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Titolo originale: Suspiria , uscita: 26-10-2018. Budget: $20,000,000. Regista: Luca Guadagnino.

Intervista esclusiva | Walter Fasano su Suspiria (2018): “Prima versione di quasi 4 ore; tagliato un personaggio”

24/09/2018 news di Alessandro Gamma

Abbiamo parlato con il montatore di fiducia di Luca Guadagnino, che ci ha rivelato alcune delle sequenze eliminate dal film, del suo approccio al remake e delle sue esperienze precedenti al fianco di Dario Argento

Esponente di una categoria tecnica spesso poco considerata, ma fondamentale, il barese Walter Fasano ha alle spalle già una lunga carriera da montatore per molti importanti registi, tra i quali spiccano senza dubbio le tre collaborazioni con Dario Argento (su Il Cartaio, Ti piace Hitchcock? e La terza Madre) e quelle con Luca Guadagnino, per il quale ha curato il montaggio di tutti i film, da The Protagonists del 1999 all’atteso Suspiria, passando per Chiamami col tuo nome (e si è occupato a quattro mani con lui della regia del documentario Bertolucci on Bertolucci).

Abbiamo avuto il piacere di fare una lunga chiacchierata con Walter Fasano, parlando del filo invisibile che unisce in qualche modo l’horror del 2007 al remake del classico del 1977 presentato in anteprima mondiale all’ultima Mostra del Cinema di Venezia (la nostra recensione), approfondendo le varie fasi del suo lavoro coi due registi e soffermandoci infine sugli aspetti più significativi della messa a punto della sua ultima fatica.

Partendo dal tuo rapporto diretto con Dario Argento, visto che hai lavorato con lui su Il Cartaio (2003), Ti Piace Hitchcock? (2005) e La Terza Madre (2007), raccontami qualcosa del tuo ‘passaggio’ dai suoi film al remake di uno dei suoi classici più amati, ovvero Suspiria di Luca Guadagnino

“La Terza Madre”, conclusione per Dario della sua ‘Trilogia delle Madri’, ha rappresentato il capitolo finale della mia personale trilogia al suo fianco come montatore. Dario me ne parlò durante il montaggio di “Ti Piace Hitchcock?” e per me fu una notizia incredibilmente emozionante perchè sono da sempre un grandissimo estimatore del suo cinema e dei primi due capitoli della Trilogia, Suspiria e soprattutto Inferno. A volte mi capitava di presentargli soluzioni di montaggio che io sapevo essere estremamente ‘argentiane’, perchè conoscevo il suo linguaggio, mi sono formato guardando e riguardando i suoi film. E’ stato poi interessante cercare anche di aggiungere qualcosa che lui cercava, una sintonia linguistica con il contemporaneo. I film lo richiedevano, li aveva girati così e questa forma andava assecondata e potenziata. Il Cartaio è un film che mi piace, ha dei buoni momenti, e lavorare con Claudio Simonetti alle musiche è stato divertentissimo.

Se vuoi lavorare con Dario devi saper stargli dietro perchè ha un cervello molto veloce e con una visione molto chiara di quello che vuole. Con lui si comincia a lavorare alle otto del mattino, ed è stato lì che ho smesso definitivamente di fare il deejay. In ogni caso, lavorare nello specifico su La Terza Madre è stata un’esperienza molto piena.

Luca (Guadagnino) e i suoi soci avevano acquistato già da tempo i diritti per un possibile remake di Suspiria, ma inizialmente Luca non aveva intenzione di dirigerlo. Si era fatto, tra gli altri, anche il nome di David Gordon Green [i suoi ricordi della vicenda] e se non ricordo male aveva anche scritto una sceneggiatura. Speravo avrei potuto montare quel film, sentivo di averne qualche “diritto” per dargli un tocco “argentiano”. Poi però l’ha diretto Luca!

Dopo la conferma, hai rivisto il Suspiria originale? Hai avuto delle indicazioni su come ‘lavorare’ da Guadagnino?

Non ho rivisto il film di Dario prima di cominciare a montare il nostro, per una ragione specifica: il Suspiria del 1977 è un film che Luca ed io abbiamo introiettato sottopelle e ne conosciamo a memoria ogni passaggio, cruciale nella nostra formazione. Per farti un esempio, nei miei corsi di montaggio ho mostrato a ripetizione i primi 5 minuti di Suspiria o la sequenza con il ‘Va pensiero’ di Inferno con Eleonora Giorgi e Gabriele Lavia. Senza contare che il Suspiria di Luca si muove su coordinate completamente diverse, quindi sono stati altri i film a cui abbiamo guardato come riferimento, Rainer Werner Fassbinder su tutti. E abbiamo ascoltato molta musica, assistito a molte performance teatrali, e di danza naturalmente. E quando sono alla ricerca di ispirazione guardare un Nicholas Roeg a caso funziona sempre.

E’ stato un lavoro complesso il montaggio di Suspiria? Hai avuto molte ore di materiale a disposizione su cui mettere le mani?

Non si tratta semplicemente di quanto minutaggio di girato arrivi in sala di montaggio. Intendo dire che non esiste necessariamente un rapporto diretto fra quantità di materiale girato e tempo necessario per montarlo. Ad esempio, c’è una scena “forte” nel film in cui Susy [Dakota Johnson]mostra di conoscere una coreografia e altrove nell’edifiicio la danzatrice russa Olga [Elena Fokina], diciamo … ne paga le conseguenze, su cui ho lavorato per più di un mese solo sul montaggio (senza calcolare la scelta con il reparto suono di ogni singolo respiro, urlo, suono corporeo, ed ovviamente il lavoro con Thom Yorke sulla musica). La sequenza dura meno di dura tre minuti ed il materiale girato forse ammontava ad un’ora e quaranta. Ma si è trattato di un lavoro estremamente meticoloso. La postproduzione è stata molto lunga. ma almeno ho avuto molto tempo a disposizione per ultimare il film e lavorare allo spasimo su ogni singolo dettaglio. Le sequenze oniriche ad esempio, un territorio espressivo in cui è così facile essere banali e le potenzialità sono invece magiche e infinite.

Ho la fortuna di conoscere Luca da molto tempo, tra noi c’è un rapporto articolato e di grande fiducia reciproca e questo non può che essere d’aiuto quando si lavora a un film. Come sempre accade, anche la durata originaria di Suspiria era di molto superiore ai 152′ del montaggio definitivo. La prima stesura del film, che ci aveva entusiasmato, durava 3 ore e 55 minuti.

Puoi dirmi qualcosa di più sul materiale che è stato tagliato dal montaggio finale?

Si tratta di una risposta un po’ complessa e anche un po’ segreta! [ride] Inoltre, c’è da parte mia una sorta di processo di rimozione di questi aspetti, perchè il montaggio è un processo completamente immersivo … un’esperienza simile all’entrare nella vasche di deprivazione sensoriale del Professor Jessup di Stati di Allucinazione, a volte non ricordi nulla, altre volte riemergi con frammenti di memoria. Un paio di cose riguardavano un personaggio che è stato tagliato del tutto … diciamo che riguardavano l’aspetto mennonita di Suspiria … Una scena che è stata tagliata riguardava una sorta di resa dei conti tra il Dott. Jozef Klemperer e i poliziotti. L’avevo trovata meravigliosa, molto fassbinderiana, ma era di troppo. Mi manca un po’. Anche altre piccole cose son state tolte perchè ridondanti rispetto ai flussi narrativi del film … Un lavoro di limatura complesso, ma anche molto naturale per il mio modo di lavorare e quello di Luca. Non è tanto importante quello che togli, ma quello che resta. Qualcosa abbiamo dovuto sacrificare, ma evidentemente abbiamo ritenuto che fosse necessario farlo.

C’è invece qualche sequenza presente in sceneggiatura che non è stata nemmeno girata?

A memoria ti direi di no.

La breve sequenza post titoli di coda era presente già nella sceneggiatura?

No, è stata un’idea venuta al montaggio.

Pensi ci sia possibilità di vedere qualcuna di queste scene scartate in una futura edizione home video?

Partiamo dal presupposto che per Luca il director’s cut è quello che vedrete nei cinema. Tra tutti i film fatti insieme solo per A Bigger Splash abbiamo inserito alcune scene tagliate come extra per il blu-ray. Per Suspiria il materiale certo non manca, ma proprio non so cosa intenda fare in proposito Luca.

Cosa puoi dirmi del triplice ruolo di Tilda Swinton nel film, che la produzione continua a negare nonostante lo stesso Alberto Barbera lo abbia ‘spoilerato’ durante la conferenza stampa di inaugurazione a Venezia 75?

Penso che di questo dovresti parlarne proprio con Tilda …

Hai per caso avuto modo di parlare con Dario Argento della versione di Suspiria di Luca Guadagnino? Ricordo che quando venne annunciato il remake, si mostrò non solo meravigliato, ma anche un po’ indignato 

Speravo che durante la lavorazione Dario sarebbe venuto a farci visita sul set, ma poi ha deciso di non farlo. Mi è dispiaciuto molto, Dario è un uomo eccezionale e mi manca parecchio. Riguardo alle sue dichiarazioni… Dario è anche un navigato uomo di spettacolo, ogni cosa che dice o fa va sempre interpretata come una sorta di performance. Leggo in questi termini le sue prime affermazioni, anche perchè era libero di non cedere i diritti qualora non avesse voluto che esistesse un remake di Suspiria. E aveva anche detto in ogni caso che stimava Luca e che era contento che fosse lui ad occuparsene.. In ogni caso, so che Dario ha visto il nuovo Suspiria (anche se non ultimato) e credo che ne sia rimasto rassicurato da un lato e “agitato”, in senso positivo, dall’altro, perchè il film si muove in territori completamente diversi dai suoi e non è possibile o molto interessante un confronto tra le due opere. Forse si è addirittura incuriosito nello scoprire lati così diversi da quanto aveva immaginato nel 1977. Sì, penso di si, perchè Dario è un intellettuale raffinato che ama mascherarsi da cattivo, Dario viene dalla critica, e Suspiria non è un tipico remake all’americana, guidato da mere logiche commerciali. Quando è quella del far soldi l’unica politica alla base di un remake o reboot in genere i risultato sono pessimi, basti pensare ai recenti tentativi su Nightmare o The Fog. E poi Dario è un cinefilo, quindi così come lui aveva rielaborato in chiave moderna le suggestioni espressionistiche del cinema tedesco con la cromaticità e libertà selvaggia di Mario Bava e del gotico italiano, avrà riconosciuto ed apprezzato la nostra rielaborazione del Nuovo Cinema Tedesco e la passione selvaggia per la danza. Tra l’altro Dario mi raccontò un giorno in moviola proprio di quando andò a cena con Fassbinder

Di seguito il trailer originale di Suspiria, che dovrebbe uscire nei cinema italiani nel gennaio del 2019: