Recensione libro + intervista: I segreti di Dune. Storia, mistica e tecnologia nelle avventure di Paul Atreides di P. Riberi e G. Genta
30/04/2024 news di Sabrina Crivelli
Dal letterario al filmico, dalla mistica al medioevo e alla tecnologia futurista, un viaggio affascinante nel 'Duneverso' ispirati dai romanzi di Frank Herbert
Dune, adattamento in due capitoli diretto da Denis Villeneuve con protagonisti, tra gli altri, Zendaya, Timothée Chalamet, Rebecca Ferguson, Jason Momoa e molte altre star hollywoodiane, ha recentemente iportato in auge, anche tra i più giovani, il ciclo letterario creato dal geniale Frank Herbert.
Affascinanti mondi immaginari, spietati giochi politici tra casate dominanti in un sistema imperiale intergalattico instabile e guerre intestine fanno di questo capolavoro della fantascienza un’opera estremamente complessa e articolata in numerosi libri, nonché una fonte di idee pressoché inesauribile per il grande e piccolo schermo.
Il tortuoso percorso di Paul, giovane erede di casa Atreides che, dopo lo sterminio dei suoi da parte degli Harkonnen, si unisce ai Fremen e ne diventa il profeta con il nome di Muad’dib, ha ispirato diverse versioni cinematografiche e televisive.
Gli appassionati di lunga data della saga certo ricorderanno il Dune di David Lynch del 1984, e alcuni, probabilmente, anche le due mini-serie Syfy del 2000 intitolate Dune e I Figli di Dune. Altri ripenseranno, forse, con un po’ di rimpianto quell’ambizioso Dune di Alejandro Jodorowsky mai realizzato di cui ripercorre le tappe il documentario del 2013 Jodorowsky’s Dune diretto da Frank Pavich.
I segreti di Dune. Storia, mistica e tecnologia nelle avventure di Paul Atreides (268 pagg, 20.00 euro) di Paolo Riberi e Giancarlo Genta esplora la vasta mitologia connessa alla saga herbertiana, unendo il rigore della ricerca accademica alla passione che ne distingue i cultori.
Il saggio, edito da Mimesis, ci conduce in un cammino erratico che ha inizio con la definizione delle sue versioni susseguitesi nel tempo – libresche, filmiche, televisive… – e le sue infinite influenze culturali, ma va ben oltre la semplice ricostruzione di questo sfaccettato universo.
I capitoli del libro scavano in profondità alle origini storiche, religiose, sociologiche e tecnologiche del capolavoro di Herbert. Ne vengono così rivelate radici e molteplici suggestioni che spaziano dal medioevo feudale alla mistica sufi e all’immaginario apocalittico, fino alle fantasie futuriste legate all’intelligenza artificiale e alle sue varie declinazioni.
Riberi e Genta si soffermano altresì sui molteplici aspetti che ci hanno accattivato dell’originale letterario e delle sue filiazioni investigando, ad esempio, i viaggi spaziali, la geografia del “Duneverso”, la meccanica dietro armi, sospensori per la levitazione, ornitotteri e tute distillanti, oppure le dinamiche del progetto per la terraformazione di Arrakis – e molto altro.
Nel complesso, infatti, I segreti di Dune è un volume completo e appassionante, adatto sia a chi già conosce bene la saga che ai neofiti, che vi si avvicinano dopo aver visto i film di Villeneuve.
Abbiamo colto l’occasione per porre agli autori, Riberi e Genta, alcune domande su I segreti di Dune:
Come è nato I segreti di Dune, cosa ne ha ispirato la stesura e come si colloca nel panorama italiano?
Fin da subito, abbiamo cercato di esplorare la saga di Dune – nelle sue molte manifestazioni, cartacee e cinematografiche – come un vero e proprio mito contemporaneo, e non come una semplice opera di fantasia. Come afferma Jodorowsky, “Dune non appartiene a Frank Herbert più di quanto Don Chisciotte appartenga a Cervantes”, e in effetti quella di Paul Atreides, dei Fremen e di Arrakis è una storia che ha finito per estendersi molto al di là dell’iniziale progetto del suo autore, assumendo una dimensione universale.
Del resto, dagli anni Sessanta a oggi, Dune ha esercitato un’enorme influenza sulla cultura e sulla società occidentale, per certi versi paragonabile a quella della trilogia de Il Signore degli Anelli. Anche se alcuni temi della saga sono tipici degli anni Sessanta, come per esempio la droga sacra o l’idea che se usassimo meglio il nostro cervello avremmo a disposizione una serie di percezioni extrasensoriali, e oggi sono molto meno sentiti (o addirittura ritenuti errati), l’attualità del romanzo, che parla di fanatismo religioso, guerre sante, intelligenza artificiale e viaggi nello spazio, rimane intatta.
Da parte nostra, abbiamo cercato di esplorare i segreti di questo successo, e i retroscena storici, mitologici, economici e tecnologici che rendono Dune un’opera molto diversa da tante altre.
Per creare il suo universo, Frank Herbert ha attinto a piene mani al medioevo feudale, al misticismo islamico dei sufi, ai vangeli gnostici, alla religione persiana, alle gesta di Lawrence d’Arabia, al cosmismo russo del Novecento e ai grandi miti dell’antichità descritti da Joseph Campbell.
Al tempo stesso, ha anche tracciato un universo fantascientifico in cui i temi dell’Intelligenza Artificiale, del viaggio interstellare e delle nuove frontiere della scienza e della tecnologia giocano un ruolo chiave: gli stessi sistemi stellari della saga, da Dune a Caladan, e da Giedi Prime a Salusa Secudus trovano una collocazione sulle nostre mappe celesti!
Il nostro libro vuol essere una bussola per esplorare ciò che si cela dietro l’universo fantastico di Dune. A differenza di quel che succede oltreoceano, nel panorama italiano spesso mancano opere di approfondimento dedicate al mondo della fantascienza, e I Segreti di Dune ha proprio l’obiettivo di colmare questa lacuna.
A chi si rivolge I segreti di Dune?
Il saggio si rivolge a tutti gli appassionati della saga, dal più incallito lettore dei romanzi allo spettatore dell’ultima ora, che magari ha conosciuto Dune soltanto tramite Timothée Chalamet, Zendaya e l’adattamento di Denis Villeneuve. Si tratta di un libro divulgativo, che prova a non dare nulla per scontato: dalle religioni antiche alla tecnologia, e dalla storia al mito, abbiamo provato a spiegare tutti i concetti in maniera chiara e accessibile.
L’universo di Dune, del resto, è già sufficientemente complesso di per sé: il nostro obiettivo è stato quello di provare a mettere ordine, senza mai risultare troppo specialistici. Al tempo stesso, però, abbiamo provato a fornire un’analisi quanto più possibile completa, rigorosa ed esaustiva.
Da estimatori e conoscitori della saga letteraria, come giudicate gli adattamenti cinematografici di David Lynch e Denis Villeneuve?
Della sfortunata versione di Lynch spesso si è detto ogni male, e lo stesso regista l’ha ripudiata a causa delle mille controversie dietro le quinte. In realtà, quello del 1984 è un film che fa del suo meglio con le limitate risorse tecnologiche a sua disposizione, e che al netto di alcune scelte obiettivamente poco riuscite riesce comunque a lasciare il segno e a regalare vari sprazzi di grande cinema. Andrebbe riconsiderato con mente fredda, e una mentalità più aperta: il Dune di Lynch è un film tormentato, ma nettamente superiore alla media.
La versione di Villeneuve è invece un adattamento che gode di risorse tecniche e artistiche assai differenti, e che a nostro avviso rappresenta l’adattamento definitivo della saga nata dalla penna di Frank Herbert. È difficile pronosticare quale sarà la sua eredità nella storia della settima arte, ma è indubbio che si tratta di un film di grandissima qualità, frutto di una rielaborazione approfondita ma pur sempre fedele allo spirito del romanzo.
Siamo curiosi di vedere l’ultimo capitolo della trilogia di Villeneuve, Dune: Messiah, ma ad ora possiamo dire che il regista ha davvero superato le aspettative.
Di seguito il trailer del Dune di David Lynch:
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