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Elizabeth Olsen: “Netflix non uccide il cinema, aiuta i film indipendenti a trovare un pubblico”

02/05/2018 news di Redazione Il Cineocchio

La star di Avengers: Infinity War mostra un atteggiamento lungimirante sulla potenza dei servizi di streaming, in grado di fornire importanti sbocchi anche ai suoi film meno pubblicizzati

elizabeth olsen kodachrome

Questo mese, Elizabeth Olsen ha ben due film in uscita, che tuttavia esplorano strategie di distribuzione decisamente differenti. Se da un lato abbiamo infatti il mega blockbuster dal budget imponente Avengers: Infinity War (la nostra recensione), in cui l’attrice riprende il ruolo della potente Scarlet Witch, dall’altro abbiamo invece Kodachrome di Mark Raso, opera decisamente più intima presentata in anteprima allo scorso Toronto International Film Festival e poi acquisita direttamente da Netflix.

Nonostante un ruolo non certo secondario all’interno del miliardario MCU,la Olsen è nel tempo rimasta fedele alle sue radici indie, continuando a lavorare su film più piccoli come I segreti di Wind River (la nostra recensione) e Ingrid Goes West, entrambi presenti al Sundance del 2017.

E mentre il modello distributivo dei film indipendenti continua a evolversi e cambiare, Elizabeth Olsen è diventata una fervente sostenitrice della necessità di abbracciare diverse modalità per portare al pubblico i suoi sforzi, compresi i canali streaming come Netflix. Queste le sue parole, nel corso di una intervista:

Penso che un’uscita nelle sale cinematografiche dovrebbe sempre avvenire per la maggior parte dei progetti. Per qualche ragione però, credo che per quanto riguarda Kodachrome … credo fosse logico che finisse su Netflix. È il posto perfetto per quel tipo di film. Penso che verrà visto di più proprio perché è disponibile su Netflix

Secondo la stima di Elizabeth Olsen, Kodachrome rientrerebbe in quel tipo di offerta indie “nostalgica e adorabile” che può beneficiare di una distribuzione diretta su qualche piattaforma di streaming, semplicemente perché è lì che più persone potrebbero avere l’occasione di vederlo.

I primi due film di successo di Olsen, La fuga di Martha (2011) e Silent House (2011), dopo la presentazione al Sundance del 2011 ottennero incassi piuttosto modesti, pur uscendo nei cinema e anche Ingrid Goes West (ancora inedito in Italia) ha incassato appena 3 milioni di dollari al botteghino.

L’attrice sa quindi bene cosa significhi partecipare a un film che, nonostante il potenziale, solo in pochi poi avranno l’occasione di vedere:

Non andrà davvero a vantaggio del tal film se lo portiamo in un cinema e dopo due settimane è già stato tolto dal cartellone. Credo che poter avere a disposizione una piattaforma come Netflix per i film indipendenti, le serie TV, le stand-up comedy … penso soltanto che stiano creando un pubblico più ampio per tutti questi progetti. Ritengo sia una bella cosa.

Netflix in ogni caso non è l’unico servizio di streaming che ha conquistato il cuore di Elizabeth Olsen. L’attrice è infatti anche nel cast di Sorry for Your Loss, la prima serie a episodi di Facebook Watch (e anche suo primo ruolo regolare in uno show). Sviluppata inizialmente da Showtime, è passata a Facebook Watch nel febbraio di quest’anno ed è stata creata e scritta dallo sceneggiatore Kit Steinkellner (Z: The Beginning of Everything) insieme alla creatrcie di Switched at Birth, Lizzy Weiss, che ne è anche showrunner.

La Olsen, che figura tra i produttori esecutivi, ha detto a riguardo:

Facebook Watch era qualcosa di completamente diverso. Siamo il loro primo show da prima serata, quindi era spaventoso, ma poi ci siamo ricordati che anche per Amazon c’è stata una ‘prima volta’. Voglio dire, quando Amazon ha iniziato a creare contenuti originali, era sembrata una cosa pazzesca, perchè la gente pensava ‘Beh, è ​​lì che compro la mia carta igienica, quindi perché mai dovrei guardare in streaming lì anche un programma televisivo??’ C’è qualcosa che fa paura nel far parte di un nuovo servizio di streaming che sta ancora la sua strada per trovare una legittimazione.

Senza la questione resta spinosa, come dimostrano la recente polemica innescata dal rifiuto da parte del Festival di Cannes di portare in Concorso film originali prodotti direttamente da Netflix che non posso contare su una uscita nelle sale cinematografiche o le dichiarazioni di Steven Spielberg, secondo il quale una pellicola prodotta da Netflix o Amazon non meriterebbe la corsa agli Oscar.

Di seguito il trailer di Kodachrome:

Fonte: IW