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Voto: 6.5/10 Titolo originale: Pahanhautoja , uscita: 04-03-2022. Budget: $3,896,000. Regista: Hanna Bergholm.

Hatching – La forma del male: recensione del film horror finlandese di Hanna Bergholm

06/10/2022 recensione film di Gioia Majuna

La giovane Siiri Solalinna è la splendida protagonista di un'opera allegorica dolorosa e mostruosa

hatching film 2022

Sperimentando i temi della maternità, dell’adolescenza e dell’identità con un delicato tocco drammatico e sfruttando sapientemente alcuni elementi di genere, Hatching – La forma del male è un esordio audace e sorprendente per la regista finlandese Hanna Bergholm.

Ma il film segna anche un altro sorprendente debutto: quello di Siiri Solalinna, che interpreta una giovane e problematica ginnasta la cui decisione di prendersi cura di un misterioso uovo conduce a un viaggio da incubo alla scoperta di sé.

Presentato in anteprima mondiale al Sundance 2022, Hatching – La forma del male potrebbe avere successo in particolare tra i fan di opere scandinave come Let The Right One In (2008) di Tomas Alfredson, Thelma (2017) di Joachim Trier – con il quale condivide i temi delle forti emozioni legate alla pubertà – e Border (2018) di Ali Abbasi.

hatching la forma del male film 2022 posterCome si addice a un film che celebra – e sovverte allo stesso tempo – la forma umana, il primo sguardo a Tinja (Solalinna) è quello della sua schiena inarcata, con la spina dorsale ‘scomodamente’ visibile attraverso la pelle mentre si contorce in esercizi ginnici.

I suoi sforzi vengono interrotti dalla madre glamour e affamata di fama (Sophia Heikkilä, meravigliosamente mostruosa), che vuole filmare la figlia per il video blog che usa ossessivamente per documentare la vita accuratamente ‘perfetta’ della famiglia. Più tardi, mentre riguardano il filmato, Tinja si lamenta che le sue dita dei piedi non sono ‘posizionate’ come dovrebbero; la donna arriva a dirle che ci penserà lei …

Tuttavia, la tremenda realtà dell’esistenza quotidiana non viene tolta di mezzo così facilmente dall’inquadratura. All’inizio, un uccello rimane intrappolato in casa e il suo agitarsi in preda al panico provoca un disordine tale per cui la madre di Tinja finisce con lo spezzargli il collo.

La reazione di Tinja a questo momento di violenza è in linea con la sua reazione a tutto ciò che trova sgradevole, come l’incapacità di fare ‘bene’ ginnastica o l’inopportuna ammissione della madre di avere una relazione: ingoiare il rospo, fare un sorriso, nascondere le cicatrici. In seguito, si ritrova attratta dal richiamo del bosco nel cuore della notte, dove trova un uovo abbandonato. Sopraffatta dall’istinto materno e forse spinta dalla solitudine, decide di portarlo a casa.

Il fatto che l’uovo cresca di dimensioni ogni volta che Tinja è costretta a mascherare i suoi veri sentimenti è una forte indicazione del fatto che loro due condividano un forte legame emotivo, ma ciò che alla fine si schiude, in un turbinio di sangue e di piume, è del tutto inaspettato.

La grande creatura simile a un uccello – un pupazzo animatronico disegnato da Gustav Hoegensembra un mash-up tra le opere uscite dalla mente di Jim Henson e quelle di Tim Burton, con i suoi enormi occhi disneyani e il becco affilato come un rasoio. È spaventoso e grottesco, ma in qualche modo vulnerabile e Tinja, che lo chiama ‘Alli’, non può fare a meno di affezionarsi a lui. Sarebbe un grave spoiler spiegare come cresce l’essere durante Hatching – La forma del male, ma né Tinja né il pubblico sono preparati alla forma e al comportamento che assumerà.

Non c’è mai l’impressione che la creatura esista solo nella testa di Tinja – è vista e interagisce con molte altre persone – ma tra le due esiste, come detto, un legame intenso. Il loro rapporto è sia reale che, chiaramente, allegorico; i problemi inespressi di Tinja, come il disgusto di sé, la gelosia e l’ansia, si manifestano in modi sempre più irregolari.

hatching la forma del male film 2022La sceneggiatura di Ilja Rautsi (anch’egli al debutto al lungometraggio) è sensibile e autentica nelle sue esplorazioni, spesso dolorose, del passaggio dalla condizione di ragazzina a quella di donna, della fragilità dei legami familiari e delle particolari pressioni della responsabilità materna.

Questa solida base di verità riconoscibili fa sì che gli effetti visivi, spesso scioccanti, si intreccino perfettamente con la narrazione di Hatching – La forma del male per sottolinearne i temi, anziché essere elementi di distrazione.

La squisita scenografia di Päivi Kettunen è in deliziosa contraddizione con i temi cupi della storia; la casa di famiglia è una vetrina ‘Insta-friendly’ di carta da parati colorata, biancheria sontuosa e bellissimi arredi su cui le volgarità della natura umana gettano ombre feroci. La fotografia, firmata da Jarkko T. Laine, mantiene un freddo distacco nei momenti chiave e si concede primi piani intimi in altri.

Al centro di questo vortice crescente, Siir Solalinna è eccezionale in un ruolo impegnativo che le richiede di indossare una patina di gelida freddezza e di scandagliare il più animalesco degli istinti umani. Mentre l’artificio della vita di Tinja viene smontato – nonostante i suoi disperati sforzi per tenere tutto insieme – Hatching – La forma del male ci ricorda in modo viscerale che, nonostante ciò che i social media potrebbero suggerire, la nozione di perfezione è una falsità e, sotto la superficie, stiamo tutti lottando come dannati.

Di seguito trovate il trailer italiano di Hatching – La forma del male, nei nostri cinema dal 6 ottobre: