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Voto: 6.5/10 Titolo originale: Dream Scenario , uscita: 10-11-2023. Budget: $10,000,000. Regista: Kristoffer Borgli.

Dream Scenario: la recensione del film di Kristoffer Borgli (produce Ari Aster, con A24)

16/11/2023 recensione film di William Maga

Nicolas Cage è l'interprete ideale di un'opera che parla sardonicamente di fama e di cancel culture con occhi non americani

dream scenario film nic cage 2023

Come un sogno che cambia improvvisamente ambientazione, Dream Scenario – Hai mai sognato quest’uomo? si trasforma completamente nella sua seconda metà. La dark comedy prodotta da Ari Aster e A24 dello sceneggiatore e regista norvegese Kristoffer Borgli (Sick of Myself) inizia nel modo surreale tipico di autori come Charlie Kaufman o Michel Gondry, per poi mutare in una satira molto più blanda e prevedibile, che sembrerebbe essere stata creata da qualche podcaster che si limita a ‘porre alcune domande’.

Kristoffer Borgli ha creato l’equivalente cinematografico di un sogno stravagante ed emozionante che d’un tratto diventa uno in cui ti trovi semplicemente seduto ad un tavolo ad aggiornare le celle di un foglio Excel. Un grande – parziale – spreco di un grande concept, specialmente considerando che tutto poggia su una performance meravigliosamente cringe del nevrotico e narcisistico Nicolas Cage (da gustare in lingua originale se possibile).

Il 59enne premio Oscar indossa una calotta che lo rende calvo e modifica la sua voce in una tonalità più alta e nasale per interpretare Paul Matthews, un professore universitario che annoia a morte i suoi studenti e infastidisce le sue figlie. Il modesto e ‘invisibile’ biologo evoluzionista, è al massimo poco interessante e al peggio imbarazzante, quel tipo di persona che ricordereste solo per una battuta non divertente che ha tentato di fare, e di cui è stato l’unico a ridere tra i presenti. Eppure, Paul è alla disperata ricerca di attenzione e quando finalmente la ottiene, non è certo per il libro che ha intenzione di scrivere da tutta la sua carriera accademica ma che ancora non ha trovato il tempo di realizzare.

dream scenario film posterInvece, quest’uomo altrimenti ordinario ha cominciato a comparire nei sogni delle persone in tutto il mondo, dai membri della sua famiglia e conoscenti casuali, fino a perfetti sconosciuti.

‘Non siamo neanche il tipo di persone a cui piace l’attenzione,’ dice sua moglie Janet (Julianne Nicholson), ma è chiaro che Paul sta apprezzando i suoi warholiani quindici minuti di inaspettata celebrità virale, anche se non sa esattamente come reagire (oltre che in modo inadeguato …). Man mano che il suo ruolo nei sogni delle persone cambia, muta però anche la reazione del suo ‘pubblico’, spingendo Paul e la sua famiglia in un territorio sconosciuto e finanche pericoloso.

Nella prima metà, Dream Scenario è infinitamente coinvolgente e comicamente cupo mentre introduce l’idea di cosa succederebbe se una singola persona iniziasse a fare comparsate in milioni di sogni.

Lo script di Kristoffer Borgli attinge dosi di humor da quello più intellettuale a quello più scatologico; una flatulenza fuori tempo vi farà probabilmente ridere di più, ma è anche molto preciso nelle battute rivolte al mondo accademico.

Dream Scenario solleva domande su cosa significhi per quel singolo individuo e su come tutti gli altri reagiscono a lui, dai perfetti sconosciuti che non riescono a capire dove lo abbiano visto fino a un paio di esperti di marketing millennial (Michael Cera e Kate Berlant) che vedono opportunità e dollari nella sua imprevista fama.

Quando il film diventa tuttavia un commento sulla cancel culture, non è chiaro cosa il film stia effettivamente cercando di dire sul fenomeno e sul suo impatto sulle vite delle persone. La fotografia di Benjamin Loeb, in modo affascinante, non cambia mai, ma piuttosto il contesto. Gli angoli bassi che in precedenza erano stati utilizzati per mostrare la struttura goffa di Paul vengono reinterpretati in seguito come minacciosi. La sceneggiatura collega quel sottile cambiamento nella percezione proprio con alla ‘cultura della cancellazione’: non è Paul ad essere colpevole, ma è da biasimare l’intolleranza delle persone all’essere innescate.

Parte del problema risiede in Paul come personaggio e in quale reazione intende suscitare il regista nel pubblico. È un uomo medio ma buono che è semplicemente frainteso dalle masse, o il suo innato bisogno e ‘stronzaggine’ (come lo definisce sua moglie) si è trasformato in qualcosa di ancora peggiore con la fama come catalizzatore?

La scena finale di Dream Scenario lascerebbe intendere gli sforzi di Kristoffer Borgli per farci alla fine provare simpatia per Paul, ma i precedenti 100 minuti hanno piuttosto dipinto un quadro di un uomo che scivola dalla frustrante genuinità all’ipocrisia, non meritando davvero quella reazione da parte dello spettatore.

Il pasticcio tematico di Dream Scenario – che diventa una curiosa collisione tra Nightmare e Beau ha paura – è in contrasto con la sua accurata artigianalità poco hollywoodiana, anche al di là della brillante performance di Nicolas Cage, che si allinea ad altri recenti successi della sua filmografia come Mandy e Pig (la recensione) e che va a braccetto col recente Il talento di Mr C per quanto riguarda la disamina della sua situazione personale (qui si parla di meme …).

Dream Scenario Nic film 2023 cageIl film è costruito con cura dal regista norvegese (che ha fatto anche il montatore) con tagli bruschi che sembrano più propulsivi che bruschi, e fa un uso del sonoro in modi affascinanti, particolarmente in una scena con una conversazione registrata. Gli interni, curati dalla scenografa Zosia Mackenzie (Infinity Pool, Come to Daddy), sono moderni e credibilmente ‘vissuti’, specialmente la casa di Paul e Janet, che è quasi distrattamente incantevole.

Sia chiaro, se Dream Scenario non avesse dimostrato un tale intrigante potenziale nel concept a monte, nelle performance del cast e nella sua cura, i suoi problemi di tono e focus della seconda metà non ferirebbero così profondamente.

Si posiziona infatti su basi molto solide quando analizza le ansie di Paul o esamina la cultura dei meme (come la viralità delle celebrità alla fine diventi ‘aziendale’). Con la cancel culture, Kristoffer Borgli si limita a sfiorare e titillare il recente fenomeno invece di affrontarlo di petto, smontando sia l’egoistico ‘controllo dei danni’ impiegato dal cancellato sia l’incontrollabile vetriolo del cancellatore.

E Nicolas Cage è il candidato ideale quando si vogliono oltrepassare i confini, aggiungendo intenzionalità a scene che nelle mani di un attore diverso arriverebbero solo come vuote provocazioni e semplici metafore per collegare la natura effimera dello scandalo alla breve memorabilità di un sogno. Una star troppo spesso ingiustamente bistrattata ma necessaria affinché possa concretizzarsi un cinema audace e ispirato, seppur imperfetto.

Di seguito – sulle note di Dreams dei Cranberries – trovate il full trailer italiano di Dream Scenario – Hai mai sognato quest’uomo?, nei nostri cinema il 16 novembre: