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Voto: 4/10 Titolo originale: Madame Web , uscita: 14-02-2024. Budget: $80,000,000. Regista: S.J. Clarkson.

Madame Web: la recensione del film di supereroine in fieri di S. J. Clarkson

14/02/2024 recensione film di William Maga

Dakota Johnson e Sydney Sweeney sono tra le protagoniste di un cinecomic povero e truffaldino

madame web film 2024 dakota

Cominciamo chiarendo una cosa. Non tutti i film afferenti all’universo Marvel sviluppati da Sony sono ‘brutti’. Spesso lo si dimentica, ma c’è il loro zampino dietro i due migliori titoli sull’Uomo Ragno mai realizzati, Spider-Man: Un nuovo universo e il recente Across the Spider-Verse (ok, non sono live action, ma tant’è). E poi ci sono i due Venom. Sono sostanzialmente dei B movies, ma strappano qualche brandello di divertimento grazie alla performance ‘estrosa’ di Tom Hardy, e gli incassi sono comunque stati astronomici. È pertanto evidente che a qualcuno siano piaciuti. Su Morbius, beh … sorvoliamo dai.

Naturalmente, uno dei motivi dello scarso entusiasmo generato dall’annuncio di Madame Web è che questo personaggio – creato da Denny O’Neil e John Romita Jr. nel 1980 – non è esattamente conosciuto alle masse. Per chi fosse digiuno dei relativi fumetti, sulle pagine illustrate è una donna anziana chiaroveggente, paralizzata e cieca, che non è assolutamente ciò che Dakota Johnson interpreta ora sul grande schermo (e, peraltro, è già apparsa, se così vogliamo credere, in Across the Spider-Verse come consulente scolastico).

Madame Web film posterSembra quindi che la Sony abbia scelto (strano eh?) un approccio molto libero nell’adattare il personaggio al grande schermo, il che andrebbe pure bene per introdurlo.

È invece assai probabile che la gente si sia da subito mostrata scettica (aka preparata inopinatamente al peggio …) su Madame Web a causa dei ridicoli trailer dei mesi scorsi o delle locandine e character poster ‘alla buona’, che presagivano l’ennesimo modestissimo cinecomic fin dalla presentazione.

In effetti, Madame Web è figlio di un progetto da tempo allo sbando. Non è facile capire cosa – e quando – sia esattamente successo, ma i quattro sceneggiatori accreditati, che includono la regista S.J. Clarkson, non sono stati in grado di mettere insieme una storia delle origini capace di integrarsi decentemente al già fatiscente Spider-verse.

Come molti altri film di questo genere, Madame Web non è in grado di offrire quello che i fan più indomiti spererebbero di vedere, ovvero una team di intriganti donne-ragno in azione, come la campagna di marketing dei mesi scorsi aveva – a questo punto si può dire – truffaldinamente promesso.

Invece, questo prequel ambientato nel 2003 è sostanzialmente la storia di come il paramedico Cassie Webb dopo un’esperienza ai confini della morte incontri le tre ragazzine che poi – in un futuro indefinito – diventeranno delle supereroine in costume. Non c’è molto di supereroistico in Madame Web. Sono solo delle ‘adolescenti’ (potremmo aprire un capitolo su come Hollywood continua a provare a spacciare per 15enni attrici che spaziano dai 22 ai 26 anni …) braccate dall’Ezekiel Sims di Tahar Rahim, che ha poteri simili a quelli del nostro Spider-Man di quartiere (con un paio di differenze importanti).

Nell’incipit, che vanta un cameo di Kerry Bishé (Halt and Catch Fire) nei panni della madre di Cassie, apprendiamo che l’uomo ha sottratto un rarissimo ragno sacro nel profondo della foresta amazzonica peruviana. Ha acquisito poi alcuni poteri da esso garantiti, ma anche una maledizione. È chiaroveggente, ma può vedere la sua morte per mano di tre eroine in costume (Celeste O’Connor, Isabela Merced e, in modo esilarante, Sydney Sweeney, che indossa maglioni altamente ‘coprenti’ e occhialoni da secchiona; considerando il suo status di star, il pubblico potrebbe infatti trovare involontariamente ridicola la sua interpretazione di un personaggio così giovane).

madame web film 2024Se non bastasse, gran parte dei dialoghi sono pessimi. Sono così pieni di spiegoni e di riferimenti ad altri personaggi legati a Spider-Man da suscitare compassione. Adam Scott (Scissione) interpreta un tizio – la cui vera identità è comunque facilmente intuibile – che è un personaggio importante dell’universo di Spider-Man, quindi il suo nome completo viene goffamente pronunciato ad alta voce un paio di volte, nel caso in cui non si colgano le numerose allusioni che vengono fatte, probabilmente a beneficio di coloro che potrebbero avere cali di attenzione nelle 2 ore secche di Madame Web (e può capitare facilmente …).

Dakota Johnson, l’effettiva protagonista, fa tutto il possibile, ma sembra un’attrice fuori luogo per un film di supereroi. È  sempre sembrata più a suo agio con prodotti più ‘controversi’, come il remake di Suspiria, ma almeno ci prova. Infonde Cassie – l’unico personaggio almeno bidimensionale del film – di una certa attitudine e tiene botta fino al tremendo epilogo, dove la sua performance sconfina nel camp, il che non fa presagire nulla di buono (se mai ce ne sia …) per questo sperato franchise. Viene presentata come una sorta di Professor X dello Spider-verse, ma anche no.

Il trio composto da Merced, O’Connor e Sweeney è tratteggiato secondo caratteristiche altamente standard, senza il minimo guizzo di personalità, quindi ci si può limitare a dire che – sulla carta – sembrerebbero scelte azzeccate per un futuro film ‘di squadra’, perché qui non fanno davvero nulla.

A uscirne peggio di tutti, però, è il solito insipido villain Tahar Rahim. Straordinario in Il profeta del 2009, sembra che molti dei suoi dialoghi in Madame Web siano stati modificati in post-produzione. È molto evidente e lo fa apparire troppo ‘rigido’.

madame web film 2024 sweeneyIn effetti, è soprattutto la scrittura a condannare questo cinecomic dal budget ridotto (‘appena’ 80 milioni di dollari, che si notano comunque tutti nei dozzinali effetti speciali e nella ricostruzione pauperistica della foresta amazzonica). Citando una delle sciocchezze più palesi, Cassie è in fuga dalla polizia (e da Sims), ma può prendere un aereo per il Perù senza preoccuparsi minimamente di essere catturata (senza contare che gira per NYC con un taxi sgangherato e senza targa).

La regista S. J. Clarkson, esordiente al lungometraggio, è nota ai più per il suo lodato lavoro in televisione (tra cui la serie Netflix su Jessica Jones), ma per Madame Web si affida a scelte non meno che bizzarre, come l’uso casuale della shaky cam per alcune scene di dialogo (uno stile forse in voga nel 2003, ma il risultato nel 2024 è parecchio ‘fuori posto’). Senza contare che, come detto, il budget contenuto non le consente grandi scene acrobatiche o esplosive prima del finale, che apparecchia la tavola per le future (?) avventure del cast (ma le consente di ciondolare nella nostalgia con le canzoni d’epoca di Britney Spears e Cranberries).

Nemmeno i déjà vu da Final Destination o persino da Lucy (o da qualsiasi altro film con loop temporale …) vengono pensati in un modo anche solo vagamente coinvolgente o intelligente.

Negli ultimi tempi il giudizio sui cinecomic Sony, DC e  Marvel si è spaventosamente allineato: si entra in sala con aspettative basse e se ne esce con strazianti conferme.

Da notare che non ci sono scene mid o post-credits (e anche questo la dice lunga) quindi sentitevi liberi di uscire appena partono i titoli di coda.

In attesa di vederlo nei cinema dal 14 febbraio, di seguito trovate intanto il trailer italiano di Madame Web: