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Voto: 4/10 Titolo originale: Prey for the Devil , uscita: 23-10-2022. Regista: Daniel Stamm.

Gli occhi del Diavolo: la recensione del nuovo film di esorcismi di Daniel Stamm

23/11/2022 recensione film di Gioia Majuna

A oltre dieci anni dal suo primo tentativo, il regista ci riprova con un horror PG-13 pochissimo ispirato e che gioca male i pochi spunti a disposizione

gli occhi del diavolo film 2022

È passato un po’ di tempo dall’ultima volta che Hollywood si è appassionata agli horror di possessione demoniaca, con una mezza dozzina di titoli che hanno riempito i cinema ogni anno a partire dal 2005, quando L’esorcismo di Emily Rose segnò il ritorno trionfale del sottogenere, almeno fino a quando l’inguardabile L’altra faccia del Diavolo del 2012 non lo rispedì – almeno momentaneamente – nell’Inferno dei prodotti meno ‘monetizzabili’.

Naturalmente, ciò non significa che questo filone sia nel mentre del tutto morto: sia Il sacro male (la recensione) che The Conjuring: per ordine del Diavolo (la recensione) hanno conquistato larghe fette di pubblico appena l’anno scorso. Ma c’è qualcosa di veramente speciale nei film di possessione ‘vecchia scuola’ e PG-13, quelli in cui gli spiriti demoniaci sono sempre abbastanza cortesi da badare al loro linguaggio e ad assicurarsi di infliggere danni senza eccedere nei momenti potenzialmente grotteschi.

GLI OCCHI DEL DIAVOLO film 2022 LOCANDINAPer un bel po’, la Lionsgate è stata l’apparente dominatrice di questo triste regno, sfornando in rapida successione opere come L’ultimo esorcismo e The Possession – qualsiasi cosa pur di accaparrarsi quei dollari usa e getta degli adolescenti in cerca di una serata di svago.

E Gli occhi del Diavolo (Prey for the Devil) segna adesso il ritorno in pompa magna dello studio alle marachelle demoniache, ma non fraintendete: questo è innegabilmente un prodotto dei nostri tempi, poiché il regista Daniel Stamm – quello del già citato L’ultimo esorcismo – e lo sceneggiatore Robert Zappia hanno creato un’allegoria ben poco velata che utilizza la possessione demoniaca come risposta ultima a un trauma (magari un giorno qualcuno girerà una parodia in cui un recensore cinematografico deve superare il trauma derivante dalla visione di troppi film horror su un trauma, chissà …).

In ogni caso, la 26enne Jacqueline Byers interpreta Ann, una suora lungimirante e sfrontata che ha preso residenza presso la Scuola degli Esorcismi di Boston, Massachusetts, che non è però un luogo cool come sembra, nonostante possa riportare alla mente lo Xavier Institute per giovani dotati dei film degli X-Men.

Suor Ann lavora come infermiera, occupandosi di confortare gli individui tenuti in osservazione per possibile possessione demoniaca, ma preferirebbe di gran lunga frequentare i corsi che insegnano le tecniche di esorcismo in concreto. La Chiesa cattolica però è riprovevolmente antiquata nei suoi modi, e non permette alle donne di imparare questo tipo di cose, anche se si può facilmente intuire come questa ragazzaccia, al momento opportuno, mostrerà a quei vecchi fanfaroni come stanno le cose e farà assolutamente faville.

Ann è intrigata da questo particolare campo di studi perché crede che la sua stessa madre sia stata posseduta dal Diavolo quando lei era bambina, anche se i medici l’hanno bollata come “una schizofrenica” (Gli occhi del Diavolo, sostanzialmente, equipara la malattia mentale e il Male). La terapeuta di Ann, la dottoressa Peters (Virginia Madsen), ritiene quindi che la sua giovane assistita non abbia semplicemente ancora affrontato il forte trauma subìto da piccola, e Ann le risponde con uno sguardo che lascia trasparire pensieri molto poco caritatevoli.

In effetti, la protagonista è così testarda da sfidare i suoi superiori e persino partecipare alle lezioni proibite, cosa che le torna utile quando improvvisamente comincia ad essere perseguitata dai demoni del passato, che preferiscono prendere dimora in vecchi e bambine. In breve tempo, Ann si ritrova a spargere acqua santa e schivare le letali pale dei ventilatori da soffitto, tutto nel nome del nostro Signore e Salvatore.

Cerca persino di apportare cambiamenti significativi al programma di esorcismi più in generale, insistendo sul fatto che non si dovrebbe prestare attenzione ai demoni, ma alla persona in cui risiedono, perché Gli occhi del Diavolo vorrebbe farci credere che le donne sono apparentemente guidate dalle emozioni.

Ma per quanto tempo Suor Ann potrà evitare il passato, specialmente quando continua a strisciare dietro di lei nei corridoi bui? È possibile che alcuni individui posseduti invitino in realtà gli spiriti pericolosi al loro interno, talmente tormentati dai sensi di colpa e dalla vergogna per un’azione o una disgrazia passata? Può Suor Ann imparare a ‘lasciar andare’?

gli occhi del diavolo film 2022Gli occhi del Diavolo è una stanca seduta di terapia che si spaccia per un film dell’orrore, che sarebbe molto più facile da sopportare se non si prendesse terribilmente sul serio nei suoi 100 minuti di durata, il che ha pure senso date le tematiche in campo, ma priva comunque la visione di qualsiasi orpello che riecheggi anche solo lontanamente il ‘divertimento’ intrinseco che uno spettatore vorrebbe trovarci.

A conti fatti, Gli occhi del Diavolo è modestissimo infatti nel propinare gli spaventi (si parla comunque del solito repertorio di tagli e cicatrici, vocione gutturali, occhi strabuzzati, linguacce, contorsioni impossibili ecc.) e allo stesso tempo restituisce la sensazione di essere anche stato montato in modo approssimativo, in quanto passa da una scena all’altra riempiendo a malapena i dettagli nel mezzo.

Jaqueline Byers garantisce una prova al di sopra degli standard del progetto, ma non riesce comunque a ribaltare la situazione da sola; l’imbolsita Virginia Madsen, invece, dovrebbe soltanto licenziare l’agente che le ha trovato il lavoro. È soltanto nei momenti finali di Gli occhi del Diavolo che abbiamo un assaggio di ciò che avrebbe potuto essere, con Suor Pallequadrate che si imbatte in un paio di demoni durante una tranquilla corsa in taxi e risponde tirando fuori una croce come se stesse brandendo una pistola.

Ecco, questo avrebbe dovuto essere il film da mostrare al pubblico: una laureanda della Scuola degli Esorcismi che viaggia semplicemente per il mondo e fa il culo a tutti i posseduti, uno dopo l’altro (non che sia un’idea particolarmente brillante, raffinata o nuova, ma volete mettere?).

Comunque, se ve lo stavate chiedendo, la porta viene lasciata aperta per un potenziale sequel; ma se dovesse accadere, forse qualcuno dovrebbe prima esorcizzare il film dalla presenza di Daniel Stamm e Robert Zappia.

Di seguito trovate il trailer italiano di Gli occhi del diavolo, nei nostri cinema dal 24 novembre: