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Voto: 7/10 Titolo originale: 君の名は。 , uscita: 26-08-2016. Regista: Makoto Shinkai.

Your Name | La recensione del film animato di Makoto Shinkai

31/12/2016 recensione film di Alessandro Gamma

Il regista giapponese si addentra nuovamente nelle tematiche che gli sono più care, realizzando la più grandiosa delle sue opere d'animazione

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Makoto Shinkai, astro nascente dell’animazione giapponese i cui cui film strazianti e iper-saturi sposano la delicata bellezza di Hayao Miyazaki con la malinconia quotidiana di Yasujiro Ozu, ha sempre gravitato intorno a storie che parlano della distanza tra le persone.

La sua spettacolare opera d’esordio di 22 minuti, un progetto fatto in casa dal titolo Voices of a Distant Star, illustrava lucidamente la preoccupazione del regista per tale distanza e come l’immediatezza della comunicazione moderna ha avuto l’effetto perverso di rendere chiarissimo il nostro isolamento gli uni dagli altri. A tutti gli effetti un anime più convincente (e molto più compatto) precursore di Interstellar, il corto del 2002 metteva in scena una cotta delle scuole superiori dilatata per tutto l’arco di una guerra intergalattica – il ragazzo rimane sulla Terra mentre la ragazza va a combattere gli alieni nello spazio più profondo, ma i loro sentimenti reciproci vengono ben presto stravolti dalla crudeltà della relatività del tempo.

your-name-shinkai-posterQuesto cortometraggio non ha soltanto lanciato la carriera di Shinkai, ma ha anche anticipato le ossessioni che lo avrebbero definito. Che fossero adolescenti infatuati che si muovono ai lati opposti del Giappone (5 cm al secondo) o una ragazza che si imbarca in un viaggio nella terra dei morti (Viaggio verso Agartha), ciascuno della mezza dozzina di film che Shinkai ha realizzato nei successivi 14 anni si è concentrato su giovani consumati dal dolore della separazione. Ragazzi come Mitsuha, la studentessa di una piccola città al centro di Your Name (君の名は。), che non ha ancora dormito con nessuno ma già vede il mondo come una sorta di sogno condiviso.

La portata del lavoro di Makoto Shinkai può essere aumentata un po’ da quando ha fatto Voices of a Distant Star con un Power Mac G4 in casa sua – in aggiunta al buzz da Oscar che ha seguito il premio ricevuto come miglior film d’animazione dell’anno ai Critics Association Awards di Los Angeles, e Your Name è sulla buona strada per diventare il più grande incasso animato di tutti i tempi -, ma è ancora alla ricerca di un modo per riempire i vuoti tra i suoi personaggi.

Ad oggi, questa è la pellicola più vasta di Shinkai (meno epica di alcune altre, ma più espansa), e se pochissimi animatori al mondo sono in grado di realizzare qualcosa di così intelligente o emotivamente vivido, una tela più grande raramente rende più facile trovare ciò che si sta cercando. Basato sull’omonimo romanzo scritto dal regista stesso e riformulando le solite fissazioni attraverso la lente della storia del Giappone, Your Name è un’esperienza inclassificabile, che inizia come un riff ormonale alla Quel pazzo Venerdì, mutando in una versione apocalittica di Il Ritratto di Jennie e riuscendo in qualche modo a sovrapporci allo stesso tempo una storia di scambio di genere del 12° secolo al trauma ancora ben vivo di terremoto e tsunami del Tōhoku del 2011. Se solo non fosse così complesso come sembra …

your-name-shinkai-filmStanca della sua vita nella città lacustre di Itomori, Mitsuha vorrebbe invece poter essere un bel ragazzo di Tokyo (che il film non metta in discussione questo aspetto è uno dei motivi del suo fascino). Taki è un ragazzo, e vive a Tokyo, ma è difficile valutare l’avvenenza di un adolescente animato che sembra definito più dalla sua goffaggine che da qualsiasi altra cosa. Un giorno, a seguito di un evento celeste (il passaggio di una cometa), i due estranei scambiano temporaneamente i loro corpi – ne segue naturalmente un auto-esame piuttosto imbarazzante.

Dato che questo fenomeno continua ad accadere regolarmente e i due lontani liceali presto capiscono cosa sta succedendo, cominciano a lasciarsi messaggi l’uno per l’altra (scrivendoli sulle braccia) e immischiandosi nelle rispettive vite amorose. E’ solo una questione di tempo prima che Taki e Mitsuha pensino a incontrarsi, ma sembrano sempre perdersi, come per un errore di percezione della profondità. Sciocchino ma foderato di tristezza, il filato insolitamente frivolo di Makoto Shinkai è intrecciato come i fili di kumihimo al santuario scintoista di Itomori fino a quando, senza preavviso, Taki viene ripiombato di nuovo nel suo corpo, lasciandolo a chiedersi cosa sia successo a quella ragazza che lo conosceva così bene dentro e fuori.

Your Name è dipendente da una serie di rivelazioni sismiche, ma che non piegano così tanto la trama quanto invece la depressurizzano. Improvvisamente, tutta la malinconia che Shinkai aveva tenuto ai margini si precipita verso il centro, come acqua che irrompe attraverso un oblò in frantumi. Dopo un primo tempo elegantemente strutturato che intreccia disparate voci fuori campo e utilizza moltissimi intelligenti espedienti visivi per illustrare i modi in cui vite disparate possono risuonare le une attraverso le altre, la letteralità degli ultimi 60 minuti dell’opera si rivela troppo costrittiva per le idee di Shinkai (e non aiuta che si incagli nel meno interessante dei suoi protagonisti adolescenti).

your-name-makoto-shinkai-animeNon che i vostri occhi ne verranno toccati in qualche modo però. Se le marcate animazioni dei protagonisti sembrano una concessione rispetto ai disegni più freddi dei precedenti lavori di Shinkai, qui si rimane a bocca aperta per un singolo fotogramma a caso più che in tutto Frozen. E Your Name diventa solamente più splendente mano a mano che si fa più grandioso, quando ogni viaggio solitario in treno e i tramonti pervinca luccicano del bagliore agrodolce del rimpianto.

Come tutte le pellicole di Makoto Shinkai, la ricchezza della luce inonda tutto ciò che tocca con una tonalità di nostalgia così suggestiva che la trama mette solo un freno alle cose (e c’è n’è molta di trama qui). Guardare questi colori sanguinare tra le vite divergenti di Taki e Mitsuha è tutto ciò che vi serve per apprezzare la bellezza di essere insieme in questo mondo, e la tragedia di come questa stessa bellezza sembri sempre scivolare via tra le dita. Anche Shinkai ha lottato trattenerla, ma è sempre almeno un po’ sorprendente vederlo provarci.

Di seguito il trailer italiano di Your Name, che arriverà nei nostri cinema il 23, 24 e 25 gennaio 2017:

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