Voto: 5/10 Titolo originale: Captain America: Brave New World , uscita: 12-02-2025. Budget: $180,000,000. Regista: Julius Onah.
Captain America: Brave New World, la recensione del film di Julius Onah
12/02/2025 recensione film Captain America: Brave New World di William Maga
Un prodotto che riporta il MCU alla realtà, ma tra una trama riciclata e una regia spenta, non regge il confronto col passato

Il nuovo Captain America, Sam Wilson, si trova al centro di una cospirazione mentre cerca di scagionare un amico accusato di tentato omicidio in Captain America: Brave New World, che debutta in questi giorni nei cinema di tutto il mondo. Quasi un remake mascherato di Captain America: The Winter Soldier, questo thriller politico ancorato alla realtà rappresenta un gradito ritorno sulla Terra per il MCU, dopo anni di storie ambientate tra galassie e multiversi.
Tuttavia, il film non riesce a eguagliare i capitoli migliori del franchise, risultando una pallida eco dei titoli precedenti.
Il film vede Anthony Mackie nei panni di Sam Wilson, ex supereroe noto come Falcon, già apparso in sei film del MCU e diventato ufficialmente il nuovo Captain America dopo aver raccolto lo scudo di Steve Rogers in Avengers: Endgame.
La storia prosegue gli eventi della serie Disney+ The Falcon and the Winter Soldier e, nel frattempo, il veterano dell’aeronautica Joaquin Torres (Danny Ramirez) ha assunto il ruolo di nuovo Falcon. Seguono spoiler minimi e necessari.
Il film si apre con Wilson e Torres in Messico, impegnati a recuperare una risorsa di grandissimo valore rubata da Sidewinder (Giancarlo Esposito) e destinata a un acquirente sconosciuto. Il criminale ha preso in ostaggio un’intera chiesa di preti e suore, una mossa piuttosto curiosa per chi sta conducendo un traffico illegale di armi, ma che fornisce ai protagonisti un pretesto per intervenire da eroi e al villain un modo per fuggire.
La risorsa in questione è l’adamantio (un chiaro indizio dell’imminente arrivo di Wolverine nel MCU), estratto dal gigantesco Celestiale emerso dall’Oceano Indiano alla fine di Eternals, ma di cui nessuno ha più parlato. Il prezioso materiale è stato rubato al Giappone, e la sua restituzione consente al nuovo presidente degli Stati Uniti, Thaddeus Ross (Harrison Ford, subentrato al compianto William Hurt), di chiudere un importante accordo con il governo giapponese.
Ma durante il gala alla Casa Bianca dedicato alla presentazione dell’adamantio, il vecchio amico di Wilson, l’ex supersoldato Isiah Bradley (Carl Lumbly), improvvisamente cerca di assassinare Ross, in una scena che riecheggia chiaramente The Manchurian Candidate.
Il presidente sopravvive, ma un Bradley confuso viene arrestato e rischia la pena di morte. A questo punto, Wilson è costretto a muoversi nell’ombra per scoprire la verità e riabilitare il suo amico.
Se tutto questo suona familiare, è perché la trama è quasi identica a quella di The Winter Soldier, dove Steve Rogers lottava per scoprire il complotto dietro la corruzione di Bucky Barnes (Sebastian Stan) e scagionarlo. Laddove, però, Steve Rogers doveva affrontare le ombre del proprio Paese, in Brave New World, Wilson – che ha sempre diffidato di Ross – finisce per scoprire che, dopotutto, il governo non è poi così malaccio.
A differenza di The Winter Soldier, però, non c’è una grande cospirazione dietro agli eventi di Brave New World, ma solo un nuovo villain introdotto in modo goffo. Vi ricordate il Samuel Sterns (Tim Blake Nelson) di L’incredibile Hulk del 2008? No? Ebbene, proprio lui è tornato nei panni di un personaggio iconico dei fumetti Marvel, il cui aspetto è talmente diverso dalla sua versione cartacea che anche i fan più accaniti potrebbero non riconoscerlo.
Ad ogni modo, è ben ritmato e tutto sommato coinvolgente, ma soffre di una crisi d’identità. Mackie è un attore carismatico, ma la sceneggiatura – scritta a dieci mani, tra cui quelle del regista Julius Onah (The Cloverfield Paradox) – si preoccupa più di costruire una tipica avventura di Captain America che di approfondire il personaggio di Sam Wilson, lasciandolo in secondo piano nel suo stesso film.
Anthony Wilson non ha un arco narrativo: niente backstory, nessun obiettivo, nessun conflitto interiore, nessuna crisi morale, nessun interesse amoroso, nessun legame familiare. Il film si affida completamente alle apparizioni passate del personaggio nel MCU, ma Wilson non è mai stato davvero sviluppato in modo approfondito, e finisce per svanire sullo sfondo.
Al contrario, tutto lo slancio narrativo sembra ricadere su Thaddeus Ross, che riceve il background emotivo che avrebbe dovuto appartenere al protagonista: una personalità conflittuale, un rapporto difficile con la figlia Betty (Liv Tyler), una connessione personale con il cattivo, e demoni interiori che si manifestano fisicamente sullo schermo.
Nonostante la sua natura fumettosa, Harrison Ford non si limita a una performance superficiale e si prende la ribalta. Molte sue scene ricordano il suo lavoro nei panni di Jack Ryan in Giochi di potere e Sotto il segno del pericolo.
Captain America: Brave New World tenta anche di inserire un’allegoria politica, ma in modo piuttosto maldestro: quando un gigantesco mostro rosso urla dal tetto della Casa Bianca, il film sembrerebbe infatti voler lanciare un messaggio… ma quale? Alla fine, pare voler suggerire che persino Red Hulk ha un lato positivo, un concetto che si perde dentro una narrazione confusa.
Dal punto di vista visivo, il film è uno dei meno gradevoli del MCU, con una fotografia piatta, una composizione scialba e un’illuminazione spenta. Solo le sequenze d’azione – in particolare una spettacolare battaglia aerea che ricorda Top Gun: Maverick – danno una scossa emotiva. Peccato invece che i combattimenti corpo a corpo siano coreografati e montati senza ispirazione, lontani anni luce dagli scontri impeccabili di The Winter Soldier.
Insomma, c’è abbastanza in Captain America: Brave New World per renderlo una visione obbligata per i fan della saga, soprattutto grazie ai numerosi collegamenti con il resto del MCU. Tuttavia, il risultato è ben lontano dai fasti del passato e conferma il preoccupante declino della Casa delle Idee.
Ah si, c’è una scena post credits.
Di seguito trovate il full trailer doppiato in italiano di Captain America: Brave New World, nei nostri cinema il 12 febbraio:
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