Esaminiamo l'atto finale del film che conclude la trilogia supereroistica iniziata nel 2000, provando a capire perché questa volta nessuno dei twist tipici del regista funzioni davvero
Dopo la recensione in anteprima, le 12 curiosità sul film e le dichiarazioni sulla difficilissima possibilità di vedere un altro sequel, torniamo oggi a parlare di Glass, soffermandoci in particolare sui colpi di scena finali ormai divenuti da anni marchio di fabbrica del regista e sceneggiatore M. Night Shyamalan. Nell’ultimo pezzo della trilogia ‘diversamente supereroistica’ iniziata nel lontano 2000 con Unbreakable – Il Predestinato, son presenti tre importanti rivelazioni nell’atto finale, ma nessuna di esse riesce in qualche ad elevare il film o a risolvere i suoi problemi più grandi.
Il primo twist poggia completamente su una coincidenza. Il figlio di Dunn, Joseph (Spencer Treat Clark), scopre che l’incidente ferroviario in cui David è stato miracolosamente l’unico sopravvissuto è lo stesso in cui è rimasto invece ucciso il padre di Crumb. Il pensiero corre allora al burattinaio Price, responsabile quindi delle sorti sia di Dunn che di Crumb, perché se il padre di Crumb fosse ritornato a casa, avrebbe garantito al figlio l’aiuto di cui aveva bisogno e La Bestia e La Orda di conseguenza non sarebbero mai usciti fuori. Una coincidenza un po’ tirata, che oltretutto solleva anche più domande. Perché il disastro del treno ha scatenato l’emergere di due esseri superpotenti, mentre le altre catastrofi causate da Price – l’incendio dell’appartamento e l’incidente aereo – non hanno sortito alcun effetto? E per seguire una perplessità sollevata dalla Staple, perché questi tre uomini seduti davanti a lei sono gli unici ad essersi ‘manifestati’ negli ultimi 19 anni?
Infine, c’è una terza svolta a sorpresa in cui apprendiamo che Price pianificò l’intera resa dei conti come una sorta di “missione suicida” in cui progettava di morire insieme a Crumb e Dunn così che il mondo intero potesse vedere i vari filmati registrati dalle telecamere di sicurezza sparsi in giro per l’edificio e venire a sapere che le persone con superpoteri esistono davvero. Tutto questo è racchiuso in un messaggio di empowerment dove le registrazioni video intendono mostrare al pubblico che gli individui possono essere più di ciò che pensano, perché il mondo stesso è più di ciò che comunemente pensano.
I tre colpi di scena di Glass potranno pure essere sorprendenti, ma nessuno di essi ha un peso specifico adeguato. Confrontateli col twist di Unbreakable, dove la svolta clamorosa non era solo “Elijah era il cattivo per tutto il tempo!”, ma che avevamo assistito a ben due storie delle origini, oltre che supereroi e supercattivi sono inesorabilmente legati. Era un colpo di scena preparato meticolosamente preparato per tutto il film. Ma in definitiva, è importante che Price sia stato il responsabile della morte del padre di Crumb? O che ci sia un’oscura organizzazione là fuori che ostacola chi ha i superpoteri? O che la gente ora sappia che esistono dei filmati apparentemente ‘veri’ di persone superpotenti in azione?
E’ assai probabile che per M. Night Shyamalan tutto ciò faccia parte di un grande piano nella sua mente mentre continuerà a giocare con gli stereotipi del mondo dei fumetti e con le nozioni di destino e di potere, ma all’interno dei confini di Glass, tutto si frantuma come vetro in una conclusione della trilogia profondamente insoddisfacente.
Di seguito trovate il terzo full trailer italiano e internazionale (per meglio apprezzare le voci originali) del film, nei nostri cinema dal 17 gennaio: