I diari del BIFFF 35: giorno 5 da Bruxelles
13/04/2017 news di Alessandro Gamma
Tra incontri coi giurati e spettatori troppo esuberanti
Mentre in Italia usciva nei cinema l’ottavo capitolo della saga di Fast & Furious (la nostra recensione) da queste parti, cosa che effettivamente ci ha molto sorpresi visto che non credevamo possibile visti i precedenti, abbiamo assistito per la prima volta all’allontanamento – non forzato ma comunque caldamente intimato – di uno spettatore dalla sala per schiamazzi eccessivi (o forse più probabilmente per il contenuto di tali schiamazzi – reiterati fin dai primi minuti – per noi purtroppo incomprensibili). E’ successo durante la proiezione di The Chamber, esordio effettivamente non troppo entusiasmante alla regia dell’inglese Ben Parker di cui avremo modo di riparlare.
In precedenza, questo mercoledì brussellese ci ha portato in dono una lunga chiacchierata con regista e attrici protagoniste di Replace, ovvero Norbert Keil, Rebecca Forsythe, Lucie Aron (mancava Barbara Crampton, impegnata sul set del remake di Puppet Master – Il burattinaio), che ci hanno raccontato quasi tutto del film, dai riferimenti visivi alla paura per l’invecchiamento, cui è seguito l’incontro con un membro della giuria internazionale, la biondissima – e dagli occhi azzurrissimi – Axelle Carolyn, nata proprio qui nella capitale belga ma ben presto partita per il mondo, prima come giornalista e poi come attrice (sicuramente la ricorderete almeno in Doomsday e Centurion dell’ex marito Neil Marshall) e regista.
Per quanto riguarda le altre visioni di oggi: Eat Local, peculiare rivisitazione del cinema vampiresco e opera prima dell’attore Jason Flemyng, Little Nightmares, cartoonesca e in qualche modo posticcia dark story firmata da Takashi Shimuzu e infine Child Eater di Erlingur Thoroddsen, horror islandese poco coerente con il classico boogeyman soprannaturale già visto molte volte – e meglio – altrove.
A domani per la nuova pagina del nostro diario belga.
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