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Voto: 5/10 Titolo originale: The Conjuring: The Devil Made Me Do It , uscita: 25-05-2021. Budget: $39,000,000. Regista: Michael Chaves.

The Conjuring: Per Ordine Del Diavolo: la recensione del film horror coi Warren di Michael Chaves

03/06/2021 recensione film di William Maga

Patrick Wilson e Vera Farmiga sono ancora gli affiatati coniugi del paranormale nel terzo capitolo della saga, ma il cambio in regia pesa non poco sulla riuscita complessiva

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Sin dall’uscita della notizia, la gran parte dei fan della saga hanno probabilmente espresso un unico grande desiderio per The Conjuring: Per Ordine Del Diavolo (The Conjuring: The Devil Made Me Do It): redenzione per il regista Michael Chaves. Il film di debutto del veterano del Conjurverse, La Llorona – Le lacrime del Male (la recensione), era infatti stato nel 2019 una pessima imitazione di tutto quello che invece era riuscito benissimo a James Wan in precedenza.

Dopo questi 100 minuti, resta il fatto che la risposta alla ‘preghiera’ di cui sopra continua a non essere chiara, visto che la sua direzione rimbalza tra tentativi di omaggio allo stile waniano (probabilmente per dare continuità) e scarso coraggio autoriale per lasciare davvero un segno. L’opera che (presumibilmente) chiude la trilogia dei coniugi Ed e Lorraine Warren tenta anche una strada nuova, almeno sulla carta (visto che ben presto vira), addentrandosi lungo i sentieri inediti del genere procedurale, raccontando quello che è stato il primo caso di difesa per “possessione demoniaca” in un tribunale americano e affidandosi – come sempre – all’appeal e alla chimica salvavita dei due attori protagonisti.

Ma è proprio il modo in cui Michael Chaves si approccia alle terrificanti visioni e le atmosfere create a difettare del naturale afflato da incubo a cui ci avevano abituati i primi due capitoli diretti personalmente da James Wan, dando l’idea qui di qualcosa di molto più artificioso e stereotipato (forse anche perché nei cinque anni passati da Il Caso Enfield il Conjurverse ci è stato ormai propinato in tutte le salse …).

The Conjuring Per Ordine Del Diavolo film poster 2021In ogni caso, in questo terzo resoconto dal libro della loro incredibile vita, Ed (Patrick Wilson) e Lorraine Warren (Vera Farmiga) indagano sul processo ad Arne Cheyenne Johnson (Ruairi O’Connor). Il motivo del loro interessamento? Durante l’esorcismo del piccolo David Glatzel (Julian Hilliard), Arne si sacrifica offrendosi come ‘ospite’ al Demonio, così che David possa essere liberato dalla possessione; Ed riesce a vedere il ‘trasferimento’, ma finisce ricoverato in ospedale prima di poter rivelarlo agli altri.

I mesi passano e, nonostante Ed riprenda conoscenza per avvertire della nuova possessione di Arne, il ragazzo commette ugualmente il noto omicidio del 1981 di fronte alla fidanzata Debbie Glatzel (Sarah Catherine Hook). Ed e Lorraine scelgono allora di cercare le prove per dimostrare alla giuria che l’atto omicida di Arne è il risultato di una possessione demoniaca e che abbia agito ‘spinto dall’ordine del Diavolo’.

Come sappiamo, i Warren hanno incontrato poliziotti increduli per le loro attività già in precedenza, ma The Conjuring: Per Ordine Del Diavolo introduce ora un aspetto di collaborazione reciproca che influenza inevitabilmente il tono generale del film. Come apprendiamo, una potente occultista sta infatti seminando totem con scheletri di animali in punti strategici per lanciare su certi individui prescelti una maledizione – qui entrano in gioco alcuni casi irrisolti e strettamente correlati – mentre i Warren, incluso un Ed Warren con problemi cardiaci che assume regolarmente pillole per il cuore, cercano giustizia per Arne.

Michael Chaves cerca di bilanciare una guerra condotta contro entità paranormali che prosperano sul dolore degli altri e uomini di legge che trattano il dono di Lorraine come qualcosa di sciocco, colmando quel divario tra il dubbio e l’inspiegabile che abbiamo spesso visto nei film di The Conjuring nella massima misura. È un traguardo che si può dire sostanzialmente raggiunto, che fortunatamente rimane fuori dalle soffocanti stanze degli interrogatori, ma che raramente riesce ad innalzarsi al livello dei primi due capitoli. Più che altro siamo dalle parti del lungo elenco di spin-off.

Intendiamoci, la sceneggiatura scritta da David Leslie Johnson-McGoldrick (Il caso Enfield) è ampiamente ‘indebitata’ con la storia cinematografica dei Warren: Patrick Wilson e Vera Farmiga consolidano ulteriormente quanto di buono avevano già garantito per la riuscita complessiva del franchise fin dal 2013. E l’esorcismo d’apertura di Julian Hilliard contorce e incanala venti diabolici (o demoniaci?) con una furia che appare splendidamente adeguata al grande schermo e che incarna al meglio l’idea di un horror ‘potabile per le masse’ con un orgoglioso dispendio di implacabilità.

The Conjuring: Per Ordine Del Diavolo (non sorprendentemente) eccelle quando Patrick Wilson e Vera Farmiga vengono spettralmente sfidati oltre i loro precedenti limiti, in particolare per quanto concerne le abilità di Lorraine – che si tratti di violenti flashback sulla scena di un crimine o delle preoccupanti esitazioni di Ed (indebolito fa un passo indietro). Sono le piccole cose come Lorraine che chiede a Ed, che si regge a un bastone, di tenere la sua borsetta mentre lei striscia carponi verso un cunicolo abitato da ragnatele e ratti. La malcelata reticenza dell’uomo nel vederla andare da sola; il sorriso comprensivo e rassicurante della donna così luminoso. Questi sono i momenti che restano.

The Conjuring Per Ordine Del Diavolo film horror 2021Dove Michael Chaves fa un (grande) passo indietro è, sfortunatamente, quando l’orrore dovrebbe fomentarsi. The Conjuring: Per Ordine Del Diavolo non è mai così coinvolgente o agghiacciante come nessuno dei due precedenti capitoli, poiché il regista sceglie di affidarsi assai pesantemente alle ‘intuizioni’ sbagliate.

La manipolazione delle ombre da parte di James Wan e di ciò che non era obbligatorio nascondere viene ora soppiantata dalla necessità di Michael Chaves di fissare l’oscurità; visto che non abbiamo più 8 anni da un pezzo, sappiamo benissimo che un qualche mostro balzerà verso di noi dall’interno da un secondo all’altro, uno dei trucchetti eseguiti a ripetizione dal film.

Laddove il ‘papà del Conjurverse‘ era riuscito a elevare oltre le normali soglie degli altrimenti banalissimi ‘spaventi da fantasma’, il collega opta per sguazzare in quei semplici meccanismi (molto adatti per le distratte folle di adolescenti del venerdì sera), ma pesa la manca di quell’ ‘abbellimento’ tipico di James Wan. Per non parlare di come in L’evocazione e Il Caso Enfield ogni momento saliente fosse qualcosa di nuovo (gli applausi, il Crooked Man, ecc.). Le inquadrature più efficaci di Michael Chaves sono invece tutte palesi ‘omaggi’ che trascinano la nostra mente altrove (su tutte, le inquadrature da L’Esorcista, fotogramma per fotogramma …). Qualcosa su cui non si può sorvolare.

Ciò detto, non mancano in The Conjuring: Per Ordine Del Diavolo quegli aspetti che il regista sa bene che il pubblico desidera trovare in un prodotto del genere. Il compositore Joseph Bishara giocherella con una colonna sonora che si adegua sia quando si fa praticamente muta per accentuare i passi faticosi di un cadavere rianimato che quando incalza i protagonisti in un crescendo emotivamente carico verso uno scontro a colpi di magia nera con l’intrigante villain di turno (peraltro ben poco sfruttato). Il direttore della fotografia Michael Burgess cattura invece professionalmente l’atmosfera speculare del divertito arrivo in taxi di un povero parroco (le risatine sono d’obbligo per chi colga la citazione), stimolando al contempo sensazioni cupe e tetre derivanti da ambienti tipicamente orrorifici come umidi tunnel sotterranei e freddi boschi del Massachusetts nel cuore della notte.

conjuring il diavolo 2021 filmMichael Chaves è dunque al timone di un film di Conjurverse che si adatta strutturalmente al ‘canone’, fino alle notevoli interpretazioni del cast di supporto che includono la scena del tentativo di auto-difesa di Ruairi O’Connor contro un empio destino o l’uomo di fede in pensione (interpretato da John Noble) che ha visto troppo. I pezzi giusto del puzzle sono tutti lì sul tavolo quindi, ma poi la narrazione inizia a confondere i confini tra “umano” e “inumano”, il tutto mescolato a una stanca sensazione di ‘già visto’ (e meglio) che un decennio fa aveva invece contribuito a posizionare James Wan come una delle, se non la più importante, voce del cinema horror moderno.

Naturalmente, fare una critica significa rimanere concentrati sul prodotto che abbiamo davanti nel 2021. The Conjuring: Per Ordine Del Diavolo garantisce allora qualche saltino sulla poltrona, e Patrick Wilson e Vera Farmiga portano avanti l’eredità dei Warren attraverso un’altra rappresentazione di ‘veri’ incontri soprannaturali che esala calore, ragione e rivendicazione con navigata facilità (anche se Insidious 2 aveva fatto qualcosa di meglio in tal senso).

Ma dopo 100 minuti in cui ci era stato promesso che ci saremmo ritrovati a scrutare da molto vicino ciò che il Diavolo ha davvero fatto fare a qualcuno, rimaniamo a domandarci se tra un paio di settimane avremo la capacità di ricordare un qualche istante preciso di questo film (forse giusto i 30 secondi di registrazioni vere sui titoli di coda …) mentre certe sequenze dei primi due Conjuring sono ancora lì ben vive dopo anni. Senza dubbio un risultato deludente se si pensa che questo era parte della trilogia più forte del Conjurverse (con relative alte aspettative), ennesimo blando capitolo qualsiasi di un franchise piuttosto che pietra di paragone con cui confrontarsi per gli spin-off futuri.

Di seguito trovate il trailer finale italiano di The Conjuring: Per Ordine Del Diavolo, nei nostri cinema dal 3 giugno: