Voto: 5/10 Titolo originale: Reminiscence , uscita: 18-08-2021. Budget: $68,000,000. Regista: Lisa Joy.
Frammenti dal Passato – Reminiscence: la recensione del film fanta-noir di Lisa Joy
25/08/2021 recensione film Frammenti dal passato - Reminiscence di William Maga
Hugh Jackman e Rebecca Ferguson sono i protagonisti di un'opera prima dal grande potenziale che paga la scarsa chimica tra i protagonisti e uno sviluppo troppo banale
Per Frammenti dal Passato – Reminiscence, il suo debutto cinematografico, Lisa Joy (già complice di Jonathan Nolan nella serie HBO Westworld) ha tentato di innestare elementi futuristici in una storia poliziesca noir vecchio stile. Il risultato è, purtroppo, deludentemente incolore, con sequenze d’azione artificiose che non riescono a ravvivare una narrazione monotona.
Hugh Jackman, la cui solo presenza normalmente è capace di dare una scossa praticamente a tutto, resta qui in sordina e la mancanza di chimica tra lui e l’interesse amoroso del suo personaggio, interpretato da Rebecca Ferguson, crea un vuoto non da poco (tra l’altro, i due avevano fatto precedentemente coppia, anche se non come amanti, in The Greatest Showman, dove la connessione era stata ben più forte …). E la trama fintamente contorta, piena di tangenti e di false piste, porta a un finale deplorevolmente non sorprendente.
Frammenti dal Passato – Reminiscence è ambientato a Miami in un futuro imprecisato (e parzialmente sommerso dalle acque), dove l’ex militare (con due turni di servizio all’attivo) Nick Bannister (Jackman) utilizza una vasca e un visore VR per guidare i suoi clienti lungo ambitissimi ‘viaggi nella memoria’ alla ricerca di ricordi emotivamente benefici per loro.
Lui e la sua partner, Watts (Thandiwe Newton), gestiscono infatti una società che vende tale prezioso servizio; è anche utilizzato dalle forze dell’ordine per indagare – e risolvere – crimini di varia natura. La visione pragmatica e cinica di Nick viene messa però alla prova quando aiuta una donna, Mae (Ferguson), a utilizzare la ‘macchina della memoria’ per localizzare un semplice mazzo di chiavi apparentemente perdute.
I due entrano subito in sintonia e cominciano una relazione amorosa che si interrompe bruscamente quando Mae scompare. Ossessionato dallo scoprire cosa le è successo, Nick inizia così ad abusare della ‘macchina della memoria’, correndo dei rischi che non piacciono a Watts. Le sue indagini portano a galla una cospirazione che coinvolge tre uomini pericolosi: il ricchissimo Walter Sylvan (Brett Cullen), uno spacciatore di nome Saint Joe (Daniel Wu) e il poliziotto corrotto Cyrus Boothe (Cliff Curtis).
Cominciamo col dire che la gestione di questo incredibile macchinario da parte della sceneggiatura di Frammenti dal Passato – Reminiscence è quanto meno da rivedere. Questa tecnologia immaginifica, che rende possibile il ripescare il dato ricordo di una persona e dargli letteralmente forma con la realtà virtuale per riviverlo in tre dimensioni, sulla carta sembrerebbe piena di possibilità (alcune delle quali già esplorate nel film Strange Days o nell’episodio ‘L’ammutinamento’ della serie classica di Star Trek), pochissime delle quali sono però effettivamente introdotte.
Il concetto di dipendenza dai ricordi (analoga a quelle per droghe o all’alcol) viene toccato senza profondità o urgenza, come pure il contesto sociale instabile. Alla fine, la ‘macchina della memoria’ diventa così solo un comodo espediente narrativo grazie al quale il piano subdolo del cattivo di turno può essere rivelato nell’atto conclusivo. È una novità non così intelligente sul concetto di ‘confessione forzata’.
Considerando il precedente lavoro di Lisa Joy su Westworld e la sua familiarità coi Nolan (Jonathan è suo marito e Christopher, che compare qui in vesti di produttore, è suo cognato), sarebbe stato lecito aspettarsi qualcosa di più complesso di un cugino fantascientifico di Vertigine di Otto Preminger. E ci sono altresì prevedibili influenze dell’immancabile Blade Runner negli sfondi cittadini. Hugh Jackman, ridotto a interpretare un investigatore privato generico (nonostante giochi pure la carta della canotta bianca alla Wolverine), non riesce ad esprimere minimamente il suo carisma intrinseco.
La Watts di Thandie Newton trasuda la rabbia di chi è stanca del mondo, e Frammenti dal Passato – Reminiscence sprigiona maggiore energia quando lei è sullo schermo, con le sue scene condivise con Jackman che diventano i veri momenti salienti del film. Sfortunatamente, a un certo punto praticamente svanisce. E, sebbene Rebecca Ferguson sia indiscutibilmente un’attrice dotata, nel ruolo di femme fatale non riesce a esprimersi al meglio.
La conclusione è allora terribilmente in calando. Invece di terminare con il botto, Frammenti dal Passato – Reminiscence si spegne, fornendoci una spiegazione visiva assai prolissa che riempie tutti gli spazi vuoti. Senza contare che il villain principale è così insignificante che ci si domanda se davvero non ci fosse qualcun altro dietro di lui (risposta: no).
Forse il difetto più grande di Frammenti dal Passato – Reminiscence è che la relazione tra Nick e Mae è sviluppata in modo inadeguato affinché la sua fissazione per la donna sia davvero credibile.
Perché tale fissazione funzionasse, il film avrebbe dovuto trasmettere una passione profonda, di cui tuttavia non c’è traccia. Hugh Jackman e Rebecca Ferguson avrebbero dovuto raggiungere il livello di un Bogart & Bacall o di un Bogart & Bergman, ma le loro fredde interazioni non si avvicinano mai all’accensione della fiamma. Di conseguenza, la disperazione di Nick per ritrovarla (e la volontà di spingersi oltre nella sua ricerca) sembra assurda e artificiale.
Insomma, se Frammenti dal Passato – Reminiscence è stato realizzato con cura e competenza e presenti una forte premessa di fondo, a conti fatti i suoi 100 minuti non vanno archiviati tra i nostri ricordi più lieti.
Di seguito trovate il full trailer in italiano di Frammenti dal Passato – Reminiscence, nei nostri cinema dal 26 agosto:
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