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Voto: 6.5/10 Titolo originale: Lucy , uscita: 25-07-2014. Budget: $40,000,000. Regista: Luc Besson.

Dossier: Lucy di Luc Besson, non il film di supereroi che ti aspetti

29/11/2021 recensione film di Gioia Majuna

Nel 2014 Scarlett Johansson era la protagonista di un fanta-action 'venduto' come un cinecomic, che in realtà celava ben altri intenti

lucy film 2014 scarlett

Probabilmente, le aspettative per Lucy basate sugli spot televisivi e i trailer apparsi prima dell’uscita nei cinema nel 2014 si sono tradotte – una volta in sala – in una rappresentazione distorta e imprecisa del film. Questo non è, come voleva far credere il dipartimento marketing della Universal Pictures, un film di supereroi ‘classico’. Questa non era la risposta della star Scarlett Johansson alla allora ancora riluttanza da parte della Marvel a dare alla sua Black Widow un capitolo da solista.

A conti fatti, nel tono e nell’intento, Lucy è più vicino a Under the Skin (la recensione) che gli Avengers. Le scene d’azione mostrate nelle pubblicità sono effettivamente presenti nel film, ma è il contesto ad essere diverso. Quello scritto e diretto da Luc Besson è un prodotto di fantascienza che riflette sul significato del tempo e sull’importanza dell’evoluzione umana, che occasionalmente si lancia in qualche sparatoria. E, sebbene l’eroina del titolo sviluppi dei superpoteri, la cosa più interessante è come questi si espandono e dove – alla fine – la conduce questa avventura.

Lucy.jpgE, dal momento che lei è malata terminale, la sua missione non è uccidere i cattivi, ma trovare un modo per trasmettere l’enorme quantità di conoscenze che ha acquisito a coloro che verranno dopo di lei. Lucy è come potrebbe apparire un film di supereroi se sviluppato da Spike Jonze e/o Michael Gondry.

In superficie, la premessa di Lucy sembra abbastanza plausibile, anche se si basa su una leggenda metropolitana ormai sfatata. L’idea è più o meno questa: gli esseri umani, in genere, utilizzano solamente il 10% circa della loro capacità cerebrale (non è vero!), quindi cosa succederebbe se una persona potesse aprire tutti i suoi percorsi neurali inutilizzati e accedervi al 100%?

Il film effettua alcuni voli di fantasia nel seguire questa teoria fino alla sua improbabile conclusione ma, sebbene si possa ritenere assurda la risoluzione scelta da Luc Besson, non risulta mai poco interessante.

Sebbene il film alla fine si trasformi in qualcosa di strano, inizia in un modo tradizionale ‘alla Besson’, vale a dire con montaggio veloce, violenza e bizzarro senso dell’umorismo. Lucy (Johansson) si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato. Viene indotta con l’inganno dal suo futuro ex fidanzato a consegnare una valigetta chiusa a chiave a un gangster, il signor Jang (Choi Min-sik), che non è ‘in sintonia’ con la situazione della ragazza. Dopo averla costretta ad aprire la valigetta, che contiene un nuovo tipo di droga sperimentale, il signor Jang fa prigioniera Lucy, le inserisce una busta della droga nello stomaco e la costringe a lavorare come suo mulo.

Tuttavia, il maltrattamento subìto da parte di uno degli sgherri di Mr. Jang induce la rottura della busta e così la droga penetra nel sistema circolatorio di Lucy. Ci sono due conseguenze: le sue capacità cerebrali iniziano ad aumentare esponenzialmente e lei diventa una malata terminale. Cerca quindi l’esperto di problemi al cervello, il professor Norman (Morgan Freeman), che trascorre gran parte del film in ‘modalità spiegone, nel tentativo di capire cosa le stia succedendo. Nel frattempo, Jang e i suoi uomini seguono Lucy con l’obiettivo di ucciderla, prima che diventi troppo potente per essere eliminata.

La parte di trama che coinvolge i cattivi in ​​Lucy appare quasi irrilevante. Jang non è sostanzialmente minaccioso e Luc Besson non si prende il tempo di trasformarlo in qualcosa di più sinistro di un personaggio dei cartoni animati. Una volta che Lucy ha iniziato ad ‘evolversi’, non ha senso che lei sia in effettivo pericolo.

lucy film 2014 freemanIl film è soprattutto concentrato sul suo viaggio: cosa sta diventando e quali sono le sue implicazioni per l’umanità. Luc Besson non fornisce tutte le risposte. Il finale è saturo di ambiguità. La presenza di Scarlett Johansson, unita al modo in cui il film si conclude, porta con sé una forte eco di Lei (la recensione).

All’epoca, la Universal gli ha reso un disservizio posizionandolo come un action/thriller mainstream e suggerendo che Lucy era una mutante in stile X-Men che avrebbe usato i suoi incredibili poteri per fare ogni sorta di cose solitamente apprezzate dal pubblico dei cinecomic. Invece, siamo più dalle parti di film d’essai. Certo, c’è molta azione in Lucy, ma non è del tipo caciaronesco. Questo è un tipo di film più contemplativo.

Il momento clou, in particolare, sebbene sia visivamente impressionante quanto spiazzante (qualcuno ha detto The Tree of Life?), è più probabile che regali frustrazione che soddisfazione a chi guarda. Questa sfida alle aspettative, lanciata con sfacciata irriverenza, consente a Lucy di lavorare alle sue condizioni. Ci sono molti problemi legati alla trama, non ultimo il fatto che la ‘scienza’ del film è sbagliata in molti modi, ma è difficile non rimanere colpiti da un prodotto che incede senza sosta e senza essere prevedibile.

Vanno apprezzate quelle opere che, sebbene imperfette, hanno la capacità di stupire. E, nonostante tutto, il pubblico nel 2014 reagì infatti piuttosto bene a Lucy, portandolo a incassare oltre 450 milioni di dollari a fronte di un budget di appena 40.

Di seguito trovate il trailer italiano di Lucy: