Voto: 6/10 Titolo originale: Immaculate , uscita: 20-03-2024. Budget: $9,000,000. Regista: Michael Mohan.
Immaculate – La Prescelta: la recensione del film horror claustrale con Sydney Sweeney
11/07/2024 recensione film Immaculate - La prescelta di William Maga
La star 26enne è la valida protagonista di un prodotto altrimenti abbastanza consueto, solo leggermente superiore alle più recenti entrate del sottogenere demoniaco
Se togliessimo Sydney Sweeney dall’equazione di Immaculate – La prescelta, ciò che rimarrebbe quasi certamente non varrebbe il nostro prezioso tempo. Ambientato in un luogo di clausura, il film crea suspense grazie alla natura isolata di questo ambiente, ma la trama è confusa, il ritmo è irregolare e alcuni sviluppi della trama (soprattutto nel terzo atto) mettono a dura prova anche la più generosa delle sospensioni dell’incredulità tipica degli horror.
La stellina 26enne, ad ogni modo, riesce ad elevare la visione con un’interpretazione che rende il suo personaggio credibile e umano, ‘vendendo’ così aspetti che altrimenti non avrebbero affatto funzionato.
Immaculate – La prescelta si ispira apertamente a diverse fonti, tra cui (ma non solo) i Gialli all’italiana, Rosemary’s Baby e (forse incongruamente) il Dune di Frank Herbert (il programma di ‘riproduzione’ delle Bene Gesserit è strettamente collegato a un elemento della trama …).
Tutto si svolge all’interno di una comunità chiusa, che dà alle figure autoritarie il controllo completo. L’epoca non è chiara. Immaculate – La prescelta sembra svolgersi nel passato prossimo, anche se potrebbe essere ambientato in qualsiasi momento della fine del XX o dell’inizio del XXI secolo.
Le prime scene del film seguono l’arrivo di Suor Cecilia (Sweeney) in un convento isolato dell’Italia, dove prende i voti e fornisce cure palliative alle suore malate terminali. All’inizio, Cecilia crede di aver trovato la sua vocazione; un sentimento a cui fa eco un solidale sacerdote, Padre Sal Tedeschi (Alvaro Morte), che offre consigli e fornisce traduzioni dall’inglese all’italiano alla giovane suora.
Poi, un giorno, dopo aver fatto il bagno, Cecilia si ammala. Un test di gravidanza risulta positivo e, sebbene Cecilia abbia assolutamente mantenuto il suo voto di castità e non abbia mai avuto rapporti sessuali con un uomo, è comunque incinta.
Forse sorprendentemente, le sue affermazioni di un’immacolata concezione (da cui il titolo) vengono accettate con poche resistenze e presto diventa una figura venerata all’interno del convento.
Il capo dell’ordine religioso locale, il cardinale Franco Merola (Giorgio Colangeli), e la madre superiora (Dora Romano), ne sono entusiasti. I sentimenti di Cecilia sono contrastanti: non è affatto contenta della misteriosa vita che sta crescendo dentro di lei e viene a conoscenza di eventi sospetti e inquietanti nel convento, tra cui la scomparsa della sua amica, la sfrontata e scettica suor Gwen (Benedetta Porcaroli).
Sebbene il regista Michael Mohan (che aveva già diretto la Seeney in The Voyeurs) cerchi di amplificare il senso di claustrofobia insito nella situazione di Cecilia, non ci riesce del tutto. L’unica eccezione è rappresentata da una sequenza di inseguimento alla fine del film, in cui i personaggi corrono attraverso catacombe illuminate dalla sola luce delle torce. Inoltre, ad eccezione della protagonista, i personaggi sono poco delineati e nessuno viene sviluppato più di quanto sia necessario per la trama.
In progetti passati come Euphoria e The White Lotus, Sydney Sweeney aveva dimostrato una vasta gamma di sfumature drammatiche, che alcune delle sue recenti imprese mainstream (in particolare la commedia romantica Tutti tranne te e lo scadente cinecomic Madame Web) non hanno affatto incoraggiato.
Con Immaculate – La prescelta l’attrice mostra un’affinità col genere horror (peraltro già evidente in Notturno del 2020); inoltre, è al cento di una scena – lunga ben 2 minuti – che la pone di diritto sul podio delle migliori scream queen del cinema moderno.
Nonostante le similitudini col recente Omen – L’origine del presagio (la recensione), non è difficile ammirare le aspirazioni di Immaculate – La prescelta, che riesce ad andare controcorrente rispetto alla maggior parte degli horror attuali.
Classificato Rated R e sostanzialmente privo di jump-scares, è più interessato all’aspetto psicologico del genere. Purtroppo, il regista e la sceneggiatura non sono in grado di spingersi abbastanza in là per creare qualcosa che funzioni a tutti i livelli, condannando Immaculate – La prescelt,- che resta a tratti inquietante e può contare su un finale shock, a restare un po’ troppo familiare per coinvolgere davvero il suo pubblico.
Di seguito trovate il trailer doppiato in italiano di Immaculate – La prescelta, nei nostri cinema dall’11 luglio:
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