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Dossier | 2007, l’anno dei coccodrilli assassini al cinema e in TV

01/05/2020 news di Francesco Chello

Tredici anni fa, arrivavano curiosamente sul piccolo e grande schermo ben sette 'crocodile & alligator movies': Paura Primordiale, Rogue, Black Water, Croc, Lake Placid 2, Supergator e Supercroc. Riscopriamo questa annata contraddistinta da fontane di sangue e lucertoloni dai denti aguzzi

coccodrilli assassini film

Non so se siete appassionati di astrologia, in particolare di quella cinese. Io no, ne so veramente poco. Così mi sono messo a spulciare online. Sembrerebbe che i segni zodiacali cinesi siano dodici, tutti di natura bestiale: topo, bufalo, tigre, coniglio, drago, serpente, cavallo, capra, scimmia, gallo, cane, maiale. A quanto pare, tra di loro non c’è il coccodrillo (o l’alligatore). Almeno questo è quello che vogliono farmi credere. Io ero convinto ci fosse, lo sono ancora, ne ho le prove. Posso dimostrarvi che esiste almeno un anno (l’unico nella storia) nato sotto la stella del ‘Coccodrillo’.

Ho un debole per il filone degli animali assassini, specie per la categoria degli ‘alligator & crocodile movies’. Un sottogenere di cui potrei citarvi diversi esponenti, dal piccolo cult Alligator (la recensione), alle parentesi italiane di Killer Crocodile (1989) e Il Fiume del Grande Caimano (1979), passando per il divertente Lake Placid che chiudeva gli anni ’90, o il recente Crawl – Intrappolati (la recensione), teso e serrato il giusto. Solo per citarne alcuni.

Paura primordiale (2007)Ebbene, c’è stato un anno in particolare, il 2007 appunto, che per qualche strana congiunzione astrale ha visto arrivare sugli schermi (grandi e piccoli) ben 7 film dedicati ai nostri amici rettili dai denti aguzzi. Un’annata insolitamente prolifica per il filone, senza alcuna motivazione apparente. Semplicemente, gli astri del beast movie hanno voluto così. Il 2007 è stato l’anno dei coccodrilli assassini. Appunto. Ora vedete che tutto torna?

Ed è proprio di quei sette film che parleremo quest’oggi, ovvero: Primeval (Paura Primordiale), Rogue, Black Water, Croc, Supergator, Lake Placid 2 e Supercroc (Lethal Alligator).

Primeval / Paura Primordiale di Michael Katleman

Ad aprire le danze ci pensa Paura Primordiale – uno dei migliori del lotto, che debutta nelle sale statunitensi il 12 gennaio 2007, per poi arrivare in Italia a luglio dello stesso anno col titolo Paura Primordiale. Il film si ispira a fatti realmente accaduti, il coccodrillo Gustave esiste sul serio ed è praticamente una celebrità, ha persino una pagina tutta sua su Wikipedia. Un enorme coccodrillo del Nilo (si parla di 7 metri che nel film diventano 9) che vive in Burundi nelle acque del fiume Ruzizi, nel corso degli anni esperti e popolazione del luogo gli hanno attribuito centinaia di vittime tra gli esseri umani, non è mai stato possibile catturarlo anche se qualcuno dice possa essere stato ucciso nel 2019. Gustave è, quindi, il protagonista di Paura Primordiale, ambientato proprio in Burundi (ma girato in Sudafrica, per ovvi motivi) con la drammaticità e la violenza della guerra civile a fare da sfondo alla vicenda.

Lo script di Michael Ferris e John Brancato (autori, tra gli altri, di The Game oltre che del terzo e quarto Terminator) crea un’inusuale ma efficace commistione di elementi, dalla denuncia sociale del contesto burundese all’horror del beast movie, passando per l’azione del film di guerriglia. I protagonisti, capeggiati da un Dominic Purcell sulla cresta dell’onda di Prison Break, dovranno sopravvivere alla doppia minaccia della ferocia dell’animale assassino e della brutalità dei corrotti soldati locali. Il film offre il meglio nelle scene notturne, Gustave ha una buona resa grafica (anche se forse corre un po’ troppo), è sufficientemente presente oltre che adeguatamente letale e devastante, buono il bodycount che comprende il toccante attacco ad una bambina ed una sanguinosa uccisione finale in cui le testa del villain viene schiacciata come un chicco d’uva. Nel cast anche Jurgen Prochnow. Disponibile in dvd italiano targato Buena Vista, fuori catalogo ma ancora reperibile.

rogue film poster 2007Rogue di Greg McLean

Parlavo di Paura Primordiale come uno dei migliori del lotto, ho utilizzato il plurale pensando a Rogue, titolo australiano con cui si gioca il primato. Due anni dopo Wolf Creek, il regista e sceneggiatore Greg McLean torna ad esplorare alcuni di quei concetti rielaborandoli sulla struttura di un sottogenere diverso. Il territorio ostile, il turista visto come invasore, il predatore sanguinoso; col passaggio dal serial killer bifolco ad un gigantesco e famelico coccodrillo. McLean sa di non potersi inventare il genere ma capisce come deve raccontarlo. Mette su atmosfera e tensione imbastendo una riuscita situazione di assedio. Gioca col vedo non vedo, conservando l’apparizione plateale per l’ultimo concitato atto nella tana – per il quale sono state necessarie tre settimane di riprese.

Il coccodrillone prende vagamente ispirazione dalla storia di Sweetheart, un esemplare di quasi 6 metri catturato nel 1979, il cui corpo imbalsamato è tuttora esposto in un museo del nord dell’Australia; la bestia gode di uno screentime complessivo di 5 minuti e 49 secondi ben capitalizzati, ha una resa più che dignitosa e fa il suo dovere, certificato da un Australian Film Institute Award nella categoria best visual effects. Location splendide, personaggi assortiti in modo giusto – con alcuni volti noti come Radha Mitchell e Sam Worthington (che esegue da solo i suoi stunt) ed un ruolo anche per John Jarratt, l’assassino dei due Wolf Creek. Rogue viene completato nel 2006 con un budget di circa 27 milioni di dollari australiani, tuttavia fa la sua prima apparizione il 6 Ottobre 2007 al festival di Sitges in Catalogna, per poi esordire in patria il successivo 9 novembre; in Italia risulta essere arrivato a luglio del 2008, anche se inspiegabilmente non ha mai avuto una distribuzione in home video – per aggiungerlo in collezione bisogna rivolgersi al mercato import, la versione UK è facilmente reperibile.

Black Water (2007) posterBlack Water di David Nerlich e Adrew Traucki

Un gradino sotto il binomio sopracitato, troviamo Black Water, seconda produzione australiana della nostra lista. Approccio essenziale, minimalista. Una specie di Open Water con il coccodrillo, una versione (questa) che ho preferito nettamente. Location bellissima, riprese dall’acqua e nell’acqua, situazione statica ma costantemente tesa. Il coccodrillo non compare tantissimo eppure senti sistematicamente la sua presenza, il pericolo è palpabile. E le volte che entra in scena lo fa in modo crudo e concitato, con una messinscena mirata – per la quale vengono utilizzate immagini di esemplari veri mixate ad un modello prostetico, con pochissima CGI.

Nota di merito per le interpretazioni realistiche e genuine nelle reazioni emotive di fronte alla paura ed alla perdita dei propri cari (non così scontate in prodotti di questo tipo). Black Water debutta in anteprima ad agosto del 2007, in occasione di due festival – il 3 al Fantasy Filmfest di Norimberga ed il 23 al Frightfest di Londra. Costato circa 700 mila dollari, ad oggi risulta ancora inedito in Italia, per il recupero anche in questo caso bisogna guardare al mercato estero, col Regno Unito che offre la soluzione più comoda da rintracciare. Al momento, Andrew Traucki (uno dei due registi) è al lavoro su Black Water: Abyss, sequel che risulterebbe essere in post-produzione.

Croc – Caccia al Predatore di Stewart Raffill

Rispetto ai precedenti il livello qualitativo cala, ma nella categoria di film su cui non scommetteresti un centesimo, Croc – Caccia al Predatore riesce insospettabilmente ad avere una sua dignità. Il coccodrillo firma un buon bodycount, sangue e morti non mancano (tra cui un ragazzino); viene portato sullo schermo grazie ad un intelligente mix tra filmati reali (anche se a volte dal sapore troppo documentaristico), effetti tradizionali ed un po’ di discreta CGI. Svariate sequenze subacquee, a dimostrazione di buona volontà con una crew che si bagna sul serio e non si nasconde all’asciutto di un green screen.

L’ambientazione tailandese aiuta, così come il finale nella grotta. E pazienza se canna il protagonista, tale Peter Tuinstra che in carriera può vantare ruoli come ‘man in the bar’ o ‘guy number 3’. Mentre Michael Madsen riesce a prendersi il primo nome sui credits nonostante compaia in meno di un terzo del film in cui è comunque figo senza sforzarsi più di tanto. Realizzato con un budget di 750 mila dollari, esce sul finire del 2007 (settembre nel Regno Unito, novembre negli States). In Italia ci arriva due anni dopo, a luglio 2009; il film è stato doppiato e distribuito televisivamente (oltre che su piattaforme streaming, in passato era presente anche su Netflix) come Croc – Caccia al predatore, ma non è mai arrivato in home video, per l’acquisto bisogna andare di import (britannico quello più semplice) anche in questo caso.

Lake placid 2 - Il terrore continua (2007) posterLake Placid 2 – Il Terrore Continua di David Flores

Nel nostro elenco è presente pure un sequel, Lake Placid 2 – Il Terrore Continua, secondo capitolo di quel Lake Placid del 1999 menzionato in apertura tra gli esempi meritevoli dell’intero filone. A metà degli anni 2000, Sony e 20th Century Fox decidono di mettere in cantiere una serie di sequel DTV di film di cui detengono i diritti. Lake Placid è uno di quelli, arrivano quattro seguiti ed un cross-over (con la saga di Anaconda, altro esempio in merito) compresi tra il 2007 ed il 2018. Se intendete affacciarvi nel modo più indolore a questo sequel, cancellate dalla mente il bel capostipite di Steve Miner (che viene omaggiato dal nome di un personaggio minore) e il suo coccodrillo con annessi effetti speciali opera del mago Stan Winston, il divario è abissale.

Lake Placid 2 tenta di collegarsi al capitolo precedente, siamo sullo stesso lago del Maine (anche se in realtà si gira in Bulgaria), i coccodrilli sono i figli di quelli che otto anni prima avevano fatto strage di innocenti, nutriti ancora una volta da una vecchia Bickerman (stavolta è Sadie, la sorella), personaggio affidato alla bravura di Cloris Leachman – l’indimenticabile Frau Blücher di Frankenstein Junior (la recensione) – la cui piccola partecipazione finisce per essere un pregio per una produzione di questo tipo.

Il cast vede la presenza di attori giovani e acerbi (perlopiù nei ruoli di personaggi scemi) affiancati a protagonisti d’esperienza come Sam McMurray e John Schneider, il Bo Duke della serie Hazzard, a cui va il lead role. La CGI è prevedibilmente mediocre, meglio nelle inquadrature ravvicinate che in quelle a campo largo (specie in acqua che accentua la sensazione di finto). Di buono c’è una sana predisposizione per il sangue, tra uccisioni e mutilazioni varie, d’altronde i coccodrilli sono addirittura quattro – Max, Martha, George Jr (tardo come l’ex presidente) ed un quarto di cui non ci viene rivelato il nome. Il budget è di 2 milioni di dollari che evidentemente non sono bastati per il noleggio di un Cessna che viene riprodotto (male) in computer grafica. Lake Placid 2 esordisce come film TV negli States il 28 aprile 2007, mentre in Italia arriva direttamente in DVD (nel cui doppiaggio sbagliano il nome di un personaggio che da Emily diventa Emma) il successivo 13 novembre. Distribuito da Sony/Universal, il DVD italiano è attualmente fuori catalogo ma non irreperibile – segnalo, inoltre, audio italiano su DVD UK.

Supergator (2007) posterSupergator di Brian Clyde

Al crocodile party del 2007 partecipa anche Roger Corman, che produce Supergator. Da buon marpione del cinema di genere, Corman non disdegna le incursioni nel filone degli animali assassini a basso costo, molto prolifico nell’ultimo decennio (e forse più) specie nelle sue derivazioni assurde tipo The Asylum e simili. Ed è proprio in quelle derivazioni che si collocano titoli come il nostro Supergator, così come aveva fatto Dinocroc del 2004, due film che porteranno ad un cross-over/scontro nel 2010.

La bestia assassina è uno stranissimo esemplare preistorico che può muoversi anche su due zampe, uno bizzarro incrocio tra un alligatore ed un T-Rex per il cui ruggito vengono utilizzati (probabilmente senza consenso) i versi del velociraptor e dello Spinosauro di Jurassic Park III. Non mancano giovani che meritano di morire e ragazze in perizoma riprese sempre in maniera strategica, ma la produzione ha il buon senso di scegliere personaggi maturi nei ruoli chiave affidati a gente d’esperienza come Brad Johnson e la Kelly McGillis di Top Gun.

La CGI è chiaramente da discount, ma quanto meno apprezzi la sfrontatezza con cui ti sbattono il mostro in faccia anziché nasconderlo, ricorrendo ad una testa finta per le sanguinose (e caotiche) uccisioni riprese da distanza ravvicinata. Si gira in esterni, a Kauaʻi, l’isola geologicamente più antica delle Hawaii. Il bodycount è generoso, specie nel quarto d’ora finale con annessa mattanza, tra le vittime anche un cameo di Marcus Dunstan e Patrick Melton (sceneggiatori di film come la trilogia di Feast o diversi capitoli della saga di Saw). Menzione per la tizia che beve un immaginario Gator Juice che mostra la stessa grafica del Gatorade. Il film esordisce negli Stati Uniti il 14 luglio 2007. Come Black Water, anche Supergator è inedito in Italia, se intendete ricorrere all’import segnalo DVD tedesco con audio inglese.

supercroc film poster 2007Supercroc / Lethal Alligator – Il Terrore ha i Denti Affilati di Scott Harper

In questo gruppo di film non poteva mancare un prodotto marchiato The Asylum, che firma il peggiore dei sette. Sto parlando di Supercroc, distribuito in patria direttamente in DVD il 3 aprile 2007. Arrivato in Italia prima in TV come Supercroc – Il Grande Predatore e poi in DVD col titolo Lethal Alligator – Il Terrore ha i Denti Affilati, uscito per Minerva Video in DVD versione noleggio attualmente fuori catalogo e di difficile reperibilità. Non eravamo agli albori dello studio di produzione, ma era comunque ancora una giovane Asylum, anni in cui le possibilità di beccare un film veramente brutto erano più alte di adesso. Il modus operandi però era già quello, Lethal Alligator viene infatti realizzato per sfruttare la scia di Paura Primordiale.

Il budget è di 200.000 dollari, il risultato sullo schermo lo fa sembrare la metà. Il film vorrebbe raccontare di un coccodrillo preistorico gigantesco, più grande di un dinosauro; il problema è che la CGI ovviamente fa pena, il bestione compare poco e male, lo si vede sempre e solo camminare (la stessa immagine riproposta su sfondi diversi), quasi mai in azione sulle vittime perché chiaramente con l’interazione la realizzazione diventava più complicata.

Come se non bastasse, all’animale assassino viene concesso spazio limitato, mentre la maggior parte del tempo siamo al chiuso di una base operativa ad ascoltare noiose dissertazioni pseudo scientifiche tra una paleontologa di fortuna e membri dell’esercito che indossano divise degne di una svendita di carnevale. Livello tecnico generale piuttosto basso, contraddistinto da una orribile quanto ingiustificata fotografia perennemente ambrata. Da segnalare la scena in cui il coccodrillo azzanna nientemeno che un elicottero, che sembra porre le basi per quella che diventerà una delle sequenze più assurdamente famose della Asylum, ovvero quella dello squalo gigante che attacca l’aereo in Mega Shark vs. Giant Octopus del 2009.

Sette film in meno di dodici mesi, magari non tutti all’altezza dei migliori della storia di un filone che comunque hanno contribuito a rimpinguare e ravvivare con sangue e morti divorati. Se siete amanti dei coccodrilli assassini, il 2007 resta un anno a suo modo da ricordare. L’anno del coccodrillo. Con buona pace degli astrologi cinesi.

Di seguito il trailer internazionale di Paura Primordiale: