Voto: 6/10 Titolo originale: Solomon Kane , uscita: 16-09-2009. Budget: $45,000,000. Regista: M.J. Bassett.
Recensione story: Solomon Kane (2009) di Michael J. Bassett
28/02/2022 recensione film Solomon Kane di Marco Tedesco
James Purefoy portava sul grande schermo il personaggio creato da Robert E. Howard in un fantasy cupo dove non brilla la CGI
Al momento dell’uscita nei cinema nel 2009, Solomon Kane avrebbe nelle intenzioni dovuto attirare in sala quegli spettatori appassionati del genere sword and sorcery, o rimasti affascinati qualche anno prima dagli aspetti più dark di Il Signore degli Anelli. Un altro pubblico potenziale poteva essere – ovviamente – quello che aveva già familiarità con il protagonista della serie di racconti avventurosi pubblicati negli anni ’20, sebbene la palese mancanza di ampia visibilità del personaggio nel contemporaneo firmamento della cultura pop è l’elemento che, in definitiva, ne ha decretato lo scarso successo al botteghino.
In ogni caso, nell’Inghilterra del ‘500, il temuto spadaccino puritano Solomon Kane (James Purefoy) ha rinunciato ai suoi metodi sanguinari per evitare di condannare la sua anima alla dannazione eterna. Ma quando un malvagio stregone di nome Malachi (Jason Flemyng) rapisce la figlia (Rachel Hurd-Wood) di una famiglia con cui Kane ha stretto amicizia, l’uomo deve forzatamente ritornare ai suoi modi violenti per riuscire a salvarla.
Come immaginato dallo scrittore Robert E. Howard, sia Conan il Barbaro che Solomon Kane sono ‘macchine di morte’ molti mascoline con un desiderio insaziabile di avere la meglio sul Male. Come tradotto con cupa efficienza sul grande schermo dal regista Michael J. Bassett (Wilderness), il film adotta un senso di timore reverenziale verso la psiche torturata e l’indomabile abilità nel combattimento di Kane, trattandolo come una figura fuori dal comune in un’epica ricerca di redenzione personale.
Questa sorta di idolatria conduce a un prodotto impenitentemente quadrato, il cui semplicistico eroismo a volte finisce per scivolare nel pacchiano. Tuttavia, M. J. Bassett riesce ad infondere a Solomon Kane una certa sicurezza nelle scene d’azione, girate consapevolmente in modo avvincente e alla ‘vecchia maniera’.
In un primo momento, l’aspetto visivo quasi pittorico di Solomon Kane potrebbe apparire come un deterrente, ma presto inizia a diventare una sorta di virtù, rimandando a un’epoca mitica in cui i film d’avventura non sentivano il bisogno di includere spalle comiche o sottotrame romantiche per intrattenere il pubblico.
Dal momento che ci troviamo di fronte a un protagonista intenzionalmente tutto d’un pezzo, che si lamenta costantemente dell’essere stato abbandonato da Dio mentre uccide tutti coloro che gli si frappongono sulla sua strada, Solomon Kane aveva bisogno di un attore che potesse incarnare un tipo di eroismo aspro e semplice con grande carisma.
James Purefoy (Resident Evil) non eleva Solomon Kane a una figura potente e ‘mitica’, ma con le sue ciocche fluenti e le spalle larghe, conferisce comunque al personaggio una radiosità simile a quella di Cristo, che ritorna utile soprattutto in una scena in cui è effettivamente inchiodato a una croce. Forse altrettanto significativamente, l’attore inglese pronuncia con la gravità appropriata molto frasi cruciali, resistendo all’impulso di eccedere nell’esplicitare il suo esagerato tumulto interiore.
Quando invece Solomon Kane incorpora riprese con effetti speciali per quelle sequenze contenenti creature demoniache di vario tipo, i risultati sono tristemente mediocri, sottolineando la mancanza di un budget significativo. Ma M. J. Bassett raddrizza il tiro nell’orchestrare la miriade di scene di combattimenti corpo a corpo nel corso della storia.
E anche se non particolarmente cruento, il film è crudamente raccapricciante, con momenti di impalamento e di gole tagliate (è stato classificato Rated R) che vengono coerentemente inscenati all’interno di fosche foreste, continuamente colpite dalla pioggia battente. Insomma, un adattamento con dei pro e dei contro, che lo rendono una visione tutto sommato non disprezzabile.
Di seguito trovate il trailer internazionale di Solomon Kane:
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