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Voto: 6/10 Titolo originale: Motherless Brooklyn , uscita: 31-10-2019. Budget: $26,000,000. Regista: Edward Norton.

Motherless Brooklyn – I Segreti di una città: recensione del film noir di – e con – Edward Norton

17/11/2019 recensione film di William Maga

La star 50enne porta al cinema l'adattamento del romanzo di Jonathan Lethem, mantenendosi estremamente ligio agli stilemi del genere noir e catalizzando su di se tutta l'attenzione

Qualcuno potrebbe pensare che, a 50 anni suonati, Edward Norton abbia diretto molti più film di quanto effettivamente fatto. L’attore, noto per i suoi metodi esigenti e per aver talvolta addirittura strappato il controllo creativo ai suoi registi, come ad esempio in American History X, Red Dragon e L’incredibile Hulk si è infatti spostato dietro alla mdp solamente in un’occasione, la dimenticabile rom-com Tentazioni d’amore del 2000. Ma non aveva scritto la sceneggiatura di quel film. Per qualcuno che sembrerebbe avere una visione perfezionista così specifica e borderline dell’arte che crea, è sorprendente che non abbia quindi preso in mano le redini più spesso.

Motherless Brooklyn - I segreti di una città film posterIn ogni caso, abbiamo finalmente ora l’opportunità di vedere la pasta di cui è veramente fatto Edward Norton come artista con Motherless Brooklyn – I Segreti di una città, lungometraggio da lui scritto, diretto e interpretato che adatta un romanzo del 1999 di Jonathan Lethem (pubblicato in Italia col titolo Brooklyn senza madre). Spostando l’ambientazione nella New York degli anni ’50, il lungometraggio si colloca esattamente nel solco della tradizione noir – un sordido mistero da svelare che ha molti più colpi di scena di quanti si potrebbe inizialmente sospettare.

Si concentra su Lionel (Norton), un giovane e idealista investigatore privato che lavora per il suo mentore, Frank (Bruce Willis). Lionel ha la sindrome di Tourette, ma questo non interferisce troppo con la sua attività. Quando Frank viene ucciso in circostanze discutibili, il controllo dell’agenzia passa su Tony (Bobby Cannavale), che consente a Lionel di indagare ulteriormente. L’uomo comincia così a scoprire una vasta serie di eventi interconnessi che ruotano attorno a una giovane donna (Gugu Mbatha-Raw) che lavora per contrastare gli aggressivi sforzi di riqualificazione di Moses Randolph, un magnate dell’edilizia (Alec Baldwin).

A una prima occhiata, Motherless Brooklyn – I Segreti di una città sembra un Chinatown in salsa newyorkese, e ci sono molte ragioni per pensarlo. Lo sfondo delle opere pubbliche con Alec Baldwin grida Noah Cross, e mentre il concetto di detective privato che scava troppo in profondità e finisce per pestare i piedi alla gente sbagliata è ricorrente, li tocchi moderni puntano al classico di Roman Polański del 1975. Moses Randolph sprizza Donald Trump da tutti i pori nei suoi modi e nel suo approccio, che sembra particolarmente tempestivo (e un po’ fortunato, considerando che Edward Norton ha provato per un paio di decenni a realizzare questo progetto), ed è parimenti sufficientemente viscido e intriso di quel futurismo utopistico e idealista che lo rende un leader perfetto.

Tuttavia, come immaginabile, tutto ruota davvero intorno a Edward Norton. La Tourette è stata al centro della campagna pubblicitaria del film, probabilmente per puntare a una candidatura facile ai prossimi Oscar (sappiamo bene quanto l’Academy ami le disabilità), e per dirla in breve, il risultato sullo schermo è profondamente problematica e imbarazzante per tutte le ragioni sbagliate. Ma a conti fatti, i tic vocali e fisici dell’attore sono solo un tratto della sua personalità anziché ciò che lo definisce. C’è molta narrazione, come da tradizione nel genere noir, del tutto non dipendente dalla condizione di Lionel (il che ha senso, visto che il protagonista non ha ‘difficoltà’ a pensare), ed è qui che Edward Norton brilla di più. È sempre stato un interprete dotato e magnetico, e la sua propensione per le prove impassibili si adatta benissimo al noir.

Motherless Brooklyn - I segreti di una città filmIl filmmaker è stato poi accorto nell’impiegare il veterano direttore della fotografia Dick Pope, che in precedenza aveva lavorato con lui in The Illusionist – L’illusionista nel 2006. È perfettamente a suo agio con le profonde ombre e le inquadrature affilate richiesti, e l’aspetto generale è senz’altro uno degli aspetti migliori di Motherless Brooklyn – I Segreti di una città. Daniel Pemberton regala una piacevolmente sobria partitura jazz che riesce a sostenere la tensione nelle scene più consequenziali del film.

È difficile dire cosa tutto ciò significhi per le future opere da regista di Edward Norton, dato che qui dimostra di essersi saputo attenere strettamente alle aspettative standard del genere senza alcun ‘colpo di testa’ particolarmente azzardato, ma senza neppure compiere passi falsi. Il noir esiste ormai da decenni, e lui non è interessato a stravolgerne i canoni.

In definitiva, Motherless Brooklyn – I Segreti di una città è un esercizio di genere complessivamente decente. Edward Norton ha messo insieme un cast variegato e di talento che riesce a gestire bene il materiale che vien dato, ed è un’opera sorprendentemente facile da guardare, anche se l’intrinseca essenza tourettiana del tutto non smette mai di distrarre. È lodevole che non sia l’unico obiettivo del film, ed è bello che tutti accettino Lionel per quello che è, ma mentre l’opera non parla direttamente della sindrome Tourette, spesso si traduce comunque in questi strani cambiamenti di tono.

Motherless Brooklyn – I Segreti di una città è un noir di stampo hard-boiled senza grossi momenti di leggerezza, ma alcune (se non la maggior parte) delle esplosioni di Lionel sembrano essere inseriti per suscitare una risata nel pubblico. Sembrano progettate per garantire un’esperienza stridente, ma finiscono anche per danneggiare lo scopo generale. Non lo rovinano, però, poiché resta ancora molto da apprezzare. Motherless Brooklyn – I Segreti di una città non innalza certo Edward Norton a prossimo grande attore trasformato in regista, visti che i suddetti bizzarri cambiamenti di tono e la mancanza di originalità gli impediscono di affermarsi come un prodotto che durerà nel tempo, ma, se non altro, riesce a dimostrare che ha saputo gestire adeguatamente una storia consolidata.

Di seguito il trailer in versione italiana di Motherless Brooklyn – I Segreti di una città, nei cinema italiani dal 7 novembre: