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Voto: 7/10 Titolo originale: Aterrados , uscita: 03-05-2018. Regista: Demián Rugna.

Aterrados – Terrorizzati | La recensione del film horror di Demián Rugna (BIFFF 36)

09/04/2018 recensione film di Sabrina Crivelli

Dall'Argentina arriva un ottimo horror paranormale, che combina un cast superbo, un'atmosfera davvero inquietante e un intreccio inventivo e per nulla scontato

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Quando si parla di possessione demoniaca e paranormale, la produzione main stream hollywoodiana sembra ormai aver esaurito ogni ispirazione, ma per fortuna per degli amanti del sottogenere, non in tutto il mondo è così. Recentemente infatti dalla Corea sono arrivati l’ottimo Goksung – La presenza del diavolo  di Na Hong-jin(Gok-seong, la nostra recensione), dalla Spagna Veronica di Paco Plaza (la nostra recensione) e dal Messico El Habitante del Guillermo Amoedo (la nostra recensione). E la felice serie extra-statunitense non sembra essersi esaurita. Stavolta a proporre qualcosa di decisamente esaltante è l’Argentina, con Aterrados – Terrorizzati, scritto e diretto da Demián Rugna (The Last Gateway).

La narrazione inizia una notte qualsiasi, quando un uomo, dopo aver sentito degli strani rumori, come un costante graffiare sulle pareti, esce di casa e citofona al vicino, che tuttavia non risponde. Immediatamente torna a casa, solo per scoprire il corpo nudo della moglie, ricoperto di sangue, che fluttua sopra la vasca da bagno, sbattendo ripetutamente contro le pareti! L’inquietante incipit proietta subito lo spettatore nel pieno di una sinistra serie di fenomeni inspiegabili si susseguono in un tranquillo quartiere residenziale. Tutto inizia nella villetta di Walter Carbajal (Agustín Rittano). L’uomo è terrorizzato, quando cerca di dormire ode strani crepitii, versi sinistri e la mattina successiva gli oggetti nella stanza si sono incomprensibilmente spostati.

Prova a chiamare un’esperta di paranormale, la dottoressa Rosentok (Elvira Onetto), ma non riesce a entrare in contatto con lei. E le stranezze nel vicinato non finiscono: il cadavere di un bambino torna dopo tre giorni dalla tomba e si siede a mangiare latte e cereali come se nulla fosse, davanti alla madre sconvolta. Così la Rosentok, affiancata da un collega conoscitore dell’occulto (George L. Lewis), da un medico (Norberto Gonzalo), da un poliziotto (Maximiliano Ghione), decidono di trascorrere la notte nel caseggiato e affrontare ciò che si cela in quelle all’apparenza normali abitazioni.

Ottimo in primo luogo nella costruzione dell’intreccio, Aterrados – Terrified procede per accumulo di arcani indizi connessi tra loro, con trovate decisamente ad effetto. Così, quella che potrebbe essere una convenzionale casa stregata, si espande in spazi, tempi ed idee, diffondendosi come una sorta di immateriale malattia, che colpisce chiunque venga in contatto con la primaria fonte, quello che viene definito “il Nido”. Da una parte allora la narrazione erratica immerge, soprattutto nella parte iniziale, lo spettatore in una successione di agghiaccianti eventi, che tuttavia non sono messi in scena con le banali trovate, giusto per generare il tipico salto sulla sedia, a cui ci ha abituato un certo cinema di Hollywood commerciale alla L’Evocazione – The Conjuring e filiazioni varie.

Certo, alcuni cliché sono presenti anche nel film argentino, come inspiegabili ombre che si aggirano nelle tenebre, inquietanti scricchiolii, o mobilio che si muove da solo, ma sono solo di contorno. Inoltre, alla patinatura e spettacolarità tipica degli horror americani si sostituisce un’atmosfera ben più scabra e angosciante, e molto viene lasciato in secondo piano, altro appena abbozzato. In questo modo, invece di un facile spavento, perfino quei parchi momenti in cui sono suscitati i convenzionali jump scare sono inseriti in una più ampia evoluzione della scena, riuscendo così a trasmettere ben più che un repentino sobbalzo.

Terrificante diventa allora la altrove ritrita visione da lontano di un demone affacciarsi alla finestra, per poi sparire in caso si cambi posizione, per poi ricomparire un’altra volta, ma proprio davanti al personaggio che lo stava osservando, trasformando un trito stereotipo in qualcosa di molto più spaventoso. Allo stesso modo, una carcassa malforme con un grosso occhio, incarnazione di una maligna presenza, che fuoriesce da una grossa crepa nel muro strisciando sortisce il suo effetto assai più che un qualche posticcio mostro con occhi rossastri al centro dell’ennesimo film di James Wan. Oppure il redivivo ragazzino, reso grigio dal terriccio in cui è stato sepolto e dall’avanzato stato di decomposizione del suo corpo, ricorda sì di molto il piccolo spettro al centro di Ju-on: Rancore di Takashi Shimizu, ma similmente acquisisce una diversa funzione in un assai più ampio disegno.

Aterrados – Terrorizzati risulta allora una felice combinazione di precedenti suggestioni, liberamente rielaborate in una trama e un contesto inediti, e di inventive intuizioni (come le entità che si nutrono di sangue dalla credenza di una cucina…). Potremmo definirlo altresì la fusione di una versione migliorata del canadese-americano ESP Fenomeni paranormali (Grave Encounters) dei Vicious Brothers, nell’idea di realtà parallele e osmotiche, con la complessa impalcatura e il concept sviluppato nel giapponese – e pressoché sconosciuto ai più – The Inerasable di Yoshihiro Nakamura, in cui il demoniaco si diffonde per una sorta di osmosi con oggetti e luoghi maledetti. Eppure ogni nucleo narrativo è espanso con grande maestria e il climax sviluppato nel minutaggio è incrementato dalla ottima interpretazione di pressoché tutti gli attori in scena, che recitano la propria parte in modo superbo, comunicando al pubblico la giusta angoscia, senza mai però eccedere.

Horror quindi encomiabile su più fronti, non ci resta che sperare che la distribuzione italiana, fin troppo propensa a portare nei nostri cinema anche il titolo più mediocre proveniente dagli USA e a trascurare tutto il resto, stavolta si avveda di questa perla argentina. In ogni caso, rimane sempre Netflix

Di seguito trovate il trailer ufficiale in spagnolo (sottotitolato in inglese) di Aterrados – Terrorizzati: