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Voto: 6/10 Titolo originale: Nightmare Alley , uscita: 02-12-2021. Budget: $60,000,000. Regista: Guillermo del Toro.

La fiera delle illusioni – Nightmare Alley: recensione del film noir di Guillermo del Toro

26/01/2022 recensione film di William Maga

Bradley Cooper e Cate Blanchett sono i protagonisti di un'opera cupa e raffinata, che però si adagia un po' troppo sui cliché tipici del genere

la fiera delle illusioni film 2022 cooper

Guillermo del Toro mette da parte la sua nota passione per le creature esotiche e gli esseri più strani per addentrarsi in uno studio di alcuni ‘mostri’ molto reali in La fiera delle illusioni – Nightmare Alley, un noir più ricco di atmosfera che di personaggi veramente avvincenti. Questo secondo adattamento del romanzo di William Lindsay Gresham, che in precedenza aveva ispirato l’omonimo film del 1947 di Edmund Goulding, ha una visione oscura dell’umanità, scegliendo Bradley Cooper per interpretare un truffatore senza bussola morale e l’algida Cate Blanchett come femme fatale che vede perfettamente chi è lui davvero. I dettagli del periodo storico in cui si muovono sono impeccabili, l’aspetto visivo e le sensazioni superficiali sono seducenti, ma la sceneggiatura confusa manca nel tratteggiare adeguatamente l’istinto assassino delle sue figure centrali.

In ogni caso, La fiera delle illusioni – Nightmare Alley, il primo lungometraggio di Guillermo del Toro dai tempi dell’Oscar al Miglior film per La forma dell’acqua (la recensione), mette insieme un cast stellare, che include anche Toni Collette, Richard Jenkins e Rooney Mara, e con la sua aria sofisticata di pericolo incombente dovrebbe riuscire ad attirare facilmente un pubblico in cerca di un certo cinema rétro.

La fiera delle illusioni - Nightmare Alley poster filmAmbientato tra il 1939 e il 1941, il film è interpretato da Cooper nei panni di Stanton ‘Stan’ Carlisle, un uomo con un misterioso e oscuro passato che trova lavoro in un Luna Park itinerante, va a letto con un’indovina di nome Zeena (Collette) e impara velocemente dal suo anziano marito Pete (David Strathairn) un complicato sistema con cui un mentalista può riuscire a ingannare il pubblico facendogli credere di conoscere ogni cosa.

Conquistando il cuore della gentile della performer Molly (Mara), la porta nella luccicante Buffalo per fare fortuna come ‘lettore della mente’, attirando così l’attenzione di Lilith Ritter (Blanchett), una psichiatra che presto inizia a cospirare con lui per truffare il ricchissimo Ezra Grindle (Jenkins), un suo ex paziente che aveva condiviso con lei tutta la sua segreta vergogna e i suoi rimpianti. Stanton dovrà convincere quindi Ezra che può aiutarlo a entrare in contatto con i suoi cari morti, a un prezzo molto elevato, ovviamente.

La fiera delle illusioni del 1947 si era distinto per il casting di Tyrone Power, un romantico spaccone che aveva visto in Stanton un’opportunità per mostrare ai suoi ammiratori un lato più spigoloso e inedito della sua personalità attoriale. Bradley Cooper ha già interpretato prima personaggi poco raccomandabili, quindi la ‘trasformazione’ non è così notevole in questo nuovo film, ma possiamo percepire la gioia dell’attore 47enne nel portare sul grande schermo un’anima così profondamente corrotta – qualcuno che dirà tutto ciò che serve per ingraziarsi i favori degli interlocutori, con gli occhi sempre ben puntati su proprio tornaconto personale.

Sebbene Bradley Cooper proietti la giusta dose di minacciosità ‘campagnola’, La fiera delle illusioni – Nightmare Alley tende a vedere i suoi personaggi come archetipi noir e le interpretazioni di tutti ne sono un po’ troppo consapevoli, finendo per non rivelare sempre la profondità sottostante. L’amorevole Molly di Rooney Mara è allora la quintessenza della giovinetta innocente, mentre Cate Blanchett assapora ogni momento della fredda mente calcolatrice della sua Lilith. Dalla perfetta pettinatura platinata agli abiti eleganti, è chiaramente la femme fatale del film, e l’attrice 52enne si crogiola nelle convenzioni di genere con la stessa comodità con cui Lilith sta seduta dietro alla sua splendida scrivania.

Le scenografie Art Déco di Tamara Deverell sono infatti incantevoli, adornate dalla colonna sonora orchestrale elegante e consapevolmente vecchio stile di Nathan Johnson, e sia nel sudicio Luna Park che nella nevosa e cosmopolita Buffalo, lo spettatore si sente avvolto dalle ambientazioni iper-realistiche volute da Guillermo del Toro. I temi di fondo tipici del regista messicano, tuttavia, sono meno risonanti del prevedibile.

Nightmare Alley del toro film (6)Guillermo del Toro ha spesso sostenuto e difeso gli emarginati e i disadattati, ma nei 150 minuti di La fiera delle illusioni – Nightmare Alley (ben 40 in più rispetto al lungometraggio del 1947) sembra aver finalmente trovato un outsider che non merita affatto la nostra simpatia o compassione. Bradley Cooper accenna ai demoni che tormentano Stanton – c’è una ragione per cui non beve MAI alcol – ma il film è di per sé particolarmente freddo, poiché inquadra il mondo come un luogo zeppo di individui cinici e spietati e dei facili gonzi di cui si ‘cibano’.

L’affascinante mentalista dagli occhi azzurri e la seducente strizzacervelli fioriscono semplicemente su rami diversi nati dallo stesso ceppo di imbroglioni che vendono false speranze ai poveracci.

Queste idee sono allettanti sulla carta, ma Guillermo del Toro spesso lascia che le trappole insite nel genere e i lussureggianti valori di produzione soverchino la narrazione. Come esplorazione dell’animo di un imbroglione impenitente, La fiera delle illusioni – Nightmare Alley non scava così profondamente nella psiche tormentata di Stanton come si spererebbe, offrendo più che altro un ritratto superficiale di avidità e di marciume morale. Allo stesso modo, il civettuolo tira e molla tra Stanton e Lilith, che è un’infida serpe quanto lui, presenta altrettanto potenziale, salvo mancargli la potente spinta erotica fornita dai migliori noir.

Detto questo, il film – nel bene o nel male – sembra uno sforzo deciso da parte di Guillermo del Toro di allontanarsi dagli elementi più fantastici che hanno definito il suo cinema, concentrandosi sul nostro bisogno molto umano di credere in qualcosa – anche se si tratta di un artista della truffa – e adagiando la storia in un mondo quotidiano pericoloso e meschino in cui non ci sono supereroi dai poteri magici o sarcastici come Hellboy a salvarci.

In definitiva, La fiera delle illusioni – Nightmare Alley è costruito su quella che si potrebbe definire una tragedia ironica, suggerendo che, alla fine, tutti quanti ottengono quello che si sono cercati. Ma questo atro suggerimento si limita a un graffietto, quando invece dovrebbe squartarci fino all’osso.

Di seguito trovate il full trailer italiano La fiera delle illusioni – Nightmare Alley, nei nostri cinema dal 27 gennaio: