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Voto: 6.5/10 Titolo originale: They Cloned Tyrone , uscita: 14-06-2023. Budget: $47,000,000. Regista: Juel Taylor.

Hanno clonato Tyrone: la recensione del film fanta-comedy di Juel Taylor (su Netflix)

23/07/2023 recensione film di William Maga

Jamie Foxx e John Boyega sono i protagonisti di un'opera esagerata ma frizzante, che omaggia a suo modo il cinema di blaxploitaiton degli anni '70

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L’insolita commedia di fantascienza Hanno clonato Tyrone (They cloned Tyrone) – appena finita in esclusiva su Netflix – presenta una premessa high concept, trasmessa attraverso un ritmo comico decisamente distorto e di tipo slapstick.

Questa è la ‘grande idea’ alla base del film: e se un’oscura organizzazione governativa gestisse una base segreta situata appena sotto un quartiere prevalentemente abitato da neri noto come ‘il Glen’? E se stessero conducendo degli esperimenti sul controllo mentale usando ‘cibo spazzatura’, succo d’uva e prodotti per capelli? E se un gangster, un pappone e una prostituta si imbattessero in suddetta cospirazione e cercassero di smascherarla, col loro modo goffo e litigioso di fare le cose?

Hanno clonato Tyrone (2023) film posterQuesti tre improbabili eroi sono, rispettivamente, Fontaine (John Boyega), Slick Charles (Jamie Foxx) e Yo-Yo (Teyonah Parris).

Lo sceneggiatore e regista Juel Taylor (Riotville) e il suo co-sceneggiatore Tony Rettenmaier trascorrono molto tempo all’inizio del film a definire la vita quotidiana del trio nel Glen, dove un po’ tutti si danno da fare per cercare di ottenere ciò che gli è dovuto da persone che sono al verde.

Hanno clonato Tyrone si affida a una fotografia granulosa e una colonna sonora retrò, simile ai titoli della gloriosa blaxploitation degli anni ’70, coi suoi creatori che stanno più o meno apertamente rievocando l’iconico Super Fly di Gordon Parks Jr. – insieme a Essi Vivono di Carpenter e un po’ di Fratello, dove sei? dei Coen.

Le ultime due influenze entrano in gioco dopo che Fontaine viene assassinato da uno dei suoi rivali e poi – sorprendendo tutti quelli che lo hanno visto morire davanti agli occhi – si presenta il giorno dopo nei pressi del Glen come se nulla fosse, senza alcun ricordo di quello che è successo.

Yo-Yo, ossessionata dai romanzi gialli di Nancy Drew, entra così in azione, guidando Fontaine e Slick Charles in un’indagine approfondita sull’incredibile ‘resurrezione’ che finirà per svelare i molteplici misteri serpeggianti nella loro comunità.

Nelle scene di apertura di Hanno clonato Tyrone, le continue battute e provocazioni tra i membri di questo trio suonano spesso ostili, quasi stridule. Quando poi iniziano a lavorare insieme, si fanno più simili a tre amabili e goffi detective.

Alcuni abbonati potrebbero comunque, e comprensibilmente, trovare sfuggente l’umorismo di questo film. La storia impiega un po’ ad ingranare, e poi divaga molto una volta stabilite le premesse. E il messaggio si ingrandisce così velocemente che può essere difficile da seguire.

Ma i giovani registi dovrebbero correre rischi di questo tipo. Dovrebbero essere così pieni di cose da dire, così entusiasti della propria creatività, da finire con l’esagerare.

In un certo senso, questo finisce proprio per essere il messaggio di Hanno clonato Tyrone. Assumersi dei rischi, anche quando corteggiano il disastro e il fallimento, è sempre meglio che accontentarsi del solito vecchio brodo.

Di seguito – sulle note di Somebody’s Watching Me di Rockwell – trovate il trailer doppiato in italiano di Hanno clonato Tyrone, nel catalogo di Netflix dal 21 luglio: