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Voto: 6.5/10 Titolo originale: Deadly Blessing , uscita: 14-08-1981. Budget: $2,500,000. Regista: Wes Craven.

Recensione story | Benedizione Mortale di Wes Craven

19/06/2019 recensione film di William Maga

Nel 1981 il regista girava un horror rurale atipico e ricco di suggestioni, interpretato da Ernest Borgnine e da una giovanissima Sharon Stone

Sharon Stone in Benedizione Mortale 1981 film

Wes Craven raccontava di aver cominciato a pensare al suo quinto film dopo il tragico massacro di Jonestown in Guyana. E, in effetti, la piccola comunità agricolo-religiosa capitanata da un Ernest Borgnine mormoneggiante e nerovestito, austero custode della morale ittita, ricorda un po’ la celeberrima setta del reverendo Jim Jones, balzata tragicamente sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo nel 1978.

benedizione mortale film wes craven posterMa un film è un film: e così, il luciferino regista di L’Ultima casa a sinistra (1972) e di Le colline hanno gli occhi (1977) e dell’ancora inedito in Italia al tempo – siamo nel 1981 – Il Mostro della Palude (uscito poi nei cinema nel 1982), si è sbarazzato subito dei possibili riferimenti di cronaca nera per allestire una classica storia del terrore, piena di coltelli, forconi, ragni (una scena in particolare vede malcapitata protagonista un’allora giovanissima Sharon Stone), serpenti viziosi (in una sequenza con una vasca da bagno che verrà ripresa, quasi identica, in Nightmare – Dal Profondo della Notte un paio d’anni dopo) e maledizioni demoniache. L’armamentario solito del genere, insomma, però inserito in un curioso contesto narrativo che farà la gioia dei patiti dell’horror meno truculento.

Già, perché Benedizione Mortale (Deadly Blessing, dal nome della fattoria al centro della tenebrosa vicenda, chiamata appunto ‘Nostra benedizione’), finisce senza volerlo con l’essere un prodotto di consumo un po’ atipico. I trucchi e gli effetti speciali sembrano messi lì spesso alla rinfusa e secondo ritmi sbagliati, quasi per «rinforzare» l’idea base dell’opera: che è poi quella, più inaspettata, di mettere in contrasto il fanatismo religioso e anacronistico della comunità simil Amish con i simboli e le «tentazioni» della vita moderna. Niente di nuovo, si dirà, ma — se ci pensate un po’ — vedrete che questa dissertazione diabolica sulla natura e la città, sulla tecnologia e l’artigianato, sulla libertà sessuale e sulla repressione non manca di una certa suggestione.

Non a caso, il primo omicidio di Benedizione Mortale, la cui trama in sé non certo esaltante ed è quanto mai confusa, nasce proprio dallo scontro tra due culture: da un lato, gli arcaici metodi agricoli difesi contro il progresso dal «luddista» Ernest Borgnine; dall’altro, l’uso del trattore sostenuto dalla giovane coppia entrata a far parte della comunità ittita. Che il «civilizzato» e traditore Jim Schmidt (Douglas Barr) abbia la vita corta (il trattore, messo in moto da una mano omicida, lo schiaccerà) lo si capisce subito; quanto alla moglie Martha (Maren Jensen), raggiunta da due emancipate e inconsapevoli ragazze di città in short e magliette aderenti, il film – costato 2.5 milioni di dollari – le riserverà ogni sorta di nefandezze e di cattive sorprese.

Ernest Borgnine in Benedizione Mortale 1981 filmEppure, anche in questo caso, più che lo scoppio di violenza innescato dalla rigida e totale intolleranza della setta, le cose migliori di Benedizione Mortale sono rintracciabili altrove, ad esempio nella sottile ironia che accompagna la breve sortita al cinema, luogo di perdizione per eccellenza, dove si proietta proprio un vecchio horror di Wes Craven (il televisivo Summer of Fear del 1978), della eccitante Vicky Anderson (Susan Buckner) e del giovane e turbato ittita John (Jeff East).

Insomma, un po’ come solitamente accade per le opere di Brian De Palma, senza fare paragoni avventati, l’occhio deve posarsi sui particolari, sui personaggi di contorno, sulla scelta dei paesaggi (un Texas solare, desolato e iper-realistico, benissimo mascherato da Pennsylvania), sulla ricercatezza formale delle inquadrature e delle luci.

Non funziona proprio, invece, lo spirito maligno, il famoso Incubus servito in Terra dalle due donne ittite: l’invenzione è un po’ sciocca e finisce per rovinare l’epilogo irrazionale di Benedizione Mortale (vagamente ispirato a Carrie – Lo sguardo di Satana), troppo pasticciato e parossistico. Pare comunque che l’abbia imposto il solito produttore hollywoodiano ‘illuminato’, per strappare un po’ di terrore in più per gli spettatori. In ogni caso, non appartiene, cinematograficamente parlando, al Wes Craven migliore.

Di seguito trovate il trailer internazionale di Benedizione Mortale, disponibile in DVD e Blu-ray nel nostro paese: