-Koo, la ‘donna-uccello’, era uno dei membri del cast dall’aspetto fisico più anomalo; tuttavia la cosa non la toccò mai, dacché era cieca dalla nascita. Da sempre parte delle equipe circensi quale “The Blind Girl from Mars”, prese parte al film quando aveva già 52 anni.
22) Il ruolo di Cleopatra sarebbe dovuto inizialmente andare a Myrna Loy, ma successivamente fu affidato a Olga Baclanov.
23) Anche la platinata Jean Harlow, sarebbe dovuta comparire nella pellicola nei panni di Venere, ma la parte andò poi Leila Hyams, che aveva recitato nel primo film sonoro di Tod Browning, The Thirteenth Chair, nel 1929.
24) Nell’ottobre del 1931, durante il casting, la MGM fu letteralmente invasa da candidati che, direttamente usciti dal mondo dei sideshow e nella speranza di fare carriera nel cinema, si proponevano per interpretare uno dei “freaks” del film. Questa invasione di peculiari personaggi portò lo scompiglio negli studi e, secondo quanto riportato, allarmò il presidente esecutivo Louis B. Mayer, tanto da fargli pensare di bloccare il progetto e molti dirigenti, pieni di preconcetti, organizzarono perfino una petizione per interrompere il flusso di tali comparse.
25) Irving Thalberg tuttavia si batté strenuamente contro i colleghi e i loro miopi tabù; il preconcetto purtroppo ai tempi era ancora troppo forte e, sebbene le riprese iniziarono, i membri del cast, eccetto Harry e Daisy Earles e le gemelle Hilton, furono emarginati per il loro aspetto, e destinati a mangiare in un luogo appositamente costruito per loro e, dopo una lunga giornata di lavoro, erano quotidianamente portati via navetta a Culver City.
26) Una volta partita la produzione, gli studi tennero ogni aspetto del set e delle riprese avvolti dal più totale segreto, in ogni modo. Gli artisti / interpreti furono il più possibile tenuti separati da coloro che non erano direttamente coinvolti nelle riprese, che durarono 9 settimane. L’ultima settimana di lavoro non era stata peraltro prevista dal programma, coincise con il primo dell’anno e fu dedicata alla sequenza del temporale.
27) Con molto del materiale ci furono inoltre problemi: per la scena del matrimonio, Basil Wrangell, responsabile del montaggio, riportò: “Sono state necessarie 15.000 ore per metterla insieme perché niente era in sincrono. C’era solo una traccia sonora grezza che era stata registrata. L’intero banchetto. Ed è stato necessario sincronizzare con il labiale tutte queste creature che cantavano…. Avevamo l’intero tavolo e lui (Browning) riprendeva dei gruppi ovunque tutto intorno al tavolo. Poi [l’immagine di] ognuno di loro doveva essere messa in sincro con le tracce già pre-registrate”.
28) Al debutto al cinema, con tutta probabilità a Huntington Park, Inglewood, o a San Diego, la durata del film era di 90 minuti, mentre la versione poi diffusa fu accorciata a 60′, e subito dopo la prima proiezione Thalberg corse in studio chiedendo un lieto fine. Venne dunque aggiunto un epilogo, con protagonista Hans, che ormai molti anni dopo viveva in solitudine con la servitù grazie all’eredità che aveva ricevuto, mentre Freida confortava il suo cuore spezzato.
29) Il produttore, nei primi mesi del gennaio del 1932, tagliò parecchio girato, tra cui la scena forse più disturbante, ossia quella del declino finale di Ercole e Cleopatra, che appariva sullo schermo nei panni della scioccante “donna – gallina”. La sequenza tagliata avrebbe mostrato il personaggio dimenarsi nel fango con un coltello nella schiena. Nei fotogrammi cancellati era contenuto però un ulteriore passaggio: il mastodontico performer veniva privato della propria “virilità” e la storia si chiudeva con lui che cantava in falsetto, forse una canzone d’amore per l’amata, mutilata.
30) Tale versione di Freaks circolò fino agli anni ’60, quando la Warner Bros., che nel frattempo aveva acquistato la maggioranza della MGM, ristampò la pellicola dai materiali ritrovati negli archivi.
31) Il film, rivisto e tagliato, debuttò per la seconda volta il 10 febbraio al Fox Criterion a Los Angeles, ma fu un flop e fu tolto dopo due settimane dalle sale della Città degli angeli, così come da quelle di Chicago e New York.
32) Nello stesso momento, sebbene non compreso dal grande pubblico, il film lasciò una non trascurabile traccia, costruendosi una sua reputazione, riuscendo ad ottenere ottimi incassi in altre città come Cincinnati, Buffalo, Minneapolis, Boston, Cleveland, Houston, St. Paul e Omaha. Su larga scala, però, il film ebbe risultati disastrosi, nonostante l’ampia operazione di marketing che lo precedette.
33) L’ennesimo problema fu rappresentato dal caso di Atlanta, dove la Atlanta Board of Review proibì la proiezione nei cinema della metropoli poiché il giudice incaricato aveva ritenuto violasse le leggi cittadine.
Di seguito il trailer di Freaks:
© Riproduzione riservata