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Voto: 6/10 Titolo originale: Ампир V , uscita: 24-08-2023. Regista: Viktor Ginzburg.

Empire V: la recensione del film di vampiri russo di Victor Ginzburg (Fantasia 2023)

18/10/2023 recensione film di Sabrina Crivelli

Il regista rintuzza il sottogenere con un'opera glamour, in cui però affiora una critica non banale alla società dei consumi in cui viviamo

Dal romanzo gotico alla contemporaneità si contano centinaia, anzi migliaia, di storie di vampiri che esplorano ogni aspetto, sfumatura delle leggendarie creature immortali ed ematofaghe, nonché le infinite ambientazione in cui collocarle. Dal Conte Dracula a Carmilla, passando per Blade e i teenager di Twilight, sembra che ne siano state ormai esplorate tutte le declinazioni possibili.

Innanzi all’ennesima variazione su tema, reagiamo quindi d’istinto con una certa insofferenza, aspettandoci l’ennesima filiazione di un sotto-genere ormai deteriorato dal troppo uso, ma esisteranno ancora delle eccezioni? Forse sì.

Empire V del russo Victor Ginzburg –  visto in anteprima al Fantasia di Montreal – riesce a conferire all’abusato filone vampirismo una diversa prospettiva: il controverso vampire movie russo, censurato in patria, rielabora il romanzo di Victor Pelevin per esplorare i mali della Russia post sovietica – e non solo.

empire v film 2023 posterSiamo a Mosca, ai giorni nostri. Uno svogliato studente di giornalismo, Roman (Pavel Tabakov), segue una criptica inserzione che invita a unirsi alla “elite” fino a un lussuoso palazzo d’epoca solo per trovarsi legato a una sedia, drogato, e trasformato contro la sua volontà in un vampiro.

Infatti, grazie al misterioso passaggio da un ospite all’altro di quella che il suo rapitore definisce cripticamente la “Lingua”, il protagonista, entra a far parte della élite vampiresca che controlla il mondo da dietro le quinte e che è assetata non più di sangue, ma di denaro. Grazie a nuovi mentori – e insieme all’affascinante novella vampira Hera (Taya Radchenko) –  Rama II (come viene ribattezzato al momento della sua trasformazione), esplorerà quindi le sue nuove abilità e investigherà sull’enigma dietro all’essenza stessa di una sorta di società segreta millenaria e del suo vasto impero occulto.

Empire V inizialmente parte come un racconto di formazione vampiresca incentrato su Rama, giovane anti-eroe cinico, opportunista e materialista, che muove i primi passi nella sua nuova vita come Nosferatu sui generis.

Tuttavia non si tratta della solita storia edificante con parziale redenzione del protagonista, né di una narrazione del terrore con una creatura mostruosa che terrorizza vittime inermi. In realtà, il film di Victor Ginzburg, come d’altronde l’originale libresco, prende solo spunto dal classico immaginario legato al sottogenere horror, per intavolare invece una tagliente metafora sociale sul consumismo estremo, la corruzione e le loro implicazioni in termini di dinamiche di potere, in Russia e non solo.

Più che a conseguire poteri sovrannaturali nutrendosi di sangue,  questi Nosferatu post-contemporanei sono istruiti piuttosto a padroneggiare il glamour e i discorsi frivoli delle riviste patinate. Questa è , infatti, la vera fonte del loro controllo sulle masse nel mondo contemporaneo, come viene spiegato presto a Rama II da uno dei suoi mentori.

Ed emerge così una riflessione sulle dinamiche nascoste che governano la nostra società dei consumi non lontana dalle teorie elaborata da Vance Packard già negli anni cinquanta sui “persuasori occulti”. Al contempo, viene anche tratteggiata una dittatura sommersa che rimanda non solo agli ex-succhiasangue, ma anche ai Camaldonesi, classe eletta tra gli umani che ricoprono e determinano tutte le posizioni di comando delle principali istituzioni politiche, economiche e culturali. Ovviamente, questi ultimi sono asserviti ai vampiri da secoli.

Il concept alla base di Empire V è indubbiamente affascinante e non banale. Inoltre il film di Victor Ginzburg può contare su alcune battute caustiche e graffianti – una sagacia che nel cinema occidentale ormai scarseggia soprattutto nelle produzioni ad alto budget. Il tutto tangenzialmente è poi inframezzato con dialoghi filosofici, come quello tra Rama e un ex-teologo sulla natura di Dio.

empire v film 2023Tuttavia, Empire V non è un’opera concettuale o concettosa. L’indagine di Rama sull’essenza vampiresca conferisce un ritmo serrato allo sviluppo. Quello di Victor Ginzburg è poi anche un film spettacolare dalla veste visiva ricca e degli effetti speciali accattivanti, anche se patisce forse certi eccessi nell’uso della CGI. In particolare, la narrazione è incastonata di sequenze psichedeliche, trip quasi astratti densi di forme e colori sintetici, che rendono l’insieme forse un po’ più torbido nel significato, ma certo affascinante.

Proprio l’eccessiva visionarietà di queste sequenze in parte distoglie però l’attenzione dal contenuto, con Vampire V che sembra alla fine smarrire il filo del suo discorso critico tra glamour e inserti pirotecnici. Inoltre, nonostante siano esplorati diversi aspetti dell’élite vampiresca, lascia anche molti quesiti in sospeso. Soprattutto arrivati al colpo di scena finale, si ha quasi la sensazione di un epilogo sbrigativo in cui viene chiarito solo parzialmente il mistero costruito lungo tutto il film.

Chissà che non vedremo un sequel …

Di seguito trovate il trailer internazionale di Empire V, al momento senza distribuzione italiana: