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Voto: 7/10 Titolo originale: Alone in Berlin , uscita: 15-02-2016. Regista: Vincent Perez.

Lettere da Berlino: la recensione del film diretto da Vincent Pérez

10/10/2016 recensione film di Teresa Scarale

Il regista - e attore - svizzero racconta la resistenza tedesca al nazismo nel suo nuovo toccante film, che vede protagonisti gli straordinari Emma Thompson e Brendan Gleeson

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Dal romanzoOgnuno muore solo” di Hans Fallada, il nuovo lavoro di Vincent Pérez narra la storia vera di Otto e Anna Quangel, che sfidarono il buio del regime nazista con la luce delle loro parole.

locandina-lettere-berlinoAnna (Emma Thompson) e Otto (Brendan Gleeson) sono due onesti cittadini della classe operaia nella capitale tedesca al tempo di Hitler. La loro vita scorre schiva e appartata per evitare il più possibile guai con la Gestapo, fino a quando, nel 1940, il loro unico e amatissimo figlio Hans cade nel nome del Führer sul fronte francese.

Scosso dal dolore, Otto decide di indossare letteralmente i guanti di una rivolta silenziosa, armato di penna e cartoline. Avendo cura di non lasciare impronte digitali, comincia a scrivere riflessioni antinaziste nella speranza che ciò dia il via ad un graduale smantellamento del regime. Sua fedele alleata è l’adorata consorte Anna. Le cartoline vengono dai due depositate in luoghi nevralgici della città, e come prevedibile, non passa molto che la Gestapo se ne accorge.

Le centinaia di missive rinvenute inquietano il regime, e vengono riprodotte sotto forma di bandierine rosse su una mappa della città, quasi fossero mine. Riceve l’incarico di stanare i sovversivi il giovane ispettore della Gestapo Escherich (Daniel Brühl). Ma i Quangel sono prudenti, molto.

Una sorta di tensione soffocata permea tutto il film e tiene incollati alla poltrona, quasi ci fosse una mano premuta sulla bocca dello spettatore. Nessun picco da dramma urlato; il tormento dei due protagonisti vive costretto e denso attraverso l’interpretazione magistrale della Thompson e soprattutto di Gleeson.

La vita scorre ovattata perché assordante è il Segreto, e Vincent Pérez queste sensazioni le restituisce tutte, grazie a una regia palpitante e alle ambientazioni curate, che assecondano in ogni momento la paura della delazione. Anna e Otto sono esistiti veramente. Il loro cognome era Hampel, e oggi, anche grazie a questo film, ne conosciamo il coraggio e la dignità.

Vi lasciamo con il trailer di Lettere da Berlino, che uscirà nei nostri cinema il 13 ottobre: