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Voto: 6/10 Titolo originale: Fatman , uscita: 19-10-2020. Budget: $20,000,000. Regista: Ian Nelms.

Fatman: la recensione del film di Eshom e Ian Nelms con Mel Gibson grumpy Babbo Natale

26/11/2020 recensione film di William Maga

L'attore australiano deve vedersela con il pericoloso Walton Goggins in una rivisitazione R-rated e poco riuscita della figura paciosa che soltiamente incarna lo spirito gioviale delle feste

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Dopo la visione del primo trailer qualche settimana fa, bisogna ammettere che le aspettative erano cresciute forse un po’ troppo nei confronti di Fatman, un film di Natale dall’aspetto particolarmente perverso e insolito. Eppure, considerati il titolo e la premessa – Mel Gibson che interpreta un Santa Claus stufo del mondo e amante delle armi – c’era forse da meravigliarsi nel ritrovarsi a nutrire grandi speranze? Ahinoi, la dark comedy R-rated che in molti si erano probabilmente immaginati (magari sulla falsariga di Bad Santa, ma con più sparatorie), non si materializza mai qui. Beh, ci sono indicazioni che i registi abbiano pensato di star operando nel sagace reame della satira, ma la maggior parte delle loro battute vanno a vuoto e il film finisce col perdersi in convenzionali territori action / thriller che sono tutt’altro che elettrizzanti.

fatman film poster 2020C’è una cosa in Fatman che funziona – l’idea che Babbo Natale, disilluso dalla commercializzazione della sacra festività e dalla diminuzione del suo ruolo – sia costretto ad accettare un contratto governativo per sbarcare il lunario. In questa sottotrama si trova il nocciolo di una stravagante esplorazione di qualcosa di diverso, ma la sceneggiatura sembra meno interessata a seguire questa strada piuttosto che vedere Mel Gibson affrontarsi a colpi di proiettili con il cattivo Walton Goggins (The Shield), l’unico che trova davvero il tono giusto per il suo personaggio – un versione più sadica e competente di Snidely Whiplash.

I registi Eshom e Ian Nelms  (Small Town Crime) stabiliscono fin dall’inizio che quello che andremo a vedere non sarà il tipico film buonista natalizio. A un certo livello, questa è una decostruzione del mito di Babbo Natale. Il Fatman / Grassone è reale (e apparentemente immortale), ma è un burbero che somiglia di più a Ebenezer Scrooge rispetto al ragazzone che solitamente si cala giù per i camini il 25 dicembre.

Mel Gibson lo interpreta con un perenne sguardo torvo (e senza abbastanza imbottitura intorno alla vita per un tizio che dovrebbe essere sovrappeso). In vista del suo compito annuale, si prepara (per ogni evenienza), ma lui e la sua slitta ritornano a casa inevitabilmente con danni collaterali, causati da una gioventù sempre più impertinente e allo sbando. Ha un debole per Ruth (Marianne Jean-Baptiste), alias la Signora Claus, ma ci si chiede cosa gli piaccia di più, se lei o i suoi biscotti.

Babbo Natale non è senza i suoi nemici, comunque. I principali tra loro sono un giovanotto ricco e sociopatico, Billy Wenan (Chance Hurstfield), e il suo personale sicario tuttofare (Goggins). Nessuno dei due prova particolare astio per il ‘Grassone’, ma quando Billy trova un pezzo di nero carbone sotto il suo albero, perde la testa. Il tirapiedi rintraccia Babbo Natale ed escogita un piano che include un assalto frontale al suo quartier generale che implica molte sparatorie, uccisioni ed esplosioni. Proprio il genere di cose che ti aspetti di trovare in un qualsiasi film di Natale (e comunque, in molti considerano Trappola di cristallo un classico titolo natalizio …).

fatman film 2020 waltonÈ facile vedere come Fatman avrebbe potuto funzionare bene. Con la giusta miscela di irriverenza e umorismo alla Monty Python, avrebbe potuto essere destinato all’Olimpo dei guilty pleasure istantanei. Ma c’è qualcosa che non funziona nel tono. L’attenzione eccessiva per la crisi di mezza età di Babbo Natale gli conferisce un sapore cupo e serioso e l’approccio troppo arrabbiato di Mel Gibson ingolfa la miscela.

In sostanza, gli ingredienti giusti ci sono, ma sono andati a male. Il film avrebbe potuto beneficiato di un protagonista diverso: Mel Gibson porta con sé troppi bagagli ed è mal equipaggiato per interpretare la parte di Babbo Natale. Avere un nome riconoscibile – e spendibile – nell’elenco del proprio cast ha un senso, ma solo se questo nome è giusto per la parte. Ci sono molte cose che l’attore 64enne  può fare bene, ma interpretare Kris Kringle non è tra queste.

Si potrà non essere grandi fan della serie di film di Santa Clause con Tim Allen, ma almeno là avevano capito come rimodellare la mitologia del personaggio. Quando Fatman prova a fare la stessa cosa, il tentativo appare apatico e incompleto. Le incursioni del film nella violenza – che costituiscono, forse, gran parte della sua ragion d’essere – sono poco piacevoli e obbligate. Il viaggio di redenzione del personaggio principale è superficiale e non molto credibile. Tutto è riconducibile, naturalmente, alla sceneggiatura. I Nelms hanno avuto alcune idee – certe buone, altre meno – su come realizzare un diverso tipo di film di Natale ma, quando è arrivato il momento di metterle in scena, non hanno funzionato come sulla carta. Il risultato resta così un tentativo privo di vitalità di rimodellare la figura del bonario omaccione barbuto come fosse un semplice astioso e irascibile vicino di casa dall’indole rambesca (o repubblicana), che risulta molto meno sagace o memorabile di quanto avrebbe potuto.

In attesa di capire se prima o poi arriverà anche dalle nostre parti, di seguito trovate il trailer internazionale di Fatman: