Voto: 7/10 Titolo originale: Raiders!: The Story of the Greatest Fan Film Ever Made , uscita: 14-03-2015. Regista: Jeremy Coon.
[recensione] Raiders! The Story of the Greatest Fan Film Ever Made di Tim Skousen e Jeremy Coon
05/01/2017 recensione film Raiders!: The Story of the Greatest Fan Film Ever Made di Alessandro Gamma
Il documentario che racconta la conclusione di The Adaptation, il folle rifacimento di I Predatori dell'Arca Perduta da parte di un gruppo di ragazzini negli anni '80, è molto più di un dietro le quinte
La vicenda è nota da anni: nel 1982, un trio di ragazzini di 11 anni del Mississippi – Chris Strompolos, Eric Zala e Jayson Lamb – mise in piedi un elaborato tentativo di rifare Indiana Jones e I predatori dell’Arca perduta. Nel corso di otto anni, hanno più o meno completato questo incredibile compito, e il risultato ha assunto una dimensione mitologica. Notato alla fine dal regista horror Eli Roth, gli ormai cresciuti responsabili di Raiders of the Lost Ark: The Adaption hanno potuto godere di rinnovati apprezzamenti per la loro fatica e, infine, sono riusciti a incontrare addirittura Steven Spielberg in persona. Tuttavia, come Jeremy Coons e il divertente documentario di Tim Skousen Raiders! The Story of the Greatest Fan Film Ever Made chiarisce, anche a questo punto la storia non era ancora conclusa: i ragazzi non erano mai riusciti infatti a girare una scena cruciale, e in età adulta, hanno finalmente tentato di finire il lavoro.
La sequenza mancante, in cui l’archeologo interpretato da Harrison Ford affronta un muscoloso nazista a torso nudo mentre un aereo a eliche romba alle loro spalle, richiedeva una dose massiccia di risorse, in gran parte messe insieme grazie a una campagna su Kickstarter. Il piano è allo stesso tempo assurdo e accattivante da guardare. Con un approccio schietto che spesso dà la sensazione di essere un resoconto del dietro le quinte, Coons e Skousen passano da filmati contemporanei del nuovo ambizioso progetto a quelli della vivace storia dell’idea originale, che ricevette anche una certa attenzione da parte dei media locali prima che le strade dei protagonisti divergessero col passare del tempo.
E’ proprio questo capitolo sorprendentemente cupo delle loro vite a donare al film un maggiore appeal rispetto ai fatti di base già conosciuti. Una volta sviluppata come un progetto di finzione sceneggiato da Daniel Clowes (Ghost World), la storia di Raiders! si estende al di là degli adorabili sforzi degli aspiranti giovani filmmakers, trovandoli ossessionati dalla sua eredità. Mentre la struttura del documentario risulta un po’ irregolare, i suoi protagonisti rimangono soggetti affascinanti, i cui ricordi – insieme ad altri aneddoti raccontati da mogli e genitori – includono rivelazioni su sfide ben maggiori al film stesso.
Tra queste ci sono la lotta di Strompolos contro l’abuso di droga e le frustrazioni di Zala per un lavoro in azienda che lo porta lontano dalle sue passioni, così come i battibecchi adolescenziali che hanno rovinato la loro amicizia per diversi anni. Solo Lamb, l’eccentrico mago degli effetti speciali del gruppo, pare aver mantenuto un percorso relativamente liscio. Anche così, nessuno di loro ha avuto però particolare successo in campo cinematografico, e questo traspare bene dal sottofondo tragico alla narrazione. I tristi dettagli della loro situazione permeano il tentativo odierno di completare l’impegno che si erano presi con una notevole quantità di risonanza emotiva.
Eppure, la vicenda non potrebbe stare in piedi a lungo se il progetto originale non fosse stato innanzitutto così impressionante (come sottolineato a un certo punto, The Adaptation è un remake scena per scena più raffinato di quello fatto da Gus Van Sant con Psycho). Nonostante una certa ingenuità di fondo nella premessa, Raiders! affronta con successo le prove pratiche e personali che il rischio creativo comporta. Ascoltando questi uomini parlare delle loro intenzioni, è impossibile non farsi travolgere dal loro desiderio di finire ciò che hanno iniziato. Un tempo fan-film spensierato, The Adaptation ha assunto un significato molto più profondo nella vita dei suoi creatori, e il film porta in luce proprio questo.
Il documentario ha la tendenza a serpeggiare ripetutamente negli stessi momenti e osservazioni sul significato personale di Raiders! per queste persone, ma gli istanti conclusivi rendono l’investimento giustificato. Caratterizzati dalle riprese di un incidente esplosivo avvenuto sul set della sequenza finale, l’opera presenta un climax eccitante e inaspettato quanto una scena d’azione simulata nell’originale di Spielberg del 1981. In definitiva, Raiders! aiuta sia a rinforzare la fama della saga di The Adaptation che a concluderla degnamente.
Di seguito il trailer ufficiale di Raiders!:
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