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Voto: 7.5/10 Titolo originale: Strange Days , uscita: 13-10-1995. Budget: $42,000,000. Regista: Kathryn Bigelow.

Recensione story: Strange Days (1995) di Kathryn Bigelow

24/02/2020 recensione film di William Maga

Ralph Fiennes e Juliette Lewis erano i protagonisti dell'opera di fantascienza cupa e pionieristica scritta da James Cameron, mal interpretata e accolta all'epoca

strange days film hd 1995

Sono passati dodici anni da quando la regista americana Kathryn Bigelow è entrata nei libri di storia come la prima donna a vincere un Oscar come miglior regista per il suo lavoro in The Hurt Locker. Quindici anni prima di questo traguardo, tuttavia, superò un’altra barriera, diventando la prima donna a vincere un Saturn Award come miglior regista. Il film che incantò l’American Academy of Science Fiction, Fantasy e Horror Films fu Strange Days, action thriller di fantascienza ambientato nell’allora vicino futuro a Los Angeles, dove seguiamo un ex poliziotto, ora specialista di traffici sul mercato nero, nella sua odissea per risolvere il brutale omicidio di una prostituta, cercando allo stesso tempo di riconquistare l’amore della sua vita con l’aiuto di un paio di amici affidabili.

Basato su un’idea di James Cameron e sullo script che ha successivamente sviluppato con Kathryn Bigelow e lo sceneggiatore Jay Cocks (L’età dell’innocenza di Martin Scorsese), Strange Days venne presentato al mondo nell’autunno del 1995, polarizzando pesantemente i critici al momento dell’uscita nelle sale e alla fine non riuscendo a soddisfare le aspettative del pubblico.

Strange Days di Kathryn Bigelow film posterIncapace di competere con titoli meglio pubblicizzabili come Assassins e Gli anni dei ricordi, e un paio di settimane più tardi con Get Shorty e Via da Las Vegas, la fantascienza poco ortodossa, cupa e piena di violenza della regista incassò sei volte meno dei suoi 42 di milioni di dollari di budget, minacciando seriamente il proseguimento della sua carriera e deludendo pesantemente i vertici della 20th Century Fox.

Nonostante alcune critiche molto positive (a fronte delle molte stroncature, tra cui Time e Cahiers du cinéma), su tutte quella dello stimato Roger Ebert, che gli diede il punteggio massimo definendolo ‘un film cult’, gli ci vollero anni per ottenere tale status tra gli amanti del cinema. Oggi, Strange Days è in gran parte visto come una gemma sottovalutata, un vero classico degli anni Novanta considerato in anticipo sui tempi anche dai suoi più accaniti sostenitori.

Come detto, la storia è ambientata a Los Angeles, l’anno è il 1999 e la città è nel totale caos: le strade brulicano di manifestanti, mentre la gente si è ribellata alla polizia dopo che un rapper molto popolare è stato giustiziato da un paio di poliziotti corrotti. In mezzo a tutto questo disordine incontriamo Lenny Nero (Ralph Fiennes), un ex ufficiale del LAPD che si guadagna da vivere vendendo registrazioni di SQUID sul mercato nero. Questi dispositivi elettronici illegali consentono agli utenti di sperimentare i ricordi di altre persone, rivivendo le esperienze di qualcun altro come se fossero le proprie.

Quando non sta guardando i nastri che ha fatto con la sua vecchia amante Faith (Juliette Lewis), che da allora è diventata la partner di un magnate della musica, Lenny naviga per la città alla ricerca di nuovi clienti, collegato come un essere umano solamente alla suo guardia del corpo e autista Mace (Angela Bassett) e ad un investigatore privato che considera il suo migliore amico (Tom Sizemore). Una registrazione di SQUID del brutale stupro e omicidio di una prostituta lo mette però in pericolo e innesca la trama di Strange Days, e il resto del film è una corsa emozionante, accattivante e spesso brutale verso la redenzione finale di Lenny.

Negli ultimi due giorni del 1999, Lenny ha infatti la possibilità di prendere una decisione, poiché le circostanze lo costringono a scegliere tra continuare la strada della lenta autodistruzione, soffocare nelle immagini dei giorni passati o vivere la sua vita senza gli occhiali per la realtà virtuale che indossa quando la realtà imminente gli sembra troppo dura da affrontare.

“Sono rimasto affascinato dal potenziale drammatico e tematico del nuovo millennio e dall’idea del Giorno del Giudizio universale come sfondo per la redenzione di un individuo”, ha dichiarato James Cameron, spiegando come inizialmente aveva avuto l’idea di scrivere Strange Days nel 1985. Lo aveva chiamato inizialmente The Magic Man, riferendosi alla capacità del protagonista di procurare qualsiasi tipo di registrazioni SQUID che il cuore del cliente desiderasse, e all’epoca l’intera idea consisteva in non più di cinque pagine scritte a mano. “Non sono mai riuscito a scrivere una sceneggiatura completa, almeno non in quel decennio.”

Sembra che i disordini di Los Angeles del 1992 abbiano avuto molto a che fare con la realizzazione di questo progetto. Quando un tassista afroamericano di nome Rodney King venne duramente picchiato dalla polizia, come testimoniato dalle registrazioni video fatte da uno dei testimoni, la città californiana venne messa a ferro e fuoco da una serie di rivolte, saccheggi e scontri con le forze dell’ordine, ulteriormente rafforzata dal fatto che i quattro ufficiali del LAPD responsabili del pestaggio di King furono presto assolti.

Angela Bassett in Strange Days (1995)James Cameron usò questo ‘incidente’ e lo incorporò in Strange Days. L’idea era originariamente sua, ma le atmosfere, il sottotesto politico e l’ambientazione generale del film si svilupparono attraverso una serie di conversazioni con la moglie Kathryn Bigelow.

Dopo che Cameron scrisse un trattamento di 90 pagine, i due chiamarono per un aiuto Jay Cocks, col quale la Bigelow aveva precedentemente lavorato su una sceneggiatura per Giovanna d’Arco. Pare che Cameron si fosse maggiormente focalizzato sull’aspetto romantico del film, sviluppando le relazioni tra Lenny, Faith e Mace, mentre la Bigelow era molto più interessata alla tensione e all’atmosfera.

Il direttore della fotografia di Strange Days fu Matthew F. Leonetti, che aveva in precedenza lavorato a film come Poltergeist, Commando e Danko, mentre le musiche originali invece opera del compositore neozelandese Graeme Revell (Dal Tramonto all’Alba), cui si affiancarono pezzi degli Skunk Anansie di Tricky e della stessa Juliette Lewis (indimenticabile l’esibizione sulle note di Hardly Wait, scritta da PJ Harvey). Anche James Cameron, che assunse il ruolo di sceneggiatore e produttore, lavorò molto al montaggio, ma gli fu impedito di essere accreditato per quel lavoro perché si unì al sindacato dei montatori soltanto un paio di anni dopo, prima di girare Titanic.

Il lavoro della mdp fu comunque impressionante, soprattutto considerando le numerose e affascinanti sequenze in POV, pionieristiche. Dato che Kathryn Bigelow non riusciva a trovare un sistema di telecamere preesistente che potesse aiutarla a realizzare tali scatti, un intero anno venne dedicato alla progettazione e alla produzione di una speciale telecamera da 3.5 kg di peso da 35 mm che poteva essere montata su un impianto portatile.

In questo modo, la telecamera fu stata in grado di imitare l’occhio umano nel modo più accurato possibile e la regista ottenne sequenze che a quei tempi furono visivamente rivoluzionarie, quando i video in POV era ancora riservati ai videogiochi come Doom. Questa caratteristica di Strange Days è particolarmente rilevante considerando il ruolo del sistema SQUID sia nella società rappresentata nel film sia nel più ampio contesto del desiderio di Kathryn Bigelow di fare un commento sulla natura stessa del film come strumento di evasione, di voyeurismo da parte delle persone normali: indossando gli occhiali e assistendo alle esperienze altrui, gli utenti sfuggono alla propria realtà per immergersi in quella di qualcun altro. “Come il geniale L’occhio che uccide”, disse la regista all’uscita del film, “Strange Days utilizza il medium per commentare il medium”.

Juliette Lewis e Michael Wincott in Strange Days (1995)A Ralph Fiennes venne affidato il ruolo principale, anche se molti altri nomi di alto livello, come Andy Garcia, Mel Gibson e Kurt Russell, vennero presi inizialmente in considerazione. Il suo lavoro su Schindler’s List e Quiz Show, tuttavia, convinse Kathryn Bigelow che fosse l’unico in grado di trasmettere la complessità di Lenny.

Angela Bassett venne scelta da James Cameron sin dall’inizio, mentre Juliette Lewis ha ottenuto il ruolo di femme fatale in parte grazie alla sua capacità di cantare. Anche se la Bigelow dovette affrontare alcune dure critiche da parte delle donne che videro nei cinema Strange Days, interpretandolo come un film contro le donne a causa della violenza sconvolgente mostrata, si potrebbe affermare che Strange Days è un’opera puramente femminista, poiché la Mace di Angela Bassett – come la Ripley di Alien o la Sarah Connor di Terminator – è fisicamente imponente, un personaggio capace, intelligente ma decisamente femminile, che potrebbe essere il pilastro portante dell’anima perduta di Ralph Fiennes, ma che in qualche modo rimane il centro emotivo dell’intero film.

Strange Days, che prende il nome dall’omonima canzone dei Doors, è un film oscuro, cupo, tecnicamente realizzato benissimo e pieno di umanità. La sua atmosfera distintiva e l’ambientazione indimenticabile da fine del mondo lo rendono uno dei film di fantascienza più memorabili degli anni ’90, e la sceneggiatura di James Cameron presenta personaggi ben sviluppati e una storia che in qualche modo termina con un trionfo inaspettato, mentre un raggio di speranza squarcia lo smog di questo futuro alternativo che, visti gli eventi degli ultimi tempi, non sembra così strano o impossibile come dovrebbe.

“Dovrebbe essere poco confortevole da guardare”, ha detto Kathryn Bigelow. Tutte le cose che parlano profondamente del presente di solito lo sono.

Per chi volesse approfondire, c’è online la sceneggiatura integrale.

Di seguito la scena in cui Juliette Lewis canta Hardly Wait da Strange Days: