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Titolo originale: Predator: Killer of Killers , uscita: 05-06-2025. Regista: Dan Trachtenberg.

Predator: cosa è successo a Dutch? Killer of Killers potrebbe avere la risposta

08/06/2025 news di William Maga

Il film animato di Dan Trachtenberg rilegge la saga e apre una finestra sul destino del personaggio di Arnold Schwarzenegger

killer of killers scena finale film

Dal 1987, il maggiore “Dutch” Schaefer è rimasto una figura centrale quanto evanescente nell’universo Predator. Eroe fondativo e unico vincitore umano senza armamenti avanzati, Dutch è stato evocato più volte per un possibile ritorno, ma mai concretamente reintegrato nella saga. Le ragioni produttive sono note — rifiuti di sceneggiatura, divergenze creative, e il ruolo pubblico di Arnold Schwarzenegger — ma Killer of Killers (la recensione) opera un gesto sorprendente: ne propone una spiegazione interna al canone, coerente e miticamente potente.

Il film animato, diretto da Dan Trachtenberg e Joshua Wassung, introduce infatti l’idea che i Predator catturino i sopravvissuti più valorosi per imprigionarli in criostasi e usarli in arene gladiatorie. Non più soltanto cacciatori rituali, gli Yautja si rivelano collezionisti di campioni, intrappolati tra rivalità tribali e un codice d’onore ormai corrotto. In questo contesto, Dutch — il primo, l’archetipo — potrebbe trovarsi prigioniero da decenni, non dimenticato, ma conservato come simbolo assoluto di sfida.

Killer of Killers espande il canone proponendo uno scenario che combina il passato (i guerrieri vichinghi, giapponesi, e della Seconda Guerra Mondiale) con un futuro distopico dove i Predator gestiscono una prigione multidimensionale per “campioni”. Questa svolta mitologica si consuma nel silenzio visivo della scena finale: il passaggio tra capsule criogeniche mostra tra gli altri anche Naru, l’eroina di Prey, congelata e pronta a combattere di nuovo. Nulla viene detto esplicitamente su Dutch, ma tutto viene suggerito. È il cinema che lavora per ellissi, per evocazione.

L’intuizione di fondo — ispirata, come conferma Trachtenberg, alla scena finale di I predatori dell’arca perduta — è che ogni vincitore diventa oggetto: il trofeo vivente di un sistema rituale degenerato. Questo concetto arricchisce la mitologia degli Yautja e, insieme, giustifica il silenzio narrativo su Dutch. Non è più un’assenza, ma un’attesa mitologica.

predatorL’intelligenza produttiva del film risiede anche nella scelta del medium animato, che consente di superare vincoli anagrafici e fisici. A 77 anni, Schwarzenegger potrebbe prestare solo la voce a un Dutch “congelato nel tempo”, recuperato subito dopo il finale del film del 1987. Nessun compromesso sul piano dell’azione: l’animazione permette di restituire il personaggio nella sua forma mitica, integra, potente.

Trachtenberg non conferma un sequel, ma ammette che l’idea era già presente nel pitch originale — e il codice di lavorazione del film era significativamente intitolato “Warehouse”, il “magazzino” dei campioni. Dutch, dunque, è già parte del disegno. La domanda non è più “se”, ma “quando”.

Il nuovo corso del franchise – iniziato con Prey e ora consolidato ora da Killer of Killers – si apre a un modello antologico e intertemporale. Ogni epoca, ogni cultura, può avere il proprio “campione”, pronto a essere catturato, conservato, rievocato. In questo scenario, tutti i sopravvissuti dei film precedenti (Harrigan, Royce, Isabelle, McKenna) possono rientrare in scena, come suggerisce la stessa struttura narrativa del film: il combattimento non finisce mai, si ripete, si trasforma in arena perpetua.

Killer of Killers, così, non è solo un sequel: è una chiave di volta mitologica, che permette alla saga di reinventarsi senza negare il passato. E Dutch, il primo, resta il centro invisibile di questo universo in espansione.

Nel cinema contemporaneo, pochi personaggi hanno avuto la forza mitologica di Dutch. La sua assenza dai sequel è stata a lungo interpretata come mancanza; oggi, grazie a Killer of Killers, può essere letta come presenza latente, silenziosa, rituale. Una “memoria criogenica” pronta a riemergere, come un eroe arturiano in sonno.

Se il mito è ciò che sopravvive al tempo, Dutch non è mai uscito di scena. Ha solo aspettato, nel freddo di un’eco spaziale, il momento giusto per tornare a combattere.

Di seguito trovate il full trailer doppiato in italiano di Predator: Killer of Killers, dal 6 giugno su Disney+: