Titolo originale: Ghostbusters , uscita: 08-06-1984. Budget: $30,000,000. Regista: Ivan Reitman.
Ghostbusters 1984: due Easter Egg rivelano perché Ray ha pensato allo Stay Puft Man
30/06/2019 news di Redazione Il Cineocchio
"Qua non ha scelto nessuno un accidente! Tu hai scelto qualcosa?"
“Non è colpa mia. Ci è entrato così, da se. Io… io ho cercato di pensare… Non può essere! Non può essere! Oh, me*da! All’Uomo della Pubblicità dei Marshmallow. Non c’è niente di più soffice e dolce di quei candidi gnocchi di lichene!”
Chi non ha impresse nella mente queste battute, pronunciate da Dan Aykroyd, aka Ray Stantz, nel primo Ghostbusters – Acchiappafantasmi del 1984 di Ivan Reitman poco prima che si materializzi su New York il gigantesco Stay Puft Man, la mascotte tondeggiante e vestita da marinaretto presente appunto sulle immaginarie confezioni dei marshmallow così diffuse nelle case degli americani del tempo?
Sebbene Ray dichiari di non sapere bene come l’immagine, apparentemente innocua (“Cercavo di pensare a cose innocue. A qualcosa che ho amato nell’infanzia, a qualcosa che non avrebbe mai portato distruzione… al pupazzo dei boli di lichene!”), sia ‘apparsa’ nella sua mente, nel film sono stati ‘nascosti in bella vista’ due fugaci momenti subliminali – che probabilmente sono sfuggiti a molti spettatori meno attenti – e che lascerebbero intendere come la ‘visione’ non fosse poi così assurda o nascosta nei meandri della memoria.
Il primo ‘incontro ravvicinato’ con gli Stay Puft Marshmallows avviene all’inizio di Ghostbusters, quando Dana Barrett (Sigourney Weaver) fa per la prima volta la conoscenza di Zuul, con la donna che abbandona la spesa in cucina scappando il più in fretta possibile dal suo appartamento.
Accanto alla confezione di uova che iniziano a sfrigolare c’è infatti una sacchetto di ‘gnocchi di lichene’ con la distinguibilissima sagoma della mascotte. È Peter Venkman (Bill Murray) a fare il sopralluogo e non Ray, ma dà l’idea di quanto fosse facile imbattersi in un’immagine del genere (PROSEGUE DOPO L’IMMAGINE):
Il secondo fotogramma subliminale appare invece più avanti nel film, appena dopo il sovraccarico dell’impianto di stoccaggio dei fantasmi nel quartier generale dei Ghostbusters. Una panoramica dell’esterno mostra infatti un manifesto / murale su un palazzo non troppo distante dalla base degli Acchiappafantasmi.
È quindi pensabile che Ray lo abbia visto molte volte andando e uscendo dal luogo di lavoro (PROSEGUE DOPO L’IMMAGINE):
Augurandoci di aver fatto cosa gradita a quelli che non li avessero già individuati autonomamente, non resta che lasciarvi con la clip originale di Ghostbusters in cui lo Stay Puft Man fa la sua gloriosa comparsa per le strade di New York City seminando il panico:
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